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domenica 10 marzo 2013

sms


ieri








- " Padrona, se fosse possibile, io mangierei;
ho lo stomaco vuoto.
Ma... SE FA PIACERE A TE.
SE VUOI, invece.. SALTO.
COME... FA PIACERE a TE.
ore12.39




Un'ora e mezza dopo:

...Mangia. Ora.


Due minuti dopo:

Voglio che porti dentro il tappeto.
Lo voglio steso a terra in salotto.







"Sì Padrona; come COMANDI.
Quanto mi sembra buono, giusto e necessario, 
CHE TU MI DOMINI..
Quanto non posso che essere.. che Tuo schiavo.
Schiavo a TE, PADRONA, senza alternative.
Già questo non sono libero.. di deciderlo.... 
ma non posso che SUBIRlo.
SubirTi, SUBIRE LA SCHIAVITU', 
REALMENTE. A TE, PADRONA.
Appunto, senza la possibilità di uscirne, 
senza alternativa... Reale.
A Te di SAPERmi,volermi, VederMI.. 
schiavo. Di AVERMI.
E di TRARne Piacere in questo modo.
In altro modo.. altri Piaceri. A me servirTI, 
E SUBIRTI: le due gambe della schiavitù, 
del Bdsm. TO...TALMENTE.
Grazie per consentirmi, e 
VOLERMi.. Questo modo. Mi consente 
di EsserTi vicino. E di APPARTENERE 
AL TUO PIACERE.. CHE, DI PADRONA, 
ADORO. E TI... ADORO.
Ti servo e Ti adoro, in questo modo. 
Necessariamente.. Ti subisco. 
(e non potrebbe essere altro.) 
a Te, essere Donna Libera, per altro. 
SULLA mia... SCHIAVITU'


 9 marzo,
14,23





giovedì 7 marzo 2013

SMS










"Bello.. Educarti.
Insegnarti.
All'attenzione

14 feb 2013
  11.39









"Bello avere uno schiavo.
E bello avere te,
come schiavo.
E addestrarti.
A come voglio e a come non voglio,
a cosa voglio e quando...
E l'unica cosa a comandare sia ciò
che mi fa piacere
e ciò che non me lo causa.
La tua fame,
o la tua sofferenza nelle punizioni
è, se non garanzia, un tratto
di avvicinamento all'essere migliore...
E io godo
e godo doppiamente

27 feb 2013
  18.40








Ne sono... affamata.
E assetata..
di questo piacere e di questi piaceri...
che sono la tua ubbidienza,
la tua devozione,
il tuo dolore,
la tua paura...
Che si specchiano alla fine su di ME.
IO come tuo unico riflesso..

27 feb 2013
  19.15












.

mercoledì 27 febbraio 2013

La cena



di questa sera








La Padrona ha dei concetti, forse fantasiosi.. degli "avanzi". Forse pensava che ce ne fossero di più. Se così fosse, si sarebbe persa un maggior... piacere.. pensando erroneamente che avrei goduto per la Sua eccessiva abbondanza.. e "generosità".
In realtà non credo: credo che ne avesse perfetta percezione, pur con una piccola approssimazione. 

"Credo che sul tavolo, ci sia ancora un pacchetto di crackers: puoi mangiare mezzo di quello. E l'insalata avanzata oggi. SE.. ne è avanzata. Uno o due bicchieri d'acqua."


Questo, il suo messaggio. Saranno stati forse 20 grammi. Forse.
Se ne è quindi a sufficienza compiaciuta. Dopo dieci ore che non mangiavo.
L'ho ringraziata a lungo, con un messaggio. Le sono stato grato, e lieto. L'ho pensata mentre mangiavo. Avrebbe potuto non consentirmi nulla, o... godendosi una perfida ironia, regalarmi questo pasto: Cenerai con mezzo pacco di crackers. Poi.. dev'essere avanzata dell'insalata da pranzo. Quella... non la tocchi. Un bicchiere d'acqua, se vuoi. ;-)
. E l'avrei ringraziata ugualmente. Non solo e non tanto per i crackers (c'è poco da ringraziare..) ma di sicuro per l'attenzione che mi dava, mentre era fuori. E per aver pensato cosa e come potevo mangiare. E per avermelo imposto, ordinato. E per centinaia di altri motivi, o per aver omesso di trattarmi peggio.
Questo per dimostrare ed argomentare.. che i miei ringraziamenti erano sinceri.
Ed intanto le spinaci ed altro.. invecchiano in frigo. Ma sono grato soprattutto (al di là dei sonni che mi regala, che sono leggeri) per averlo fatto per il SUO PIACERE. Di essersi degnata di darmi attenzione e di usarmi.. per il Suo PIACERE. ED anche QUESTO NON è AFFATTO SCONTATO.

Devo dire che non ho rischiato affatto l'indigestione, anche stasera. Grazie PADRONA.  
Io la trovo meravigliosa. Speriamo di mangiare domani.
DEVO dire, di avere una Padrona meravigliosa.
Deliziosa e rara. Per SE' STESSA, e per il proprio piacere. Cosa può sperare di più uno schiavo?

Ne sono ubriaco, avvinto, e Lei legato. (A dire la verità.. DA Lei legato...)
Sogno, di poterLa vedere. Servire, subire. E' una Padrona rara.





.

lunedì 11 giugno 2012

Ordini









SMS ...

Un post per te.
Ma prima di leggerlo devi indossare i morsetti con i pesi neri e il parachute (sai dove trovare tutto).











 









Dopo che li hai indossati vorrei cambiassi la coperta del mio letto 



con quella azzurra o a fiorellini che troverai nell’armadio, in attesa magari di una coperta o copriletto più consoni.









Poi, puoi leggere il mio post.

14.11




http://inprincipioeromia.blogspot.it/2012/06/raccogliere-ciliegie-con-madame.html 




"Sì Padrona (ero a stendere la biancheria..).
Rileggo e faccio ciò che DICI.
Adesso.
I... TUOI messaggi mi fanno venire voglia di essere ai Tuoi piedi, e baciarTELI. 
E TemerTI e subirTi. Adoro la sensazione di essere in uno stato di Timore VERO DI TE, TIMORE Vero e... giustificato. Cioè di avere pèaura -delle Tue punizioni- con la matematica certezza che tanto ci saranno..
perchè mi fa sentire TOTALMENTE DIPENDENTE DA TE. SOTTOMESSO. ED ADORO CHE TU sia Esigente, arrogante... per la stessa ragione.
Metto in quaslche modo in agenda di provvedere a ciò che dici. Grazie.."

 14.32



"Ho letto e ho fatto Madame.
I Morsetti... fanno male.
Non.. MALISSIMO.. ma comunque la sensazione è come di avere dei denti attaccati, dei denti, seppure non eccessivamente forti.. nella carne.



Come avere un animaletto, di un peso maggiore del peso fisico attaccato... attaccato per i denti. 
E che ballonzoli, muovendosi. Il parachute invece, nella posizione più stretta è proprio difficile da pensare; nell'altra... senza peso attaccato ha solo la caratteristica abrasiva del cuoio su cute ed attaccatura dei peli, ma non è praticamente doloroso. 

 

















Solo quando comincia ad ammaccare la pelle.
Con i pesi non so. 
 i Morsetti... fanno un percettibile male.
Grazie Padrona.
Dell'attenzione."

 15.12





 : )

 15.14



 "  _/\*_    "

 15.14





 "Mi stanno facendo piuttosto male Madame. ...se Vuoi goderTelo.. Sono piuttosto sudato... Grazie Madame. "

15.37





  Togli.. il parachute.
Ancora un po' i morsetti.

15.40





 "Sì Padrona.
Ai Tuoi piedi.
Sono proprio quelli che fanno male.
Come sai.
Grazie.. "

15.41




 Toglili

 15.46


 

 "Grazie Madame.
Stavo stringendo i denti. Adesso li tolgo. Grazie.. "

15.46





 "Male. MALE. MALE di Male. Grazie Madame. Per il Tuo piacere. 
Il male è per intendersi quello che ti viene mal di testa mal male.. che non capisci se hai anche mal di denti o dove è il male, visto che nonhai mal di denti. Sembra un male esterno, cosmico, mondiale.
Piu' forte, quello specifico, focalizzato. Sui capezzoli. Sovrasta l'altro. Bllissimo, per modo di dire. C'è modo di entrarci e cercare di capire come funziona. Diu chiedersi.. Chi è che soffre, come suggeriscono i buddhisti. Grazie.
Servo TUO. PER IL TUO PIACERE. "

15.53








Alla fine, verso le 19, quando Madame mi ha visto mi ha chiesto i dettagli. Se e come pendeva la bilancia... fra il soffrire ed il desiderio di darLE piacere.
Dopo una risposta stringata, ho cercato di rispondere in modo più esauriente. Di mia sponte. 
Alla fine ho chiesto se ero riuscito a rispondere a quello che si chiedeva .
"Sì." E' stata la SUA risposta. "Sì, direi di sì. Così stasera non ti punisco, ti frusto e basta."








 

venerdì 8 giugno 2012

SMS








Ho appena goduto.
  ~~  ӿ ӿ ӿ   ~~
 
17.04





... Un inchino, Padrona.
ai Tuoi piedi o al pensiero del Tuo Piacere.
Grazie... di GODERE.
LO SAI che non posso altro che ringraziarTI, come schiavo. Come Tuo schiavo.

17.14



Ti prego di COSTRINGERMI a diventare migliore.. di quello che sono. Mi piacerebbe per TE, e per poterTi essere vicino: essere vicino a Te, e al Tuo Piacere, più intenso di ora. Su di me.
E di Donna al di là di me. Ovunque Tu sia, piena di quel femminile che fai così tremendamente... felicemente apparire; sbordare, strasbordare. Colare...
Tuo.
Schiavo











venerdì 1 giugno 2012

Oggi














Ha... ragione, la
PADRONA.
Ha doppiamente ragione, successivamente, su due argomenti diversi. (Sui fiori/orto, ed altro)


Lo schiavo ritiene, che dovrà abituarsi a darGliela... per principio. Per atteggiamento e modo. (di pensare.)
Per reazione.
perchè Le è DOVUTA (in maniera radicale...) e PERCHE' CE L'HA.

(E non perchè ce l'abbia sempre avuta.)
Il cambiare del mondo.. per lo schiavo, del Bdsm, fa sì che oltre che sui lavori, sugli ammiratori... e su quanto accadrà, LEI abbia anche sempre RAGIONE... -e ragione davvero-  IN QUANTO PADRONA.
Cioè che questo cambi anche il bilancio delle ragioni e torti, SPOSTANDOLO verso l'aver REALMENTE RAGIONE.
E lui doverla subire. C'è da imparare.

Hai ragione la Padrona. Aveva...  ragione.

Un inchino.








e-mail delle 8.51.




“Divento sempre Più Tuo…  (Non posso farci niente)


S.m.s. delle  11.15.




prosegue



Man mano, passo passo, me ne accorgo.
Mi arriva come sensazione, dolorosa- piacevole/ insieme.
Mi sento, “sono” quotidianamente più TUO. E questa è una situazione, una condizione tanto più distante da una dichiarazione teoretica, o di principio, in quanto è al di fuori da ogni qualsiasi argomentazione, o confutazione.
Mi SENTO, me nonostante, via via meno “sganciato” (nella mia essenza) dalla servitù, sottomissione, schiavitù a Te, che non è più (diventa) una COLLOCAZIONE.. ma diventa l’UNICA esistenza.
Non essere altro che appartenerTi, non  aver altra vita che EsserTI, disperatamente (da altro..), felicemente (da questo). La vita… la vita vissuta come appartenenza, o meglio… come pertinenza.
Essere una Tua, padrona,  pertinenza (considerare i Tuoi orari, cosa mangi –e se mangerai- avere dentro di sé, nella carne, il Tuo GIORNO Libero… chiedersi/dispiacersi se pioverà, FELICE che Tu non sia al lavoro, per TE.
Felice come non lo sono mai stato, partecipe di un Piacere (di una condizione) che non è il mio, eppure questa sovrasta..  la mia giornata.
Ed in questo servirTi, ed in questo sperare che TU non sia mite, o grata, ma sia vieppiù ESIGENTE, vieppiù  faticosa, la tua presenza, per IL TUO PIACERE.

In questo essere/sentire, in questa emozione d’anima e di cuore (che si fa argomentazione e parola solo per cercare di tradurre… il silenzio, l’indicibile, il non detto, l’essere solo come sensazione, attenzione, desiderio di esserti, e di TE (ma non te come Presenza, ma di Te come ESSERTI, come esistenza)…
In questo, e in altro (non dicibile, o non dicibile qui,  in due minuti), la sintesi o un pensiero, in Strada Nuova.

“Ti appartengo ogni momento di più, passo passo, ogni giorno.
TI SENTO, Ti Appartengo, non so pensarmi SENZA di TE, Padrona.
Diventa/o ogni giorno, materialmente… più Tuo. Come non si era detto o, se si era detto, non era se non in astratto.
Ed ora diventa inesorabile, dipendenza, doloroso e felice. Costretto, legato, frustrato eppure come un suono di trombe, assolo.
Come la tromba, strumento, sta all’Artista che la suona.
La tromba, senza questo è muta.
Non vale nulla in suo angolo, depositata.

La frase, l’illuminazione la luce è stata questa:
“TI appartengo, sono sempre più Tuo… mano a mano che tu sei meno meno “mia”.
Ma non sei già “mia… non “appartieni”. Eppure questo accade.
Eppure c’è una dinamica in atto, un movimento.
Che percepisco accadere. Drammatico, bellissimo, estremo.
Ed allora (forse, si potrebbe dire. Mi è venuto…)
Ti appartengo, sono sempre (ogni giorno) più TUO. Nella stessa misura (o allo stesso modo) in cui TU non sei “mia”, ma PADRONA.
Sono come due piatti della bilancia che si bilanciano; tanto più e dell’uno, tanto più e meno dello stesso (o più del suo contrario, dell’altro). E come un equilibrio idrostatico, collegato, legato, corrispondente. Una situazione con due fattori, che si distanziano e si bilanciano, per produrre un equilibrio e una relazione, una condizione non disarmonica, ma armonica e bilanciata. Cosa che io non sapevo.
Cosa che non avevo mai saputo, mai provata, mai immaginata.. in questo modo.
Perfetta e perfetto, come un orologio.
Con una logica inesorabile, chiara come una meccanica di precisione.
Sono sempre più TUO, nella stessa sostanza, e dipendenza, di quanto TU non sei “mia”. L’essere TUO bilancia e sublima, copre e sostituisce.. riempie… il Tuo (ogni giorno) non essere Mia (eventualmente..), ma essermi PADRONA.
Ed è precisamente, corrispondente. L’uno dà spazio, e prende, all’altro, e il vuoto che si crea viene riempito, inesorabilmente . come in doppio alambicco, matraccio, alchemico (il doppio “pellicano”) dove ognuno travasa all’altro l’essenza, la quintessenza, del proprio contenuto. O DI QUEL proprio contenuto. E’ come (o senza il “come”) un sistema chiuso, vuotandosi A (o di A) si riempie B (o di B), inesorabilmente.
Esserti è non-essermi, appartenerti E’ non appartenermi, in un sistema di vasi comunicanti (la relazione fra a e b), in cui non può esserci perdita né quadagno: non può incrementarsi né annichilirsi.
Perché Ti sia, non può essere che TU mi sia.
Così si è chiuso in Strada Nuova, come una formula o una poesia.
Probabilmente sarò completamente Tuo (solo Tuo, totalmente Tuo..) contemporaneamente a quando TU NON SARAI per niente (IN niente…) MIa.
In (a da) quel preciso momento, contemporaneamente, mi avrai TUTTO per te.
A te, completamente. Oltre il pensiero e la mente. Come schiavo, Tuo, dentro di Te. O TU dentro di me. Al di là di qualsiasi desiderio o fantasia, proprio perché non può esserci spazio, per altro. Per nessun elemento di disturbo, o di confusione. Di restanza o rimanenza.. conflittuale. Cioè disturbante, in auto conflitto. Come si dice in psicanalisi forse, di “confusione”.
Si completerà questa strada, forse (così mi pareva) quando TU non sarai per niente “mia”, per quanto poco sia.
E sarà la liberazione: schiavitù e potere. Schiavitù e piacere, perfettamente separati. E perfettamente  UNO, come tuorlo ed albume. Come schiavo e Padrona.
E’ stata emozione. Anche se magari… era un’ “illuminazione “ strampalata.
Ma non pareva. In una sua qualche sensazione. Non nella traduzione, che ne ho fatta in parole.
Intanto e nel frattempo, come scrivevo… “sono sempre Più Tuo.”
Ne risparmio il dettaglio. Ma è così, che sta andando.
Persino disperata da tanto è intensa. E “felice” (fra virgolette, perché è una contraddizione linguistica). E vera? Forse è giusto “vera”, come parola.
 Come condizione in cui non ci sono misure.
Parole.
Ma esserti. Essere ed esserTi … schiavo. Padrona.

Mi inchino e bacio ogni punto dei Tuoi piedi. Sperando di essere guardato dall’alto in basso: come uno che BACIA, i TUOI PIEDI. UNO SCHIAVO. O Il TUO schiavo.
(Ma non è il possessivo ad essere significativo. Sono i sostantivi, e il loro darsi..)
 Per essere… TUO.

Come ogni giorno, scombussolabilmente, incredibilmente, inimmaginatamente ed in saputamente (all’insaputa della mente..) avviene.
Grazie  di questo dono. Di esserTi schiavo. Che non ha niente, e non “deve avere nulla.. del “dono”, ma dell’ESSERE PADRONA.
E il Tuo Piacere, I TUOI PIACERI… sono la ragione e il piacere di esserTi schiavo.
ESSERLO DEL TUTTO, oggi sembrava che fosse quando TU mi FOSSI COMPLETAMENTE PADRONA; che dipendesse (anche questo), da Te.
Sembrava bello vederlo così. E vederlo diventare ogni giorno.. di più.
In molti o in tutti modi, ed anche in modi che non conosco.
Ma che rifletto nel diventarti , sentirmi.. ESSERE.. ogni giorno più schiavo.
Grazie, con tutta l’inquietudine e i tremori del caso.
Tuo.







come una barca nel mare