sabato 31 marzo 2012

Oggi non si blogga





oggi è fattoria.
Nonostante questo, una frase, webbando. proprio con una strisciata di due secondi.
Che potrebbe essere nei.. Pensieri taoisti per un anno, o 365 modi per essere zen, insomma quei libretti che sostituiscono la lettura degli oroscopi sui quotidiani.


"Do you ever wish you weren't kinky?
No, I am very glad I am kinky. I like to serve, I like obeying and I like pain....all good things in being kinky."

scritta da una donna.



E quindi si cerca un'immagine, nella miniera di google.
Una en passant, raschiando a volo d'uccello.
Una non troppo impegnata, impegnativa. un'immagine neutra, vuota. Quasi a caso.
Se non la priam, una qualche che arriva.









Chissà cos'è. Sarà un film.
Il titolo non sembra male. His è sua, di lui.
Queste cose al maschile sono più rare. Histoire


Un libro.
C'è un branetto, su Amazon ( http://www.amazon.com/His-Deep-Submission-ebook/dp/B005U83ZSG/ ).
Solo che è su kindle (che ovviamente avevo dimenticato cosa fosse, cosa potesse essere.). Ragione per cui penso che prenderò diecimila frustate. (per kinder, non perchè l'avessi dimenticato..)
Poi ho scoperto che un accrocchio di kinder elettronico si scarica gratis per piantarlo sul pc.
E qui le frustrate saranno 15.000, e quindi mi fermo. E vado a sarchiare il granone, come devo.




I miei omaggi alla Padrona, da qui.






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venerdì 30 marzo 2012

inox... II





secondo le disposizioni
















 









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spanking







Alla fine sopno stato sculacciato. Anche se non si è trattato di una punizione, perchè avevo rotto la boccetta sbagliata.
Cioè una giusta, nel senso che neanche Madame sapeva cosa ci fosse dentro. Il sugo della mummia di tutankamon o un rinvigorente per i polli; in alternativa uno shampoo ancora di quando Madame era in caserma, su nelle ridotte dell'islanda, dove si sturavano i geyser a colpi di marmellata di licheni.
Diciamo non per punizione (mancando l'oggetto di cui punire), ma per il mero piacere di Madame.
(scusate se vi sembra poco).
In più -a ragion del vero- in via educativa e propedeutica (diciamo come sussidio didattico...) affinchè io sia poco maldestro, nei compiti che devo per Madame.

Diciamo come addestramento...







-al Servire MADAME. Uno ricevendo le Sue Frustate (sculacciate ecc, punizioni in genere), cose che la gratificano alquanto (e la eccitano non poco, oltre a piacerLE da matti..); 
Due per essere addestrato. A servirLa (e qui la parentesi vale come sopra.) -



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Baires






{RedBDSM.com.ar}  Dolor como placer 

 

 






Argentina. Ci sono un sacco di sovrascritte da icsare; ci ho impiegato un sacco di tempo a capirlo.
Le finestre (di sovrascritte) sono tre



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giovedì 29 marzo 2012

crash




nel mio ruolo di "domestico" o... più esattamente... di schiavo
(di Madame)
ho creato il primo di una probabile lunga serie  di danni. Per la mia inettitudine (ad essere "veloce" e produttivo, efficiente), e perchè sono maldestro. Cioè... sarei.. maldestro. Vedremo in futuro.
Dovrò imparare.
(ad essere uno schiavo per Madame )
In inglese "danno" non si dice crash:




Spazzando la sua camera ho rotto una bottiglietta di vetro sulla consolle, per la poca precisione che ho avuto con la scopa. Ha tremato tutto, ed è caduta.
Sono un domestico maldestra.
Conteneva un liquido/crema lattiginoso biancastro.

Non so come andrà a finire.
So che l'ho rotta, e.. basta.


Mortificato di non essere ancora all'altezza di scopare il pavimento della camera di Madame.
Ma forse è colpa sua. In parte. poteva cominciare prima.

Da parte mia, non ho scuse






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"TRE FIORI... sarebbero graditi."



- lavare i piatti, il pavimento ed i mobili della cucina

- riporre le cose che sono da un mese in terra nella stanza da pranzo

- scopare il pavimento della camera di Madame

- portare via le bottiglie vuote dalla cucina

- dar da bere alle piante

- trovare soluzione per gli merli che devastano le cassette dell'orto

- sistemare il salotto (di Madame)!! Pulirlo! Renderlo gradevole !!

(legare con il foulard nero testicoli e pene. Stringere fino a sentirLa. Senza esagerare.)

- Andare a prendere Madame dal lavoro.

 Tre fiori sono graditi






Tre tulipani (ora) per Madame.















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inox




Essere.... PadronE.
essere presenti, Sullo schiavo .



                       Ringraziamenti..




 .

mercoledì 28 marzo 2012

Servire



Adoro che Madame si faccia servire.
Adoro che si faccia servire… non in maniera simbolica, ma a largo raggio e con una meticolosità attenta anche alle più trascurabili cose: alle modeste cose..  spicciole.
Adoro per la prima volta in vita mia, una realtà e dimensione di sottomissione materiale a Madame, con quanto di Bdsm in questo (e nella realtà quotidiana) è possibile e per Lei piacevole farci stare.
Per la prima volta in vita mia non aspetto o anelo solo alle “sessioni”,  ed "accetto" il contorno di servizio o di servitù  come “sgradevole ma necessario”, o”situazione dovuta”, ma come parte integrante e fortuna di poter stare con Madame, come Padrona. 
Di poterLa vivere nella Sua bellezza integrale, nella sua profondità, e nell’integrità ed interezza del Suo Piacere.
Per la prima volta in vita mia adoro essere servo (della Bellezza.. di Madame), e non solo schiavo (della Dominazione). Cioè desidero servire Lei ed essere dominato (da Lei, e dal suo Piacere), piuttosto che essere solo sopraffatto (o Dominato)… Io. 
Questo (credo) perché Lei GODE; sa (e vuole) godere, come non ho mai visto credo, del Piacere.. della Dominazione.. e della.. “Perversione.” Tutti e tre assieme.
Cosa che credo non mi sia mai accaduta.
E quindi adoro servirla (termine sbagliato: adoro… che Lei si faccia servire, e mi sembra naturale –solo naturale e doveroso…- servirLa. Adoro Lei, e che Lei si faccia servire, e mi sembra naturale e doveroso, scontato… NECESSARIO… servirLa.)
Adoro che il servirLa sia completamente per le cose umili (o comunemente intese come servili..) e via via parzialmente -o nel limite del possibile- per quelle invece più qualificanti o dignitose: Gradevoli.

Adoro cioè che intenda essere REALMENTE e RADICALMENTE servita, senza mescolanza di ruoli; o avvicinamento di ruoli. Senza pareggiare le differenze.
Così come può servire un servo (o uno schiavo..) che abita nella stessa casa di una Domina, della Padrona. Che vive sotto il suo stesso tetto, nello stesso appartamento.
(Per fare un esempio.. adoro che lasci –forse consapevolmente- che ne so.. fazzoletti in giro, carte, cose da riporre o che andrebbero nella spazzatura e non questo per fomentare il casino –cosa di cui non vi è assolutamente bisogno…- ma per il piacere che io DEBBA chinarmi a farlo, o abbassarmi a farlo, o farlo semplicemente perché quello è il mio ruolo; io schiavo, e Lei  Padrona.
Adoro non ci sia pudicizia o ritegno nel mio uso. In ogni caso. Adoro essere ritenuto -e trattato- come schiavo. Da Madame e di Madame).
Adoro che si faccia servire (voglia, le piaccia… esiga.).. da me, in quanto Suo. E Suo schiavo… “personale” (lieto di appartenere a Lei ).


Per essere chiari sui termini che uso: adoro non che si faccia servire da “tutti” (o che con tutti sia meno che cortese), ma si faccia servire da chi è schiavo, o sottomesso. (In termini Bdsm, o D.s.)
A maggior ragione questo (e con maggior meticolosità e fermezza) quanto più è cortese ed equanime con “i non-schiavi”. Completamente con gli schiavi.
Ed inoltre… “adoro” che si faccia servire non da me in quanto suo schiavo “personale” (o non da me solo) ma da chiunque lei voglia avere o utilizzare o godere come schiavo o come sottomesso. Nel senso che non ho diritto (né mi sogno di avere) nessuna “esclusiva”… nel servire questa STUPENDA SIGNORA...
(O questa DONNA STuPENDA, che dir si voglia. Stupenda, orgasmica... lussuriosa e perfin crudele.. . Meravigliosa.)
Lei è libera di farsi servire da chi vuole, bastandomi i privilegi della Sua Attenzione.
O neppure quella (se dovesse essere), sapendo che dovrebbero bastarmi i sigilli della Sua dominazione, a rendermi Suo schiavo, non dandomi questo diritti ad altre cose (ragione per cui sono grato di OGNI sua presenza, di ogni suo atto d’attenzione, che non mi è assolutamente né garantito né dovuto, in quanto schiavo.
Adoro che Madame si faccia servire, da me, secondo i termini o nei paletti che ho appena esplicitato.
Adoro SERVIRLA… che è quello che posso e desidero fare, per stare all’ombra della sua grandezza (di  Domina e Padrona) e della sua bellezza, di Donna che ama il piacere (e anche dominare.)
(o ama il piacere di dominare. Si eccita nella -e della- dominazione).
Per essere partecipe del SUO GODERE.



N.B. E naturalemente adoro che questo (il farsi Servire, il ServirLa) passi attraverso ordini o affermazioni... piuttosto che richieste di cortesie.
Ma è stato condiviso poco fa.




Urban miss










martedì 27 marzo 2012

Vita come schiava in 24/7



Life as 24/7 Slave


This was written as a speech that danae did for SMART June 1999. 


At that time she was in a poly household where she was a 24/7 slave.

Right now I am in a 24/7 Master/slave relationship - it is a lot harder then I thought it was going to be. I want to share my experiences and thoughts on 24/7. I know that people approach 24/7 a bit differently - depending on their needs and wants.

D/s is practiced as a part of my day-to-day life. The commitment to obey, serve and please is always there. As well as the Master's responsibilities, despite what we have to do in life. Things at time may be put off or re arranged due to real life constraints, but the underlying Dominance and submission are still there. Just as many of you are your children's parents all the time, even when at work or out with friends.

D/s is my reality. It is not a fantasy. It is not a game that we do whenever we feel like. It is threads woven into all of my life. There is not an area of my life that D/s does not affect- does not touch. If we were not to have BDSM play for a week or the BDSM was just taken away, the D/s is still there 24/7. The submission would still be there. The Dominance and the control from my Master would still be there. The Power exchange would still be there. The D/s might be turned down a bit but it is NEVER turned off. It can be turned back up when and how my Master prefers it. The way we do that is by having different levels of Protocols - different levels of intensity in the D/s. My Master determines my behavior and the protocol levels. There might be days when I do not feel like being a slave, but I still am. I do not get to pick and chose when I can be slave and when I cannot. Now of course saying that does not mean I do not have bad days. I always have my submission, there just happens to be days where I want to say "Master, get it yourself." And there have even been a few days where I have said things similar to that. But that is not acceptable behavior. And really it hurts me more in the long run when I let that kind of attitude takes over.

The levels of protocols are low, medium and high. These levels of Protocol - the idea of them - were taken from The Estate (www.the-estate.com).

Low Protocol allows for carefree - or relaxed behavior, yet with boundaries, but informal boundaries. There is the understanding of accountability, even though the relaxed attitudes and behavior sometimes lure me to go further and push. I learn through my Master's guidance how far my relaxed behavior can go during this protocol. Sometimes it can go further then other times, just depending on the situation.

Here is an example of low protocol that is kind of silly, but is something that is real life - that happened in the household - the other day I was giving Master a bath - and I accidentally bopped him on the head with a cup. It was a big plastic cup and I was going to pour water over his hair for the final rinsing and reached up and well went too low and bopped him. I started giggling. I stood there giggling. I just hurt my Master and all I can do is laugh. I then continued to pour water over his head - as he was talking. The water rushed over his face causing him to sputter. He sat there sputtering - trying to wipe his face off with his wet hands. Meanwhile I stood next to him wiping my hands off on a towel as I watched him sputtering and trying to wipe his face. I did not even offer the towel to him - instead I asked him if he was ready to get out. I was walking away as he said yes, leaving him there sputtering still after almost knocking him out and trying to drowned him. I got into the bedroom - and was primping my hair in the mirror when he came in he said, "can I have a towel" I grabbed one and tossed it to him. Master playfully said . . . "how come when I read D/s stories, you never hear about the slave that hurts her Master then giggles, watches him sputter after trying to drowned him, or throws towels at them." As he says this as I was laughing - I then hear my sister slave laughing in




the next room because she got the giggles listening to all this, also. Now this was all done in giggles and humor. We were in low protocol. Those playful moods are low protocol, I follow my Master's lead, and I react to his behavior on what is appropriate and what is not. Even in low protocol my submission is there, though, always.

Medium protocol

In using the bath example for medium, I would never throw a towel at my Master I would hand it to him. I might giggle after I bop him in the head accidentally, but it would be in fun never in disrespect. In medium protocol there is an understanding of my place - I feel it - but it is unnoticeable to the outside "vanilla" world. My behavior reflects my Master's goals, values and intentions at all times.

I would say low and sometimes medium protocols are hardest for me. In the article on Protocols on The Estate's web site Flagg writes ". . . it offers many of the illusions, comforts and distractions of freedom, yet accountability and responsibility does not end during these times." That is very true and that is why sometimes it is the hardest because, I, at times can slip and be too relaxed.

High protocol

In high, using the bath example, I would present my Master a towel by kneeling before him, head bowed, eyes lowered and demurely offer to dry him off. This level is serious and formal. My Master has taken the words/thoughts from the Estate - "Complete obedience, without delay, or hesitation is required. All nonessential movement, speech, and thought are unacceptable. There has to be the awareness that every move, answer and behavior is being carefully examined and judged."

Some other examples of the different levels of protocol are I am allowed to sit on furniture during low. In medium I have to ask permission. In high I am not allowed on furniture.

In low - I must say yes Sir or even my Master's given name in some cases. It is yes Master always - unless with people who are not aware of our lifestyle, in medium. And in high protocol it is ALWAYS yes Master

In low I can talk basically as anyone would in every day outside contact. And at home my speech is very relaxed. In medium it is more careful. I can be relaxed, but must make sure that I do not take that having fun that is allowed in low to far, respect must be present. In high protocol I do not speak until spoken too. And have to refer to myself in third person.

During all levels of protocol I am to maintain respect for my Master, have good manners, acknowledge requests and orders, and if I have questions or need to discuss something - I am to express them. I am allowed to express my opinions, ideas, wants, needs, and desires in a respectful, honest, and open way.

Master is aware of all aspects of my life. My Master knows and trusts me. And knows I am capable of running my own life - but I do not want too. I have handed my power over to him.

My underlying thought in all I do - weather working, going to the grocery store, visiting family (who does not know of my lifestyle) or at home - is what would Master want me to do and how does my behavior reflect him.

An example of something that happened in real life - and involves the female submissve group - my first female submissive group meeting I attended I did not know in advance there was going to be a Dominant there, even though I had inquired about what went on at the meeting. Now as I said my Master trusts me. But I do not make the decisions in my life. I knew he would have - if possible wanted advance knowledge of this. But since there was a last minute change at the meeting with having the Dominant there - that was not possible. So I made a judgment call. We had a discussion a few months before about if he would let me play with other Dominants and at that time it was no - especially with Dominants he did not know. I am property and I am more precious then his car but I am going to use his car as an example. My Master would not lend his car out to a stranger. So why would him lend out one of his most valuable property? I made the judgment call that he would let me stay but would not want me to participate in the "play." If it would have been at the beginning of our relationship, and the things we had discussed before was not known to me, I would have called him right away to get permission to stay. But because I knew my Master's beliefs and wants I did not call. I did not express this to the group that I was mulling this over in my head weather I should stay or not. As the night when on - one female submissive member - being such a "nice" friend - said "I think danae needs an initiation spanking." I said that I did not get permission to play - which was true. This member said, "Why don't we call your Master." My first response was "sure...I know his answer." So I gave her the number to call him. He talked to me and his first response to me "There is a Dominant there?" I said yes, Master and explained the last minute change and he was ok with my decision to stay. And he then told me I could not play - because he does not allow me to play with other that he does not know. And also we had not thought of this - that there would be play at the female submissive group so it was something we needed to discuss. So until that could be discussed and because he did not know the Dominant - he said no.

That is an example of how our 24/7 D/s relationship works, my submission is a part of my being and my day-to-day life. It is who I am inside and it touches all areas of my life.

I have been asked how do you maintain this lifestyle around family, vanilla friends, work . . .

Well, we have not had to handle a lot of these areas yet. But I have friends that are 24/7 that are allowing me - to use them as examples.

I have a friend who is married to her Master and they have 4 children. They are 24/7. She maintains her level of submission even around her children. This means she shows her Master/Husband - the father of her children, respect at all times. She serves him dinner first, then the children, and then does not start eating until her Master starts. She sits at her husbands feet when they watching TV with their children. She serves and pleases him in a very traditional way so that when someone looking in from the outside -all they would see is a very loving and traditional home. There are no out ward signs of the BDSM aspects of their life around their children.

I believe there is difference between D/s and BDSM. D/s is the show or feel of Dominance and submission. There is service and outward respect and obedience shown. The BDSM part to me is the bondage, the playing, the pain, the S&M. so in their life the punishment and BDSM play is done behind closed doors. And often more heavy play is done when the children are gone. The D/s is constant. The Dominance and submission is evident in their marriage but in a way that is unobtrusive. The D/s part can be shown without lots of people thinking much of it or noticing it.

I have a friend that is a 24/7 slave that had a job as an administrative assistant and her boss wanted to give her a promotion - the job was going to give her more money, but she would be traveling 3 to 4 days of the week. She told her boss she would have to think about it. But really she needed to ask her Master what he wanted her to do. That position would take her away from her duties as his slave 3 to 4 days a week. She took it home to her Master and they weighed the pros and cons together and then her Master decided that she would not take the job.

If I was in a similar situation and the same thing would happen - I would take it to my Master to decide. As his slave I have handed all control of my life over to him. If by chance I had that job and lets say some friends asked me to go out after work for drinks - I would first call Master to ask permission. When we have friend's call to invite us to go out or do something, I tell them to let me check with "him" to see if we have prior commitments. In reality it his decision and if they were friends in our lifestyle - most of them would just call and ask Master instead of even trying to ask me.

D/s is possible 24/7. It takes work and patience and getting to know each other. The basic thing is that I am slave. And I remember my status and place. I think always of what would my Master want in this situation. And my Master does not ever forget his responsibilities in having a slave, which sometimes I feel out way the slave's duties.

This life as a 24/7 slave is what I have wanted as long as I can remember. It is a part of me - to be a slave. To serve and please my Master. To have strict control on me but shown I am very loved and cared for. And my Master does that :)

I hope each and everyone finds what they are seeking in their BDSM relationship.

© within Reality: danae 1999



"Wash my dishes "







"adoro.. " lavare i piatti per Madame.
ovvero (che il puro lavare non mi entusiama per nulla..), adoro farlo
perchè mi sembra che le cose vadano come devono andare: ovvero, che ognuno sia
al suo posto giusto. Nella posizione che gli compete e nel ruolo che gli compete.
Inoltre, adorare una cosa che non adoro per nulla in sè fare, è come adorare Madame;
servirLa.
Cosa che credo sia semplicemente obbligata, doverosa. (il servir La )
E che mi metterebbe a disagio, mi inquieterebbe non fare. Che mi dispiacerebbe non fare.

Perchè Madame è Regina, e desidero che sia la mia Padrona. Anzi... non mia.
CHE SIA PADRONA.
Ed io il SUO schiavo. (ancora... SUO schiavo. -perchè può averne quanti ne vuole. sparisce l'il-).
E' la posizione che riconosco come naturale, con lei. La più realistica e veritiera. la più corrispondente alla possibilità...
del piacere. (Del piacere/i a cui Lei sa/ e può.. attingere e godere).
Al possibile e al vero.





..."So being Mistress and slave is just who are.  And while washing the dishes, I am a slave even if I am not naked and hobbled at the time. Because I am there to please my Mistress - I am there to enhance her life and make it better and doing those dishes will do that - in that moment without being naked and hobbled. But who knows the next day she may want me naked and hobbled while doing those dishes and if that is what she wants - then that is what will happen.
My daily routine and structure was designed to make sure my Mistress's life is easier and nicer. My duty above all else is to please and enhance my Mistress's life by serving her.
A typical day varies as there is no a real set structure, or regimen."...

domenica 25 marzo 2012

Un dono






Dopo la precedente esperienza deludente, un nuovo libro per Madame.
(sperando che sia migliore..)
















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Shower





imparo l'inglese, co' sta storia. L'ho sempre detto che serve ..anche per imparare le lingue.







Doccia veloce ieri sera. Madame mi ha tolto il foulard che mi legava testicoli e pene...
sensazione di sollievo immediato.
Per quanto non lo sentissi quasi più (se non in qualche momento. Ad esempio quando andavo a mingere.) il sollievo è stato immediato. Sarei stato due ore con la doccetta in mano a puntare l'acqua calda, e a farla scorrere in quella zona. Piacere puro. E sollievo, altrettanto.
Il primo giorno mi faceva male, un po', nonostante mi fossi imposto di non legarlo troppo stretto
(non essendoci ossa, la strozzatura sembra poter essere pressochè totale, ma so che non funziona così. Dopo un po' comincia a far male, a bruciare, e bisogna spingere la legatura -ovvero muoverla- di quei 2-3 mm possibili avanti e indietro, ed il bruciore è un po' simile a quando si toglie una molletta, che levando la pressione brucia, ) ed ho dovuto muoverlo  due o tre volte.
La notte poi l'ho sentito e, sul far del mattino, quando la parte si gonfia, credo fisiologicamente -o nel sonno/sogni, chissà- mi sono svegliato con la parte turgida e comunque in pressione, e dolente.
E siccome ovviamente il turgore aumentava la pressione, e questa il turgore, e il (seppure non eccessivo, non eccessivamente forte) dolore.. non sapevo come interompere, la spirale.
Stare con le gambe aperte non mi bastava.
Pensavo alla Padrona.
Muovere avanti e indietro la legatura non mi bastava, ho pensato che se fosse continuato avrei dovuto (o potuto) andare ed inaffiare con l'acqua fredda, il che sicuramente avrebbe invertito la tendenza, ed alleviato il bruciore. ma per fortuna dopo un po' la cosa si è risolta da sola, sarà stata la pigrizia o poca voglia d'alzarmi (alle quattro di mattina), o il fatto che da sveglio la cosa è rientrata da sola.
Per tutto il giorno poi niente (o quasi), comunque nessun problema.
Ieri sera per fortuna ero così sporco da sinceramente aver bisogno di una doccia, anzi: senza ombra di dubbio.
E la Padrona me l'ha tolto e poi me l'ha fatto lavare (cosa assolutamente inaspettata) togliendomi dalle ambasce del ricominciare.
Per tutta la sera sentivo la mancanza della legatura, anche senza metterci l'attenzione, ed era un sollievo e un piacere, sentire la MANCANZA di questa. E fin oltre l'essere andato a dormire.

Docciandomi, considerazioni (pensavo che Madame fosse stata colta dal disappunto all'evidente necessità del lavaggio...).
Innanzitutto, nel caso volesse o apprezzasse questo modo o questa costrizione (come ieri avevo iniziato a temere), facendola diventare costume -ad esempio..-, penso possa pensare ad una cordicella nera. Sono in plastica ed asciugano velocemente, così da potere essere lavate e insaponate facendo la doccia, e non hanno scuse per essere tolte. Mentre il tessuto rimane bagnato a lungo.
E potrebbe vedere quanto il tutto può essere tenuto (cosa che ignoro). Ovvio che se uno lo porta laschissimo lo può tenere per la vita, ma non credo sia quello il senso. Cioè così dolce da non essere sentito.
Se fosse assolutamente stretto, anche senza arrivare "alla... cancrena : )", porterebbe forse ad arrossamenti o analoghe abrasioni, diventando per un po' importabile. Forse che sia portabile costantemente che ne so... per una sett, 15 gg un mese, per poi toglierlo che ne so... per mezz'ora (il tempo necessario per lavare ad esempio sicuramente a fondo le parti o piccoli ripiegamenti della pelle che in piccola parte non sono accessibili, con una stretta o ferma legatura)? Non lo so, e non so quanto interessi tutto questo a Madame, nè me lo chiedevo. Erano pensieri personali sotto la doccia, chiedendomi intanto se le patate si attaccassero o se si fossero attaccate.

Di ripiego, o seconda istanza: riflessione.
Complice sempre il piacere della doccia, e dell'acqua (calda) sulle mie parti intime slegate.
Mi sono accorto che avevo i testicoli gonfi. Tumidi. Non eccessivamente o in maniera preoccupante ma percettibilmente più del solito. Bello anche, sodi.
E mi chiedevo (scioccamente, come i ragazzini di quattordicianni) se fosse per la ritenzione spermatica o per la legatura. O entrambe. E naturalmente al momento non avevo risposta.
Da che il pensiero (complice la legatura, lo scioglimento, l'acqua calda, il piacere) è scivolato sulla castità-maschile... (ovviamente forzata) come argomento. Nelle coppie Bdsm (oddio... anche fuori dalle coppie..
non è che le Padrone, o almeno quelle serie, siano tanto favorevoli alle soddisfazioni o piacere sessuale degli schiavi, al di là che facciano coppia o meno. Anzi, perfettamente indipendentemente da questo).
Male Chastity (o Forced male chastity, sono andato a cercarlo sul goggolario, per non sbagliare l'ortografia  nonostante sia di madre-lingua inglese. e il primo link è questo. Nonostante non ci capisca un cazzo. http://www.malechastityblog.com/forced-male-chastity-and-an-even-more-exquisite-alternative/ ).
E mi sono venute agli occhi un sacco di stupidate.
Ossia, cose che mi sono parse un sacco di stupidate. Le solite cose degli... scienziati. Come quando Pannella doveva morire di fame dopo tre giorni che non mangiava (ricordo lo staff che diceva, camice bianco come tutti i professori, al tg serale: "danni irreversibili al cuore." E la gente si emozionava, o sveniva.), o che uno non può farsi più di un grammo al giorno di eroina. Chiedetelo a rigobello, o a qualsiasi banale drogato.
Allora.. sembra secondo la scienza (BDSM), che un maschio non possa stare più di x (una settimana, tre giorni? quindici giorni?) senza scopare, o almeno senza venire. Sennò va marcio dentro, o qualcosa del genere.
Ora, mi chiesi, ma... perchè le donne no? cioè... è possibile che la natura abbia previsto che se le donne non scopano/vengono per sei mesi (o due) restano NORMALI, e l'uomo muore?
se fosse stato così metteva un meccanismo di regolazione che neanche le femmine possono, o l'alternativa era strupri a manetta. Che non credo gli interessi tanto alla Natura.
E poi... santo dio. Ci sono migliaia (milioni?) di uomini-maschi) che mica fanno così, e mi sa che non non è mica mai morto nessuno.
lasciando perdere don carciofo, detto La fattucchiera, che si dice andasse regolarmente in casino in Austria -e non lo so se sia vero o meno- o i seminaristi omosessuali o i preti che si fanno le seghe... ci sono fior fiore di mistici e monaci... da migliaia di anni, CHE SONO CONVINTO che pratichino la castità più assoluta, senza che gli cada l'uccello dopo tre mesi. Da Sant'Agostino a quel signore, santo, di oltre ottant'anni che sappiamo in non buona, ma perfetta salute, e di cui brucerei le mie mani sul fuoco con la perfetta certezza e garanzia che non si sia mai fatto una sega. O una ogni venti-trent'anni ma credo anche di no. E credo non solo che non sia marcio, ma io di essere molto ma molto più marcio di lui.
E quindi credo e temo che gli scienziati (anche del Bdsm) dicano un sacco di puttanate.
E di conseguenza (mentre credo già mi asciugavo) che le pratiche del milking (ecc.)
- http://29.media.tumblr.com/tumblr_lx47xyaoDZ1qmclnco1_500.gif -
siano (e possano essere) più eventualmente un piacere per le Padrone (ed una probabile o certa umiliazione per lo schiavo, e o cedimento, possesso... appartenenza. Dipendenza, relazione, legame...) che una necessità fisiologica, per la salute del maschio, in schiavitù.
mi sa che a volte ci facciamo troppo le seghe. ma con gli esperti e gli scienziati, anche se non sono un fisiologo.
O forse che il milking ogni tanto storna i sogni erotici, quale scusa o trampolino per le polluzioni.
Ma vorrei vedere Tomaso d'aquino cosa diceva. O forse che le polluzioni fisiologicamente vanno dai 13 anni ai venti, per il 99,99% dei casi. Tutte cose che non so.












Quello che so è che stamani nel letto di Madame avevo una voglia assoluta di venire. Smodata.
Che io chiamavo "bisogno". Ma era voglia... non bisogno.
Una voglia che dopo qualche giorno di astinenza mi fa desiderare.. bramare il Suo piacere.. come l'aria che respiro.
E che (fra un po') mi farà stimare come non solo legittimo, ma desiderabile e stimabile (o nel caso peggiore o estremo completamente accettabile) OGNISuo PIACERE (o "desiderio"...); da una banale coppa di gelato fino a scoparsi un mastino, o far sesso con una suora, a qualsiasi cosa voglia fare o piacere voglia provare. Lei come Padrona, io come schiavo.
Una cosa tutta da imparare ( da scoprire) la schiavitù.
La Padrona..  Madame.






Ordini.
Riordinare la biancheria di Madame.
Fare il cambio delle lenzuola sul suo letto.
PortarLe il pranzo alle 13.30









sms, ieri
- Sto arrivando.
Aspettami vicino alla porta..


- Sentire i rumori che vengono dalla cucina. Che tu li stia facendo per me. Mi eccita.
Che dire.. anche questo, è. Sì.

risposta, due ore dopo.
"Felice. felice di essere in cucina, o per meglio dire ed anzi precisamente dire, senza giri di parole
o termini falsi, ambigui.. felice di essere a lavorare per Te, mentre tu guardi film. O altro. cioè sei e
TI COMPORTI da PADRONA.
Felice che sia così. felice di omaggiarTI così. Felice di iniziarlo a fare. Anch'io l'ho colto, con piacere.
Piacere... per Te. E piacere perchè potevo esserTI.. in un modo congruo. E Tu potevi esser.mi, nel modo che ti appartiene, e mi vede, mi riconosce e SI RICONOSCE. Grato che sia così e grato, in maniera incommensurabile, perchè ti eccita. O ti ha eccitata. Non c'è nulla che io faccia (e nulla che io possa fare) per meritare questo.
E' solo UN DONO, da parte Tua, di cui Ti sono grato .
Ed un dono, più piccolo ma ulteriore, anche dirmelo.
Tutto questo mi emoziona e mi commuove.
Grazie.
Grazie PADRONA!
Non ho parole 
per la gratitudine e la gioia che provo..

sabato 24 marzo 2012

Non è servito.








Evidentemente...  la rucola non è fiorita.
-sms di ieri pom.



- Devi: appendere i quadri. Vuotare la lavatrice e lavare il piumone. Sistemare la stanza quanto basta per renderla gradevole e vedere un films. Progettare una zuppa di verdura. Devi aver già messo il foulard ben stretto. considerare l'idea che non riuscirai a far tutto e anche andare a marghera e anche essere puntuale all'appuntamento con me... Con le punizioni che ne seguiranno. :)




" Sì.
Lo so; grazie per aver ri.elencato/puntualizzato tutto. Te ne sono sinceramente grato.
Mi aiuta che tu lo infilzi, come un puntaspilli, come una collezione di farfalle ben evidenti su un pannello. Evidenziate. Grazie per la tua attenzione. Del farlo. Sono felice... DI APPARTENERTI, di poter essere... schiavo, a Te. Ti apprezzo enormemente. E.. mi piaci... moltissimo."



 
"Scusa se disturbo.
Ma sei sicura che il piumino venga bene in lavatrice? Mi sembra extrapienissima che non ci stia neanche l’acqua. Che non sia più opportuno portarlo domattina alla lavanderia self service?
In merito al tuo mssg, mi viene in mente ora che… Se non riesco a tutto la/ le puniz sono pressoché certe. Ma chi/cosa potrebbe farmi pensare che.. se invece dovessi riuscire.. Queste o altre, non vi siano? Per puro piacere magari. E per modo di dire, paradossalmente potrebbero essere più intense. Per il PURO Piacere, il sorriso che sia così.
Cosa si va a pensare a volte...
Che se faccio tutto non verrò PUNITO.
Che sciocchezza , non è vero? (e nemmeno che lo verrò naturalmente. Dipende assolutamente da te. Ed è un’emozione MERAVIGLIOSA –in senso esattamente etimologico- saperlo. Sentirlo. Capirlo. Averlo presente e temerti: averlo/averti presente SEMPRE.. "




- Devi lavarlo in lavatrice. Ho detto. Ordinato: Ripetuto e scritto. Non mi pare difficile. -



"Sì. Non è difficile. Scusami...



- Bene. :) -



- Ciò che mi hai scritto sulle punizioni mi è piaciuto. Che io ti sia nei pensieri. -



" Beh.. LE PUNIZIONI, scollegate anche dalle "colpe, o dalle "ragioni, o... sproporzionate..
Diciamo legate al piacere della padrona... con la loro frequenza, sono una mano santa nel tenere accesa e concentrata.. tesa, l'attenzione.




- Se sei dal vivaista comprami dei fiorellini.-




" Piuttosto che piantine avevo comprato rucola. Non mi resta che sperare che vada in fiore e ntro stasera. Sono in autobus ora. e non so se questo mi eviterà o mi procurerà una -o dieci- punizioni. Quello che mi prende lo stomaco, e la passione a te, è che sarà un tuo piacere. Che io spero di causare e di servire. Questo mi affascina... a Te.
SentirTi.
PensarTi,
sognarTi
desiderArti.






                                                  non... le ha evitate.












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venerdì 23 marzo 2012

Lip..stick













grazie


foto



oggi..












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“Preaching to the perverted"


Per chi ha l'attrezzatura (tecnologica, new tecnology) per scaricare i film. Altrimenti posso comprarlo (cioè sono in grado di comprarlo. se così mi fosse ordinato.
a Londra credo. Con le Poste di sua graziosa maestà la Regina.)










Tanya Cheex es una dominátrix americana que organiza fiestas fetish en un gran almacén de Londres, en el que también dispone de una numerosa corte de ayudantes y esclavos. Un periodista sensacionalista hace públicas las actividades de Tanya, lo cual lleva a un diputado conservador a escandalizarse y emprender una campaña contra ella.

En su campaña, recluta como experto en informática a Peter, hijo de una de las camareras del parlamento. Peter es un joven tímido pero ambicioso que promueve la religión en la red y tiene intención de hacer carrera política en el futuro. Juntos visitan la sección de Scotland Yard dedicada a buscar y almacenar todo tipo de publicaciones consideradas obscenas. Su responsable les informa, que para conseguir algún tipo de acusación debe conseguir pruebas y le aconseja que envíe a Peter y se infiltre de manera encubierta.

Peter contacta con Tanya y acude a una fiesta en el local, tras varias fiestas y pruebas se convierte en íntimo de la Dominátrix, pero Tanya sigue interesada y extrañada por la conducta de Peter, que no busca ser su esclavo y, por tanto, la busca y la desea por algún otro motivo; juntos acuden a una fiesta privada en el castillo de una conocida pareja de la nobleza donde Tanya se entera del trabajo de Peter y lo castiga.

A partir de aquí, la historia se enreda en juicios y conspiraciones, que al final envían a la cárcel a Peter tras detractarse de todas sus informaciones para acusar a Tanya.









































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giovedì 22 marzo 2012

Felice





Felice di aspettarTi ... mentre per questo (con questo, in questo) faccio piccoli lavori domestici 
-peraltro necessari, utili- piuttosto che dilettarmi... perdermi.. in distrazioni o interessi miei;
felice di aspettarTI... rimanendo su questo, SU TE. Facendo umili lavori, che è SERVIRTI, aspettare TE
Che è aspettarTi... quando VORRAI.

nel ruolo e nella posizione che mi compete, con TE. Felice quindi di esserTI, di essere a Te,
presente nell'attenderTI, nell'essere nella totale ATTESA DI TE.
Come schiavo che attende il premio, del ritorno della PRESENZA DELLA PADRONA.
Quando vuole esserci, per lui. Avendolo SEMPRE... per sè.
Gratitudine a TE. Ammirazione e adorazione, a Te.  Presenza e devozione, a Te.  Educazione
a TE.









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figur.. azioni









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mercoledì 21 marzo 2012

Da uno spazio@tempo precedente...




Un... dono
con il piacere e la gioia di poterlo fare, e di volerlo fare.
Con il piacere e la gioia di poter e voler fare un dono, "questo".. dono  (fra i qualsiasi) che
un tempo venne chiesto (qualsiasi. fra i qualsiasi). 
Alla stessa persona.
Dalla stessa persona, allo stesso modo ?
Sì e no. Non alla stessa persona... e non allo stesso modo. Ed allo stesso tempo (NON
allo stesso tempo) alla stessa persona, ed allo stesso modo. Per gli stessi motivi. Per il Piacere. (per il Suo Piacere... -E per il piacere di farle un dono-. Per il piacere dell'argomento, dei luoghi del piacere, del tema.
Per il piacere del suo piacere, e per volerlo/doverlo (doverlo/volerlo?) com-piacere.
Con...piacere...
Compiacere con piacere.
Piacere che esce spontaneo dalle fibre... dai muscoli.. da sotto i tendini dei nervi, dai muscoli contratti, al risveglio.
Al risveglio prima dell'alba dal sonno, al risveglio come terra che sgela alla fine dell'inverno.
Che sotto la crosta di ghiaccio immediatamente si scopre sgelata. Disgelo.
Terreno. Terreno(orto) in cui coltivare un desiderio.. un piacere... riprovevoli piaceri;
MOLTO Riprovevoli piaceri,
senza alcuna riprovazione.
SENZA alcuna riprovazione, ma con una golosità (o.. ...immoralità?) vorace, peccaminosa.
Orgasmica.. spudorata, desiderosa.
Godere.
Il mio piacere (di fare un dono, qualsiasi, per questo). ...A Lei. La mia felicità..di lei.
A Lei.
Per lei.. a  Lei.
Per questo. Per essere -ritrovarmi.. Suo...  così.
Nella disdicevole pienezza dell' esser..gli. Per il piacere del -suo Piacere. L'odore, il suono
il sorriso (l'immoralità il compiacimento l'amoralità) del suo piacere. E poterlo.. servire.
E del suo movimento (e Suo movimento): di lei. Con le lettere maiscole, minuscole, lampeggianti.
io








qualsiasi. o fra i qualsiasi.