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lunedì 18 marzo 2013
Il bagno
Il bagno della schiavitù.. il bagno per gli schiavi sta venendo attrezzato, nella casa della Signora.
Servono poche cose, e poi può dirsi adeguato, e funzionante.
Gli schiavi che vengono per casa potranno così avere un luogo loro adatto, separato.. dal bagno dei Padroni (o delle persone normali) nel quale non dovranno entrare, MAI, se non per farvi le pulizie, senza soffermarsi troppo a lungo, o guardare troppo in giro.
Senza... oziare.
Ci si augura quindi che a questo (entrambi in realtà, per motivi diversi) venga sempre chiusa la porta, in modo da creare e mantenere un luogo separato, a cui gli schiavi non hanno accesso (neanche con lo sguardo), se non per il tempo necessario a tenerlo perfettamente pulito, al cambio degli asciugamani, ecc.
O sotto esperesso ordine della Padrona, quando vuol farsi preparare la vasca o altre cose ("Tagliami... le unghie dei piedi, schiavo").
Ora, quello della schiavitù. la porta dà direttamente in cucina (locale di lavoro, e di servizio), così come è naturale che sia. Lo schiavo, gli schiavi non scorrazzano per la casa per andare in bagno.
possono restare confinati in quei locali.
Magari uno dentro il bagno e uno fuori, che non si distraggano. O non si prendano, diano troppa confidenza. Chi deve lavorare lavora, chi non deve far niente non sta lì a chiaccherare, o spettegolare a vuoto, a far ciance. si concentri sul suo essere schiavo.
Ma.. deciderà la Padrona. Oppure uno sollazza Lei, o Le tiene compagnia o Le bacia i piedi, l'altro lavora.
Il bagno per gli schiavi (della schiavitù, perchè mica devono essere necessariamente tutti maschi...) si diceva.
Dunque... è angusto, piccolo ed anche scuro, ma è funzionale, e funzionante. E poi gli schiavi non necessitano di una sala da bagno (neanche se fossero in 15. Fanno i turni, si dividono. Si vedrà. Mica devono stare a masturbarsi.. in bagno.)
Ora, in quel metro e venti per un metro e 18... serve:
-uno specchio; si ritiene cheIL PIU' ECONOMICO sia il più adatto. Lo schiavo si specchia nella qualità (povertà) delle cose che lo incornicia, lo caratterizza. Le cose AL SUO LIVELLO, che lo collocano rispetto ALLA SIGNORA e PADRONA . (ed anche rispetto agli altri, che NON E'... male.
Anche la cornice dello specchio. Se c'è.
Quindi lo specchio (come tutto il resto), si pensa che dovrebbe essere SIGNIFICATIVAMENTE povero (più che modesto): proprio al livello più basso.
La Padrona pensa ad "altri"... che potrebbero usarlo, ma gli altri si potrebbe considerare che non ci siano, salvo gli operai. Ai quali va bene al livello più basso.
Gli altri... per anni non hanno avuto il secondo bagno, ed è stato come se non esistesse.
E potrebbe serenamente non esistere ancora, per la quantità della gente che gira.
In effetti, quello sarà (anche...) lo stanzino dei detersivi. Quindi uno specchio modesto, reaatngolare o di qualsiasi formato, è senz'altro il più adatto per guardarsi il viso (farsi la barba, ecc). sarebbe perfetto trovarne uno in giro. Dagli spazzini.
- della tela per la doccia già si diceva.
-Del sapone. (mi pare inopportuno prendere uno di quelli che usa la Signora, non mi sembra proprio il caso).
Camay... o qualcosa. Lo schiavo ignora se la Padrona abbia delle idee, o se lui debba andare al supermercato per comprarne uno.
- gli asciugamani.. è stato detto.
- Una lampada/lampadina (di quelle di plastica, da magazzino/garage, che non si bruci la lampadina con gli schizzi.
- Un traverso o maniglione, per appendervi gli asciugamani (potrebbe anche essere fatto con un pezzo di legno, di tavola. Sono i migliori.
E... basta.
Tanta pulizia, che la pulizia è la vera... ricchezza, come si diceva una volta.
Sia interiore, che esteriore.
tanta acqua (come i bisi de Sior Todero).
E così lo schiavo... ora ha un'altra stanza da tenere pulita. Anche per gli altri schiavi che si fermassero a dormire, o avessero necessità di lavarsi. (Il rubinetto della doccia non funziona al meglio. Ma... va benissimo così. Funziona, anche se non butta troppa acqua. Tenendo aperto anche quello del lavabo non si spegne la caldaia, per poca pressione. Cioè.... tutto funziona.
Ah, una notizia (per quel che può interessare alla Signora): lo schiavo può esservi chiuso dentro, ed anche riesce a dormirci... non completamente scomodo. Ovviamente per terra. In diagonale fra il water e il lavandino. Con le gambe piegate. Ma non troppo.
A questo punto ha la corrente elettrica, l'acqua (per bere, ad es. ), un wc.. funzionante, persino la doccia.
Può viverci là dentro, senza morire di nulla, per un certo tempo.
Ci sono le sbarre alla finestra.
Non deve fare rumore.
Per nessun motivo. Lo sente l'inquilino della casa di là, e qualcuno se ci fosse in casa.
Gli serve solo una coperta. per essere tenuto in caso di necessità in casa della Signora... senza farsi vedere in giro. O bighellonare facendo girare le dita.
Saprà LEI che farsene, di questo dato.
magari ci tiene un cane, o un pony.
o se ne serve per qualche giochetto eccitante, dei Suoi. Eccitante... per Lei
O che la inviti, la induca al Piacere.
Ha uno stanzino in più per giocare. Quello... "dei detersivi". Ex-dispensa. Ora...
bagno degli schiavi.
Per giocare può darsi da fare.
La aspettano... elettrizzanti (o placide) iniziative. Padrone è Il SUO PIACERE.
.
mercoledì 13 marzo 2013
regole "Goereane" -2-
Un'altro punto, o aspetto, delel Regole "goreane" che ha in più occasioni provocato l'emozione, la sensazione dello schiavo è... chissà perchè, ma non stranamente.. quando va in bagno.
Situazione che spesso lo mette in ambasce o comunque.. in una cera (o piccola ) agitazione.
Per gli orari, per i modi, per l'uso dei sanitari o del luogo in generale.
Il bagno della Padrona...
non è una stupidaggine, per quanto Lei lo usi propriamente come bagno, e non per truccarsi ad esempio.
Però... eppure ci sono le vasche da bagno in cui stendersi, oziare, leggere o fare altro.
Qualcuno potrebbe chiedersi se la Padrona si acacrezza, in bagno, se si masturba ad esempio. ma... oltre a non essere nelle domande che può farsi uno schiavo (legittimamente...) non è neppure necessario arrivare a questi livelli. Già il pettine... le essenze... marcano e delimitano, delineano un'intimità... una peronalità, singolarità: uno status... che mette in imbarazzo lo schiavo (nel fruire dello stesso luogo...) e non poco.
Anche l'uso dei sanitari.
Un'aberrazione quasi: quasi che loro "due".., fossero uguali.
Poi si immagina l'uso da parte di altre persone, che può condividere la Padrona: ospiti, amici... padroni o schiavi. Chiunque.
Ecco... la parola è promiscuità! promiscuità fra LA PADRONA e le persone che, a vario titolo, appartengono alla SUA disponibilità (proprietà) e libertà, e quelle che sono le funzioni, e fruizioni e condivisioni.. dello schiavo. E "promiscuità" è una parola orribile, collocata nella schiavitù. Promiscuità fra schiavi e Padroni (che lo schiavo potrebbe essere messo in continua promiscuità con altri altri schiavi (o a disposizione di altri Padroni) ma... non potrebbe usare i loro abiti, oggetti personali o che, e sicuramente... i loro letti!
con il bagno è un po' la stessa cosa, nel suo umile, modestissimo sentire.
Da qui, l'invasione di specifiche "goreane".. nella sua testa, la cui regolamentazione lo metterebbe in una gabbia stabilita, un luogo "sicuro.." dove comportarsi seguendo certe regole e un galateo... da SCHIAVO.
La Padrona ci già pensando, a stabilire.. i suoi modus comportamentali, ciò che deve fare, e lo schiavo (oltre ad aderirvi, per obbligo) gliene è grato. E non perchè questi corrispondano ai suoi: anzi. (E Lei lo sa benissimo. E per LEI, cioè perchè e come vuole Lei, che lui farà, diventerà, manterrà. In quanto "schiavo della PADRONA", sarà -ciò che sarà-. E quindi un' "anomalia", una diversità, una differenza, di ciò che sarebbe stato -e sarebbe- senza di Lei. Quindi... schiavo della Padrona, appunto. Un Suo prodotto).
Nell'uso "goreano del bagno" della Padrona (fin che o quando sarà). Ad opinione dello schiavo gli schiavi (lui compreso) non lasciano loro cose o oggetti personali nel bagno, e comunque non ostentati, posati su mensole ecc. Rasoi sotto lo specchio della Signora ad esempio. Che orrore! Spazzolini/dentifrici, deodoranti e consimili accrocchi, apparecchi. Essi vadano riposti, conservati in una borsa che gli schiavi portano nel bagno QUANDO NECESSARIO, e che per il resto del tempo restano fuori. Il bagno non è il magazzino delle loro cose personali.
Lo stesso -e questa è l'opinione dello schiavo- dovrebbe essere.. nella "condivisione dei saponi". Si immagina che una Padrona, una Signora usa la stessa saponetta (per profumi, odori, pregio, .. per specificità e categoria. ma anche... come singolo oggetto, cioè la stessa STESSA saponetta che usano i Suoi schiavi... per insaponarsi gli orifizi, le zone genitali, per liberarsi dai cattivi odori? I loro... peli? A me sembra.. aberrante.. fra schiavi e Padroni. non fra amici e conviventi, o fra gli Scout.
Insomma.. che una Padrona debba prendersi in mano una saponetta (e poi usarla!) con cui lo schiavo si è strofinato chissà cosa, mi sembra cosa riprovevole e che, quando possibile, va assolutamente eliminata.
Che poi lo schiavo prenda ed usi come niente fosse.. la saponetta con cui LA PADRONA... insapona dolcemente le proprie intimità (per insaponare, ALLO STESSO MODO... le sue... beh.. mi sembra allo stesso modo molto meglio o decisamente...da evitare. Proprio per un problema di identità, di ruolo di promiscuità... di collocazione. La Padrona.. i Padroni.. sono Padroni, e non compagni... di caserma:
E lo stesso varrebbe per gli asciugamani, a suo avviso. Gli schiavi si portani i loro, come quando si usano i bagni comuni. Che non sono i PROPRI. Che si fruiscono, si usano... per l'amor di dio, quando c'è necessità, ma poi si lasciano liberi dalle proprie cose.
E se questo crea loro delle complicazioni o delle difficoltà... pacis. Non lasciano i loro asciugamani gocciolanti o usati, in giro. O usano un'altro bagno... la.. lavanderia.
(perchè gli schiavi non potrebbero usare la lavanderia (ad esclusione della doccia, che non c'è?
E d'esttate magari anche per farsi la doccia.
No... devono usare... IL BAGNO DELLA PADRONA!
Ma che è.
Ultimo aspetto messo in attenzione... gli schiavi maschi spesso (o a volte) usano con disinvoltura.. o imprecisione il water per la minzione. Problema individuato in centinaia di kigliaia di siti, di post e di interventi; mailing list ed altro, non necessariamente a dimensione bdsm. Anzi.
Ora... non sono mai loro. Sono sempre... gli altri.
Possibile, come nei cantieri, che non si trovi mai quello "che è stato lui"? Quello che è stato non esiste.
Oppure.. una pulita sommaria con la carta igienica. tanto.. non se ne accorge nessuno.
E la Padrona si siede, mette le Sue COSCIE, le Sue meravigliose, adorabili gambe (calze, ecc).. sugli avanzi di minzione...di tempo prima, di uno schiavo.
Che non andrà certo a dire: "Padrona.. ho sporcato la tavoletta, ma non l'ho lavata."
Ora... e per una certa sudditanza, anche come altezza nell'esercizio della fisiologica funzione (pur esercitata in momenti diversi) , potrebbe essere stabilito (e secondo lo schiavo "dovrebbe") che gli schiavi (maschi) eseguano questa funzione SEDUTI. Anche come atto o gesto di sudditanza nei confronti delle Signore.
Arrivando fino a pensare, quasi, che potreeebro dover farlo anche se pisciano sotto un albero nel bosco, o in campagna. Accovacciati. Perchè.. sono schiavi.
Ed anche questo glielo ricorda.
meglio, se è disagevole.
La tengono, finchè non potranno farlo. Come tutti: come Tutt.e. Anche le Padrone.
(E' evidente che tutto questo post -e il precedente-, sono per chiedere... sperare.. l'opinione della Signora; della PADRONA.
Che lo schiavo ringrazia, e a cui si inchina.
.
Affinchè vi siano delle Regole, per degli schiavi
Di tanto in tanto mi vengono in mente aspetti, che mi sembrano congruenti (o opportuni, o "belli", o "necessari") nella pratica, nell'organizzazione della vita quotidiana, di padroni e schiavi.
Magari dettagli, o cose prima non considerate. Ma che in virtù di associazioni, estensioni, conflitti vengono messi in luce, e che mi pare potrebbero entrare come "regolamento" ancorchè nonscritto però dichiarato, o meglio "definito", affinchè gli schiavi abbiano dei modi certi entro cui doversi e potersi comportare, senza doverseli inventare ogni volta.
Puliti, che mettano in chiaro e in luce spazi possibilità e modi, di schiavi e di Padrone.
Soprattutto vivendo assieme, in cui altrimenti escono mescolanze, e confusioni.
Invece di Differenze, nella vita fra chi domina e chi è succube, fra chi cerca e ha diritto al piacere, e CHI deve servire. Perchè la schiavitù sia dominata, e piacevole e comoda la vita del Padrone.
A volte, nella mia mente, le chiamo regole "goreane"... perchè sono quelle norme che stupidamente regolano aspetti particolari della vita quotidiana, minuziosi dettagli, o comportamenti.
Su cui nessuno ci farebbe un seminario o una filosofia, ma che pure organizzano il quadro dove vivono schiavi e Padrone, e la qualità (lo stile) della loro vita.
Le Padrone hanno diritto al Piacere, gli schiavi NO.
Essi lo devono (e LE devono) servire.
Devono adorare edessere al servizio del piacere delle Padrone, e seguire delle regole (e dei modi, dei percorsi.. delle pratiche di umiltà che li rendano adatti a questo servizio
ed utili (e gradevoli) ai piaceri ed alla vita delle Padrone. Della PADRONA.
E per quanto sciocche (o particolari) le regole "goreane" a mio avviso vanno messe in luce e definite, probabilmente in maniera progressiva all'infinito. Fino a quando lo schiavo tenderà ad aderire IN TUTTO alla modalità della padrona, ed al suo rispetto, servizio e Piacere.
In modo da espletare il suo servizio nel migliore dei modi, ed essere fonte di poco o nessun fastidio nel suo interferire (inesorabile), con la Padrona.
Che se ne deve occupare, nel tempo, nella maniera più semplice, ed automatica, possibile, perchè tutte le cose sono chiare e definite, STABILITE. E discussioni ed incomprensioni sono ridotte al minimo. Ci sono dei regolamenti (duri, intensi, severi) perchè gli schiavi servano la Padrona. Le infrazioni, le dimenticanze, le trascuratezze VENGONO REGOLARMENTE punite, COSI' che tutto scorra al meglio (ed il mondo ruoti al meglio), attorno alla Padrona: al SERVIZIO della Padrona.
Ieri (forse..) la Signora ha sollevato il problema, l'aspetto, dell'iniziare il pasto, del finirlo, degli auguri di buon appetito, ecc.
Giustamente anche della variazione del SUO menù, della monotonia.
Aspetti da mettere a fuoco e su cui intervenire (le qualità dei suoi pranzi ad esempio, cosa che fin'ora non era stata messa nel discorso. E su cui potrà mettere, o imporre, la Sua attenzione).
Ieri sera mentre mangiavo da cena a quattro zampe, per terra, mi sono venute due idee, sul tema sollevato dalla Padrona.
Che aiutino a DEFINIRE gli ambiti e i modi, piuttosto che auspicare una certa condizione, che dovrebbe volontaristicamente essere cercata.
Ad esempio, semplicemente. (Sul "devi imparare a mangiare seguendo la mia velocità" [sull'andare in cucina a seguire le pentole -come motivo o scusa.. lo deciderà Lei-])
- Lo schiavo OVVIAMENTE non inizia a mangiare (o sedersi, ecc) PRIMA della Padrona, ma LA SEGUE (come in tutto).
- Lo schiavo TERMINA di mangiare con la Padrona. Fine.
Quel che ha mangiato ha mangiato, gli avanzi eventualmente li finisce il pasto dopo, che funziona con le stesse modalità.
Cioè NON mangia, non mette in bocca un boccone dopo che Lei ha finito. La serve in altri modi. Sparecchiando, rimanendo fermo in silenzio, quello che deve fare.
-Se lo schiavo termina PRIMA delea Padrona (l'anticipa), verrà PESANTEMENTE punito.
Fine, cazzi suoi. Si organizzi e ci metta attenzione. E.. se salta qualche boccone... meglio: imparerà a regolarsi di più, sulla sua Padrona. A darLe maggior attenzione
domenica 3 marzo 2013
Appunti, al protocollo
che vengono a mente o a a galla allo schiavo, e che gli parrebbe logico seguire. Dover... seguire.
Perchè.. esteticamente allineati, con le griglie della sua situazione, condizione. Anche se sono stupidate. Le sottopone alla Padrona, per vedere se ne ravvisa... senso.
Appunti, e sfumature.
"Lo schiavo... quando è assente la sua Padrona (o non è stato palesemente invitato al Suo tavolo, che allora va bene) NON usa.. il tavolo dove siede la Signora, per mangiare o altro.
(E soprattutto non vi si siede.)
SE mangia... consuma il pasto in cucina. Lo schiavo... mangia in cucina.
E lascia il tavolo principale per LA PADRONA. Anche se questa non c'è, e se non ci fosse per due settimane di fila. Sempre. Non vi lascia cose sue sopra.
Allo stesso modo, forse, lo decide la Padrona, non è ammesso al tavolo principale se ci sono altre persone, ospiti o con cui la Padrona si accompagni. (che non abbiano in avversione o imbarazzo il Bdsm. )
A meno che, appunto, non sia Lei ad ordinare in tal senso.
Il tavolo dello schiavo è quello della cucina (quando c'è...), a meno che la Padrona non sia in casa da sola e non voglia il contrario.
Meno che mai lo schiavo se ne appropria da solo.
Appunto due: (almeno fino a quando, o.. quando) lo schiavo usa/userà il bagno della Padrona.
Non vi lascia cose sue.
Le raccoglie e conserva in una buorsa, astuccio o contenitore, e quando va in bagno se la porta, e quando se ne esce la riporta fuori. Niente dentifrici/spazzolini, deodoranti o rasoi sulle mensole (e ovunque) del bagno della Signora; se lo usa lo lascia sgombro e pulito, e si porta via le sue cose.
Vi è solo ospitato. Il bagno... è della Signora.
Lui può liberamente pulirlo. Deve.
Librerie...
.
sabato 2 marzo 2013
La neve
poi ieri quasi non c'era.
Ma...
lo schiavo ha avuto un'intuizione, da
che gli sembra possa essere inserita.
Quando, apre la portiera della macchina alla Padrona, fa o un accenno d'inchino,
o un inchino rilevabile, a seconda delle circostanze. Ma...
si inchina alla Padrona, mentre Lei sta sedendo (o sta per sedersi) più bassa di lui, nell'auto.
Manifesta sottomissione.
Rispetto e sottomissione. Deferenza.
Alla sua.. PADRONA .
Non mi par fuori luogo .
.
Ma...
lo schiavo ha avuto un'intuizione, da
PROTOCOLLO
che gli sembra possa essere inserita.
Quando, apre la portiera della macchina alla Padrona, fa o un accenno d'inchino,
o un inchino rilevabile, a seconda delle circostanze. Ma...
si inchina alla Padrona, mentre Lei sta sedendo (o sta per sedersi) più bassa di lui, nell'auto.
Manifesta sottomissione.
Rispetto e sottomissione. Deferenza.
Alla sua.. PADRONA .
Non mi par fuori luogo .
.
lunedì 25 febbraio 2013
Protocollo, comportamento
Prima di entrare nella TUA casa, devo togliermi il cappello
(o berretto).
NON entrare MAI con il cappello in testa.
NON entrare MAI con il cappello in testa.
(MI VIENE IN TESTA STAMANI.)
“SEMPRE SENZA mutande, (sopra o) dentro il MIO letto.”
Sempre senza berretto… in casa mia.. (è il completamento, o l'estensione.?)
Sempre senza berretto… in casa mia.. (è il completamento, o l'estensione.?)
Toglierselo prima di entrare.
In casa della PADRONA
Emozione.
Cambiare comportamenti e posizione... nella stessa casa. Che era.
(Chiudere la porta, togliersi il berretto... PRIMA di entrare.
Emozione
.
mercoledì 13 giugno 2012
Towel
...
" Quando si
dice: “FAI, o pulisci o lava il BAGNO... “
si intende anche
dover badare, o sostituire, gli asciugamani .
Ed aver cura
degli asciugamani puliti vale per sempre,
da ora.
Anche in
assenza di ordini specifici."
Così come
potrebbe essere.. si intuisce.. che l’ordine “Pulisci il bagno”
come Qualsiasi altro analogo ordine, per estensione (“lava i pavimenti, spazza per terra, lava le mensole della cucina”) se non legati a qualcosa di estemporaneo, o a una bizzarria della Padrona (esempio: si è sognata che il fienile andava a fuoco, decide che va pulito e disinfettato il cassetto dove si tengono i coltelli che si usano di meno), MA alla Sua valutazione… della qualità di gestione o di tenuta della casa, standard (o necessaria, o doverosa, o opportuna)
potrebbe…
essere preceduto “ogni volta”… da una dura (dicesi dura, ove per durasi intende “memorabile…”)
punizione, senza spiegazione.
Ovvero senza
spiegazione anticipata.
Così che lo
schiavo se ne chieda la ragione, e si crei aspettativa (che rinforza l’attenzione).
Così che non
sappia (per quanto erroneamente) in anticipo quanto e quale sarà la punizione,
intensità, durata, non valutandone la ragione. (Cosa che aumenta la tensione,
il timore. Nei confronti della Padrona, e nei confronti della ragione della
trasgressione, e quindi della punizione).
Spiegazione
che gli verrà data a posteriori, dopo un breve tempo di meditazione e di
assimilazione, decantazione. Così che la punizione si prolunghi nella
percezione, e non si risolva nella spiegazione.
Minuti, non
ore. Su cui “meditare”, ascoltare, fissare e ricordare la punizione, d’autorità ed
ancora… senza ragione.
Ancorarsi alla
Padrona. Ai Suoi punti di vista, alle Sue Valutazioni.
E la spiegazione..
successiva, potrebbe non essere una giustificazione, o un’argomentazione.
Ma solo: “Lava
i pavimenti” ad esempio.
Ed è chiaro a
cosa si riferiva la punizione.
(E non “Oggi
è una bella giornata.”)
Così che lo
schiavo cerchi (impari) ad evitare le punizioni in anticipo… facendo quello che
desidera, esige la Padrona. Cercando di fare “di più” (visto che non ci sono
indicazioni precise –sui lavori generali o correnti, quotidiani-) piuttosto che
“di meno”, con spiegazioni, giustificazioni,
mancanza di ordini specifici o ragionamenti.
Questo
potrebbe funzionare per ogni cosa, non solo gli asciugamani, che va detta una
volta, se non è saputa o riconosciuta, ma una volta sola… PER SEMPRE.
La parola
successiva sono solo punizioni.
A volte anche
senza parole.
Ma mostrando
dopo con il dito, lo schiavo in ginocchio, il luogo dove si è rilevata, o è
emersa, la mancanza.
Quanto più
sono memorabili le punizioni tanto più lo schiavo… ricorderà, e quindi opererà
il bene (della Padrona).
Tanto meno
saranno le punizioni tanto più la Padrona non potrà contare che sul Bene, la “benevolenza”
dello schiavo, sulla sua buona volontà, e disponibilità. A fare
qualcosa che di suo tenderebbe a non fare. Come dire “Auguri.”
In più ovviamente
ci sono le punizioni per “Piacere”, o
per motivi gravi.
O per motivi
specifici. Cioè quelle correnti.
Queste,
di qui sopra, potrebbero essere ascritte alla “Regola degli asciugamani” (o Per gli
asciugamani).
Un articolo della Magna Charta, dei doveri.
Di uno
schiavo alla Padrona.
Questa è un'ipotesi.. teorica. O di teologia (discorsi sul dio, sulla... Padrona)
di tenuta e di gestione della casa. E dello schiavo. Della schiavitù e dello schiavo. Padronanza e dominazione. Tecnica e teoria.
Buona giornata Madame.
martedì 12 giugno 2012
Norme notturne
Nuove norme notturne
da oggi lo schiavo -che abitualmente si alza presto, verso le quattro del mattino (anche perchè il suo giaciglio non lo induce ad ozi e pigrizie... avvinto in mollezze..)-
DEVE
capire la sera.. cosa gli abbisognerà durante la notte, o il mattino dopo.
Se acqua, succo d'arancia, biscotti o cosa: qualsiasi cosa.
E prepararla fuori, della quantità e nel luogo necessario.
Perchè Madame è così gentile:
1- da non entrare nel merito se vuole prendersi qualcosa da bere-da mangiare.
2- non gli ordina di rimanere fermo nel giaciglio, steso, fino a quando nonsi alza LEI.
e gli concede di prendere ciò che preferisce.
MA... oggi si è svegliata, in concomitanza con qualche rumore dello schiavo,
che per questo è stato frustato.
E da ora in poi, vige la nuova regola.
domenica 3 giugno 2012
Regole
Oggi lo schiavo ha rotto le scatole due ore alla Padrona, chiedendole informazioni e coordinate, precisazioni.
Per fortuna che una piccola parte del tempo l'ha fatto essendo stato messo in ginocchio...
altrimenti sarebbe ancora lì che parla. (Forse farlo stare in ginocchio quando parla, o quando deve parlare... gli giova. -e giova anche alla Padrona. Che già avere uno schiavo che parla è proprio solo di queste condizioni.. tardo-occidentali. Almeno che lo faccia in ginocchio, per mettersi nella giusta condizione, posizione... di fronte a una Padrona-)
Cosa sono queste posizioni egualiste... ugualitarie..
Ma almeno (anche se alla padrona questo è costato un trituramento, uno schiacciamento di gonadi)
si è concretizzato un risultato.
La Padrona ha stabilito (forse Per LEI era chiaro anche prima ma non era stato esplicitato...)
che lo schiavo NON PUO' INTRAPRENDERE relazioni Personali, SCAMBIARSI indirizzi mail o il numero di telefono.
O, per meglio dire... DA OGGI NON PUO' PIU'... tanto perchè questo abbia un senso, e vi sia anche una data, nel e del cambiamento. Nei cambiamenti. Lo schiavo ha finito di intraprendere o avere relazioni personali, senza il permesso della Padrona. Se non quelle, e come, permesse dalla Padrona.
Non può avere telefonate, inviti a cene, e neanche a bere una birra. Nè farle, proporre o organizzarle.
Deve chiedere alla Padrona. La quale tendenzialmente ed in generale... risponderà di NO (se lo schiavo ha capito bene). Perchè la Padrona non è un'ufficio concessioni, nè che garantisce attività sociali, o eque e libere ricreazioni.
Ma soprattutto perchè lo schiavo ha da essere recluso, costretto, controllato. Concentrato e al servizio delle molteplici necessità della Padrona, dai compiti di casa (i lavori necessari alla gestione della casa della Padrona -che non è mai a posto; che non risolve MAI abbastanza), alle Sue necessità personali...
ai Suoi Piaceri ed anche a piacere i necessità extra-domestiche, o sociali.
Non solo, ma anche perchè lo schiavo ha da essere recluso (o praticamente o in larga parte o in certa parte recluso), costretto, obbligato... deve essere isolato, cioè essere solo.... per essere TOTALMENTE a disposizione della Padrona (anche in sua assenza, o quando Lei è con altre persone) PRONTO A SERVIRLA IN OGNI MODO.
Dal preparare da cena e servirla in tavola ad aprire la porta a un Padrone... o a uno schiavo; o a chiunque voglia Madame, e per qualsiasi cosa.
Infine, perchè lo schiavo DEVE ESSERE DEDICATO e concentrato; deve essere dedicato e concentrato AL PIACERE (ai piaceri) della Padrona. Oltre che alle necessità. E concentrato e dedicato ALLA SCHIAVITU', cosa che non permette (NON GLI PERMETTE) DISTRAZIONI, di essere distratto da questo, di vivere altre situazioni, e condizioni: non solo sessuali ma anche neutre.
Da oggi questo è chiaro (e gli è chiaro, perchè lui ha la testa dura).
Quindi ha chiuso ogni altra storia e partita, che non sia essere schiavo di Madame.
Da questo punto di vista... lui che è mona ma qualche vagante intuizione... ora e oggi scopre di avere fatto bene seppure parzialmente inconsapevolmente... il risultato è stato la somma di sue considerazioni e sensazioni, di ritardi e volontà del caso, di dimenticanze e momenti inopportuni, non ultimo il fatto che il messaggio è arrivato alle due di notte, a non rispondere fin'ora ad un sms di auguri mandatoglia da una sua vecchia amante. A non risponderle nulla. per nulla.
per la prima volta in non pochi anni.
Così... perchè gli pareva inopportuno.
Anche se la mente, il ragionamento e il cervello gli dicevano: "perchè? " e che non c'è niente di male.
Ma doveva ancora farlo.
(anche se questo chiaramente non era il suo primo pensiero).
Ora sa come fare. Come deve comportarsi. La Padrona ne sarà lieta... spera.
Perchè glielo dona con questa intenzione. Anche se lui non ha nulla da donare (se non la propria schiavitù. E forse neanche quella, alla luce delle considerazioni (e in corso) degli ultimi tempi.
Appartiene alla schiavitù (come alla vita), ma non per merito suo.
E alla Padrona. appartiene. Ed anche questo non per virtù o merito personale.
Quindi deve solo ubbidire agli ordini, ADERIRE agli ordini, e non ha niente da donare.
Quindi, si adopera di aderire a questa cosa (e all'ordine che gli sta dietro), per dar Piacere alla Padrona (oltre che perchè... dovuto). Per offrirLE un Piacere. Come un fiore.
Spera che Lei lo colga. E se ne adorni, con Piacere. Come del piacere di avere uno schiavo. Dei piaceri.
(inoltre è inutile dire, ma è necessario dire, va detto...
che ieri sera, lo schiavo di Madame, non si è comportato in questo modo.
Da cui le chiarificazioni di oggi. Cioè non ha tenuto... un profilo "basso", alla festa; da schiavo.
Proprio no. Imparerà.
Imparerà ad essere schiavo-di Madame, anche in assenza di Madame. O in attesa di Madame.
O mentre Madame è con altre persone.
Gli verrà insegnato, crede. Verrà addestrato, ad essere schiavo. Fino a che diventerà, uno schiavo di Madame.
Di tutto questo, di tutto questo che accade, egli RINGRAZIA Madame.
E'.. DEBITORE. A MADAME. Di MADAME.
Sempre di più.
Ed abbisogna dei Suoi ORDINI, della SUA GUIDA.
Lei ne sa di più. Oltre a "poterne" di più. Ci sarà una ragione.
E' IL SUO PIACERE, oltre che suoi Potere, DI PADRONA.
Di MISTRESS SADICA, e di Donna.
Mi inchino a tutto questo. Mi inchino ai Suoi PIEDI
(o davanti alla Sua FRUSTA)
venerdì 1 giugno 2012
Lo schiavo... ieri
post.. di ieri.
Ieri lo schiavo ha mancato due volte (due cose) nei confronti della Padrona.
Non solo quelle, ma quelle per iniziare. la mattina.
Non ha preparato la colazione sul tavolo, E... non si è presentato in camera della Padrona
all'ora stabilita, ma mezzo minuto dopo.
Questo non è importante. DOPO.
Cioè ne ha fatte proprio di ogni, senza neanche discutere: oltre
ogni dire. MA questo è serio; ed inesorabile.
Da qui, le peggiori cose.
o ha mancato
Non solo quelle, ma quelle per iniziare. la mattina.
Non ha preparato la colazione sul tavolo, E... non si è presentato in camera della Padrona
all'ora stabilita, ma mezzo minuto dopo.
Questo non è importante. DOPO.
Cioè ne ha fatte proprio di ogni, senza neanche discutere: oltre
ogni dire. MA questo è serio; ed inesorabile.
Da qui, le peggiori cose.
o ha mancato
Lo schiavo, quando E' MORTIFICATO... riconosce di prendere MOLTO sottogamba i suoi doveri, e soprattutto quelli verso la Padrona.
Quando non è mortificato... semplicemente non ci bada, dimentica questo o lo sposta da qualche parte. Cioè... non ne è cosciente. (PREFERISCE... non esserne cosciente.)
La Padrona, auspica che si ravveda. Si potrebbe dire. Ma qui... non lo si dice.
Quando è mortificato (perchè gioca tutto sul filo di lana dell'ultimo minuto, o perchè crolla il modo di mescolare astutamente tutto fino a che diventa intrecciato, incontrollabile ed infinito.. si smaglia su qualchedi un punto..) allora ci rimane male, e guarda sinceramente il suo agire. Per mezza mattina, a volte per qualche minuto.
Poi si mette a rimescolare il minestrone.. dei suoi "doveri.." e delle poche possibilità, temporali o spaziali, di "fare tutto ciò che andrebbe fatto." In buona sostanza... non fa un cazzo.
Di molte cose, non in assoluto. ma ciò che non gli va, o va meno, o in un modo che non gli va magicamente si trova nell'impossibilità di essere fatto, o di una estrema e quasi infattibile onerosità, rispetto alle fatiche ed alle possibilità quotidiane. Strano.
La Padrona su questo viene menata pel naso.
Senza che Lei sia certa che sta "esattamente succedendo proprio questo", e con una serie di dubbi sulla fattibilità di ciò che ordina o vuole, o il farlo in maniera approssimata ed in un momento (anni..) successivo.
Figurarsi per quello che non sa o non vuole.
Una settimana per pulire mezzo kilo di fagiolini... non è una grande applicazione.
OTTO GIORNi per mettere un mazzo d'asparagi in congelatore! 20 giorni idem per mezzo kilo di tortellini.... non è possibile che trovino nessuna giustificazione.
E' cosa indegna e indecorosa.
E questo sui cibi, a cui lo schiavo ci tiene.
Immaginiamoci sul lavare i vetri, appendere le stampe di Madame o pulire l'interno dell'automobile. potrebbero passare degli anni, sette otto terze guerre mondiali, ci si sono già messi i terremoti.
LO SCHIAVO, QUANDO E' MORTIFICATO, QUESTO LO SA.
E' che non è quasi mai mortificato, e quasi sempre non si comporta come dovrebbe, e come dovrebbe essere schiavo a Madame.
Fuori dalle palle è questa la realtà.
Ora... è chiaro che questo è un pessimo schiavo nei confronti di Madame, la quale non può essere e venir trattata (vivere... ) come dovrebbe una Padrona, al di là delle scene pubblicitarie (o comiche, clamorose o fetish d'apertura.) Al di là delle sceneggiature, o della "letteratura" (per dirla con Starnone).
Ora, con la stessa lingua tagliente o con la stessa spudoratezza, siamo costretti a dire anche che Madame... è una pessima Padrona se fare allo schiavo queste cose.
E' una pessima Padrona per sè... e poi anche nei confronti lo schiavo.
E del mondo e della situazione.
Ora è chiaro che madame non è "una pessima Padrona"... però è giusto dirla così (vista da un altro punto di vista come direbbe qualcuno). Ed è una pessima Padrona anche per sè, cioè per sè stessa padrona, per il Suo mondo, per rigore pulizia e per tutte le vibrazioni.
Quando è mortificato lo schiavo pensa anche questo, e si strugge per (il mondo e per) Madame, e SA che non può essere convinto, con argomenti o con buoni esempi ("vedi che l'acqua del the è fredda? E' forse finito il gas; è crollata l'Unione Sovietica?"), perchè non si tratta di convinzione. lo schiavo quando non è mortificato, al 90% se ne sbatte i coglioni.
Nascondendosi (e nascondendo tutto) dietro al fatto che fa cose titaniche, tiramisù e torte a tre piani, soppalchi meglio della torre Eiffel, e che caccia castori friggendoli ripieni.
Che trae oroscopi dai fegati dei gabbiani, e che maledisce Monti ad ogni piè sospinto. Ed anche senza sospingere alcun piede.
MA.... non fa le cose che DEVE fare per MADAME, per il Suo Piacere, NON E' lo schiavo sottomesso che deve essere, non serve e non esegue quello che deve fare, una settimana dietro l'altra nascoindendosi dietro le scalate dell'Annapurna ed altre imprese extra-europee.
E questo... quando è mortificato lo piange e lo denuncia, quando non è mortificato ci fa la birra.
e questo è riconoscimento ufficiale.
Ora, due cose telegrafiche e poi continua a lavorare.
UNA.- Premessa . Si è visto (e si è acquisito..) dalla ultime leture che... lo schiavo, gli schiavi in altri luoghi e nazioni, non hanno vita facile. LETTERALMENTE.. non hanno vita facile. Ma senza che nessuno urli allo scandalo o vada alla convenzione di Ginevra.
Semplicemente, BDSM è BDSM, nella vita reale. Punto e fine.
A nessuno passa per la testa di considerare che.. hanno dato troppo, o abbastanza. Che hanno il meeting il briefing o che so io, che hanno il diritto di andare a passeggiare ed occhieggiar vetrine. Quelli non possono neanche sedersi sulle sedie... non acquistarsi le cappe in latex gommate, all'ultimo grido.
E fin qui ci siamo. Cioè... NON E' DETTO che 17 ore al giorno, con la frusta (parafrasando picas) garantiscano loro di poter mangiare da cena.
Anzi, NULLA garantisce loro di mangiare da cena. SEMPRE, e non una sera ogni tanto perchè i Master/Padrone sono cattive. Perchè sono Master/Padrone e loro sono schiavi. E basta.
Due, si potrebbe assumere che agli schiavi si danno compiti ed obblighi, E LI SI FRUSTANO se non lo fanno o non capiscono, fino quando questi non urlano come conigli sgozzati. O non dicono "Signora non ce la faccio, sono sfinito." Ed allora li si frusta ancora di più e devono farlo, fino alla terza volta quando dicono "mi uccido", e come nelle vignette di dalmaviva quando era in carcere gli si risponde "Fai domandina.", oppure no, puoi solo ferirti. Vuol dire che farai lo stesso lavoro domattina, con i morsetti ai polsi (ai testicoli, dove vuoi), grembiule che prude e mollette sul naso. Più frusta e niente colazione, che se sei stanco non vuol dire che sei deperito.
per dire.
Ma.. al di là di queste facezie, lo schiavo considera LE PUNIZIONI, oltre ai modi di convincimento psichico, la pubblicità subliminale e mostrare una foto del capezzolo della Padrona, o magari mentre un gentleman lo bacia. O l'Enciclopedia dello schiavo secondo Diderot.. qualunque cosa.
OLTRE TUTTO... questo o qualsiasi cosa: Le Punizioni. che lo schiavo crede siano L'UNICO MEZZo che fa fare quello che uno non vorrebbe (o non fa, di suo), che è scomodo o che sposta la cosa da una cosa o dimensione normale... alla schiavitù, di uno schiavo uno schiavo, e non "un collaboratore", un solerte domestico o un marito-partner sollecito ed encomiabile; ma uno schiavo puro. Cioè uno schiavo. Cioè uno che DEVE FARE cose di più di quello che dovrebbe, farebbe, potrebbe. Di più di quello che potrebbe e di di più di quello che potrebbe7farebbe se fosse una condizione "normale" (o semi-normale.).
Cioè il BDSM. Padrona. Padrona e schiavo. Punizioni. (anche. Oltre a Dominazione, se-duzione, bondage torture sado-masochismo femdom e matriarcato. Oltre a quello che si vuole.)
Lo schiavo pensa che le punizioni DEBBANO essere dolorose (lo schiavo è un genio. Come le umiliazioni umilianti e il gelato ghiacciato. Lo schiavo pensa cose ovvie.).
Ma... dolorose è un termine generico, non quantificato.
allora si pensa che. 1 debbano esserci ed essere puntuali, precise e somministrate. senza rotonde o raccordi anulari, tangenziali.
2 che queste debbano... in un contesto sado-maso, essere BEN più forti e dolorose delle frustate tradizionali, correnti, per il piacere della Signora, e quotidiane.
Cioè le punizioni devono essere SOPRA le attività (le intensità) quotidiane e normali, sennò.. non sono punizioni.
ma.. qual'è il limite.. fra quello che lo schiavo sa sopportare e quello che può sopportare, o patire... essendo punito. Cioè avendo fatto (o non fatto) qualcosa che deve causargli un sovrappiù di punizione, di dolore... (chiaramente oltre i limiti di quello che può o "desidera" -desidera che gli venga fatto, non "ricevere", chiaramente). Cioè una cosa che non vuole più (spera di non più) provare. Con un comportamento diverso da quello che l'ha causata.
Chiaro poi anche che in questo modo i limiti, delle punizioni del dolore del BDSM del piacere vengono continuamente.. spostati. Ed inseguiti e superati, espansi. (ANCHE con un "certo" piacere, della Signora. Ma qui non è per quello, qui è per le punizioni. perchè lo schiavo faccia, serva, quello che vuole la Padrona. Anche se manca la luce o se ha dormito 2 ore. NON perchè ne ha "voglia", o è disponibile. Ma perchè lo vuole LEI. E non sta a chiedere "permesso", o per piacere. Va fatto QUELLO che VUOLE LEI, e COME vuole LEI. QUANDO. E non importa -o meglio- se non è possibile o comodo. Altrimenti era già stato fatto. La Padrona può andare in ferie, o in casa di ricovero, e lo schiavo si autogestisce casa e vita, rendendole carine. Con le tendine, e gli amici che bevono la birra, il sabato sera.
E quindi.. per dire.. lasciare i segni. Che tanto i segni passano. O PIU' segni (se ci sono già i segni). Certo avndo magari cura di non rompere la testa del femore picchiando le anche dello schiavo, che uno schiavo con la testa del femore ammaccata non è tanto utile nè per farlo danzare nè per farlo zappare nell'orto.
Lo schiavo DEVE avere paura e timore.. TERRORE.. delle punizioni, sennò "si mortifica" solo il venerdì santo, prima della Pasqua, e non... continuamente. Mentre deve essere continuamente mortificato, cioè attento, dedicato. Preoccupato. Motivato. Dedito OLTRE il normale, OLTRE il corrente, OLTRE il devoto, e questo oltre è quell' "in più" che determina la Padrona, che ottiene la Padrona, che Impone ed esige, la Padrona. Altrimenti è assistenza volontaria come la Protezione Civile, come Emilio. Lo schiavo deve essere spostato, OLTRE la sua volontà e disposizione, PER la volontà e la dominzione della Padrona. Sennò non è un buon schiavo. E se ha tanta (non è questo il caso), volontà ed applicazione bene, sarà questa l'occasione per pretenderne DI PIU', perchè non basta mai.
Perchè la Padrona ESIGE di più.. di quelle che sono le capacità normali del sottomesso, di quali siano le sue doti. Perchè è SUO schiavo.
3- Che la Padrona piuttosto che applicarsi a far si che i piatti si lavino da soli per loro interna energia, fare pratiche magico-sciamaniche perchè la casa o i pavimenti si autopuliscano, o studiare di avere una situazione ordinata per intervento angelico, forse è meglio che metta (investa, applichi) TUTTE le proprie energie, intelligenze ed applicazioni, tutte le proprie capacità e fermezze Sullo schiavo, sulle punizioni, sui controlli esigenze inflessibilità ed applicazioni (che costano energie..) perchè QUESTI FACCIA quello che DEVE FARE, senza deroghe nè flessioni.
Cosa che sappiamo occupare e costare una montagna di energia. ma si punta sui risultati: come nel fare l'orto. Sui risultati costanti, perenni e reali. Continui. perchè questi coinvolgono e si riflettono SU TUTTO, compresa la qualità degli orgasmi. I lavori, gli incontri.
3- Che la Padrona piuttosto che applicarsi a far si che i piatti si lavino da soli per loro interna energia, fare pratiche magico-sciamaniche perchè la casa o i pavimenti si autopuliscano, o studiare di avere una situazione ordinata per intervento angelico, forse è meglio che metta (investa, applichi) TUTTE le proprie energie, intelligenze ed applicazioni, tutte le proprie capacità e fermezze Sullo schiavo, sulle punizioni, sui controlli esigenze inflessibilità ed applicazioni (che costano energie..) perchè QUESTI FACCIA quello che DEVE FARE, senza deroghe nè flessioni.
Cosa che sappiamo occupare e costare una montagna di energia. ma si punta sui risultati: come nel fare l'orto. Sui risultati costanti, perenni e reali. Continui. perchè questi coinvolgono e si riflettono SU TUTTO, compresa la qualità degli orgasmi. I lavori, gli incontri.
Le punizioni... non possono che trovare una loro densità, un loro impatto una loro collocazione e posizione... realtà, DIVERSA DAL NORMALE, perchè siano punitive.
E lo schiavo non potrà che incazzarsi.
...Subirle, tenersele ed ingoiarle.
E fare (cominciare a fare) quello che dice la Padrona.
Tenendosi le punizioni. E temendole.
Lo schiavo non crede ci sia altra soluzione nè via.
Come le umiliazioni, come TUTTI gli addestramenti.
Ovviamente OLTRE le ragioni per qualsiasi, giustificatissima protesta. In un rapporto BDSM. Un rapporto BDSM è naturalmente oltre le ragioni, le plausibilità la santa giustificazione per le più perfette, ragionevoli proteste. Le AZZERA.
Si pone al di là, e ne gode.
Immaginarsi per non fare le cose normali.
(O noirmali per uno schiavo.). Così non va bene.
(Pensa lo schiavo stamani).
Ha messo gli asparagi in congelatore.
mercoledì 30 maggio 2012
Innovazioni.
le Regole
Da oggi, tutte le volte che indosserò, mi applicherò morsetti o altri strumenti di costrizione (o di addestramento o di educazione, di punizione), per ordine di Madame,
dovrò dargliene segnale con un sms,
così come quando li toglierò.
Questo, per il Suo piacere ovviamente .
invece Gli ORDINI
reperire bibliografia esaustiva.
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