Ieri sera la Padrona è uscita. Tornata a casa (Sua) per due minuti è uscita di nuovo.
Dicendo : "Esco" allo schiavo, il quale Le ha baciato la mano.
E "Buona serata Signora."
Anzi, per essere precisi: al suo rientro la Signora ha trovato lo schiavo che riassettava le cose sul soppalco. Dopo due minuti questi è sceso e Le ha reso omaggio. A questo punto la Signora con tono sorridente e molto gentile, in modo molto premuroso ha chiesto: " Hai finito ?"
"Sì Padrona" ha risposto lo schiavo.
"Bene... io adesso esco."
"Sì Padrona".
Circa un minuto dopo lo ha chiamato sulla porta, lui Le ha fatto gli auguri e Le ha baciato la mano.
Quindi ha riaccompagnato e chiuso la porta dopo che la Signora giustamente gli ha dato le spalle e se ne è andata. Senza badarlo e sapendo che lui La badava.
E che l'avrebbe badata fino a quando avesse avuto piacere di tornare.
Lei non era necessario che gli badasse, che pensasse a lui o si ricordasse di lui, della sua presenza, o esistenza: sapeva che nella sua esistenza pensava a Lei, incessantemente. Era dedicato a Lei. Era sua proprietà. Suo schiavo.
E ciò Le bastava, nella percezione del "Suo": che Le fosse totalmente, che fosse TUTTO Suo. E questo accadeva non per un qualsiasi caso ma perchè Lei ne faceva un uso totale, cioè era Lei che faceva sì che così fosse perchè faceva così "materialmente", nella sostanza delle cose. Era "tutto Suo" perchè LEI faceva questo, e solo questo. "Tutto" questo. E indipendentemente o al di là che lui lo volesse, lo desiderasse, fosse d'accordo o meno, lo apprezzasse. Era Lei che lo FACEVA Suo ( e Suo schiavo, totalmente Suo) trattandolo da schiavo, senza segnali contrari, alternati, difformi.
E così La pensava (LA SERVIVA, era dedicato a LEI) incessantemente (e senza via di fuga, o di scampo), mentre Lei poteva anche "dimenticarlo..", sapendo..lo. Sapendo che era SUO (schiavo ), Sempre. E che nel SEMPRE c'era la qualità dell'intensità, che si faceva esclusiva; cioè escludeva altre (minori, intensità). E l'essere schiavo escludeva distrazioni, deviazioni, incertezze. Dubbi.. allontanamenti. Escludeva legittimità, dubbi, scuse... alternative. L'essere schiavo, e il conseguente (e antecedente, perchè era questo lo faceva)
trattarlo da schiavo chiudeva il cerchio della botte dell'attenzione, totale, esclusiva, della dedizione e della devozione, della funzione e della presenza, dell'appartenenza.
Per questo gli girava le spalle, non lo badava (ad esempio nell'alzarsi o andarsene da lui, nei gesti del fare quotidiano. Così come nel decidere le cose, le sere o -a esempio- dei fine settimana. O il Suo -e il suo- tempo -o ciò che voleva-): proprio perchè così lui la badava (costantemente), la seguiva, l'attendeva, rimaneva nella Sua attesa. Dipendeva (nella sua attenzione).. dalla Sua Non-attenzione; nella sua cura, dalla Sua Non-cura (che era esigenza, controllo, rigore. Non disattenzione, trascuratezza, indifferenza. Era tenerlo, e volerlo, schiavo. Volerlo, e vederlo schiavo, garantiva la sua attenzione. Non la sua (presunta?) disponibilità a questo. La sua oscillante, alternante intenzione.).
Per questo gli dava le spalle, come a uno schiavo, come a una cosa.
Perchè così lui la seguiva costantemente (umilmente), come uno schiavo, come una cosa.
Lo faceva felice. Lui La seguiva come una regina, come la sua... Regina, Lei. Come la sua Padrona. lei ne era appagata. E così si appagava... nel girargli le spalle: perchè così accadesse. Per avere uno schiavo, per essere REGINA. E Padrona.
E' andato in magazzino a cercare lenzuola dismesse da riusare (per il suo cambio di biancheria), e... ha continuato con i lavori domestici che gli competono (e che non sa ancora assolvere nè in maniera dignitosa, nè come si deve. immaginarsi come deve).
Ecco, quello che è un po' strano (o che appare strano, parrebbe apparire strano) è che lo schiavo, finita una giornata di lavoro (cioè dopo aver lavorato un numero sufficiente e congruo di ore -badate bene: di ore, non di lavori) e giunto alla chiusura di questa, desideri vedere la Padrona. Come Padrona, e non come vecchia zitella... che gli racconta del derby, di Epson.
Ebbene, e se questo non accade (perchè La Padrona è libera di fare ciò che vuole) che prenda la palla al balzo per rilassarsi, per riposarsi, ritemprare il fisico o le membra, o la mente.
Cioè tutto fuorchè prendere l'aspirapolvere in mano. Anche se i pavimenti sono lerci.. finchè non smette di piovere. Ma "è colpa della pioggia".. (Certo che la casa, dallo stanzino della lavatrice ai vasi di conserve sotto al tavolo, per non parlare della stanza dove lavora... è un disastro. MA... "ha lavorato tutto il giorno!". Ed alla sera anche gli schiavi riposano.
Soprattutto se la Padrona non ha detto niente, dato alcun ordine (e... negli ultimi dieci giorni -"dodici..." giorni come direbbe clò..- l'unico ordine che ha dato è stato di pulire la porta del ripostiglio".. in un silenzio stampa che si fa assoluto. Ah no, che sono impreciso. Anche "togli la tua roba dalla tavola".) si stima lo schiavo si tuffi in giochi di ruolo, o nel fare il templare.
Nel coltivare le belle lettere, o riordinare la sua collezione di foto di padrone discinte, di fruste e collari.
Ah:
"cattle slap" non vuol dire questo,
anche se cattle non vuol dire "fuoriserie", come dice la Padrona. O qualcosa di analogo e senza senso, ma "bestiame". E slap manata, schiaffo. Questa è l'immagine che propone google, mettendola sul motore di ricerca. Ed qui in effetti il secondo tipo sta per affibbiare una bella manata sul culo della bestia. Ma ciononostante non è questa; non è la seconda persona...)
Ed invece -tornando a noi-... vediamo lo schiavo che, uscita la Padrona neanche due minuti dopo essere rientrata, ed auguratole buona serata, si gira e, fuori da ogni ordine e fuori da ogni obbligo e necessità, orario e nella spritz-hour.... prende l'aspirapolvere in mano, lo smonta lo pulisce, lo rismonta perche non funziona un cazzo, trova un pezzo segreto da poter smontare ancora, lo pulisce, sporca tutto per terra, ripulisce, sbatte i tappeti (lerci anche quelli che se trova lo schiavo agrario gli dà una bella spazzolata al fondoschiena, per fargli capire come va la vita..) va a cercare le lenzuola per gli slavi (o gli schiavi) moldavi (il Nick non esiste, ha detto la Padrona), carica la caldaia e porta le bottiglie vuote, riporta quelle piene, di vino, ecc.
Ma soprattutto passa l'aspirapolvere, rimaniamo su quello. Mettiamo a fuoco l'uomo che passa l'aspirapolvere.
Perchè. "Perchè gli piace", direte voi. Non è vero un cazzo.
Signori, avete davanti un uomo che NON GLI PIACE, neanche a morire, passare l'aspirapolvere. che piuttosto che passare l'aspirapolvere fa venire i russi che invadano l'Europa e scatenino la terza guerra mondiale, che non ha mai passato l'aspirapolvere in vita sua, anzi l'ultima volta era quando aveva otto anni, sotto le bastonate di sua madre che poi le ha fatto causa al tribunale delle nazioni e l'ha avuta vinta (passare l'aspirapolvere non è una necessità nazionale..) e da allora non l'ha più fatto, e soprattutto non nello spritz-auar (o nel tempo delle fragole, delle seghe o delle ciliege..). Cioè non "gli piace", e non è uso, a passare l'aspirapolvere.
"Perchè non sopporta lo sporco, e la casa disordinata" direte voi. Ed è la seconda possibilità.
dalle risate è caduta la volta del teatro.
Non dico altro.
Perchè una persona alle otto di sera prende l'aspirapolvere e si mette a spazzare (riordinare, piegare la biancheria.. ecc)? Perchè si sente in colpa?
Perchè si annoia, perchè è stato colpito sulla via di damasco dal demone della pulizia? Perchè non sa cosa fare? O meglio, perchè una persona fa queste cose che non farebbe neanche col rischio della condanna a morte, tanto SONO DISTANTI DA lui?
Perchè è schiavo.
Perchè la Padrona è uscita, trattandolo come uno schiavo. Perchè spera che si diverta, che faccia qualcosa di interessante, di piacevole. Perchè spera che in qualche misura "goda" (e non senta i discorsi di vecchie zitelle che parlano di Epson) e perchè lui non può che servirLA. Non deve che servirLa; non è che uno schiavo.
Ed è felice di passare l'aspirapolvere PER La Padrona. Ed è felice che Lei ci sia, che Lei sia uscita, e che l'abbia lasciato due minuti dopo essere rientrata, girandogli le spalle.
E lasciandolo con l'aspirapolvere.
Che lo ignori (che se ne freghi che passi l'aspirapolvere, o altro) e che VOGLIA solo avere la casa pulita, senza applaudire, felice, ogni volta che lava i piatti o pulisce il pavimento.
Che lo voglia schiavo.
Che lo voglia schiavo con l' "aspirapolvere mentre Lei va a bere gli spritz o chissà cosa, e nudo a quattro zampe a ricevere frustate quando ritorna.
o il contrario... a Sua discrezione.
Perchè E' PADRONA. E perchè uno schiavo passa le sere con l'aspirapolvere, o sotto la frusta, a discrezione della Padrona.
E lo schiavo passa l'aspirapolvere (non solo latex, ma anche spazzatura. Anzi: PRIMA la spazzatura. La Padrona Solo "Latex", e niente spazzatura. Ma "solo latex..." con chi vuole. E dove vuole.. questa è la seconda parte della figura.
Che la Padrona non "è fedele" allo schiavo, e lo schiavo.... non è fedele alla Padrona.
Perchè "la fedeltà è quasi una libera scelta. Una possibilità. Lo schiavo appartiene alla Padrona. Al Suo Piacere.
Alla Sua, anche crudeltà; al Suo Dominio, alle sue perversioni, al Suo potere. Assoluto, e che si fa.. si va facendo.. assoluto, col trattarlo come schiavo.
La Sua BELLEZZA è la sua paga. Il Suo PIACERE, il suo dovere (e la sua ricompensa.).
E non c'è altro, che IL PIACERE, e il DIRITTO AL PIACERE, della padrona.
Le punizioni, servono a farlo rigar dritto. E a darLe Piacere.
Per questo, prende l'aspirapolvere. non perchè ami il pulito. O gli elettrodomestici, ma perchè schiavo. Servo, domestico di una Padrona. Domina e sadica.
Queste tre cose, lo fanno schiavo. Lo fanno SUO.
E il Suo sorriso, di compiacimento e piacere.
La Sua Bellezza, di Padrona, lo ubriaca.
Per questo adora poterLe baciare i piedi. non perchè sia feticista (di questi), ma spesso perchè è l'unica cosa che osa guardare.
Toccarli, un gesto di grande condiscendenza; non dovuto.
Quando Lei non c'è, lo lascia, se ne esce, l'unica cosa che lui può fare è pulirLE la casa, se non è troppo stanco per non riuscire a farlo.
Ed è contento di farlo.
Usare l'aspirapolvere esprime la sua gratitudine per la Padrona, e il suo dovere.
Essere Suo schiavo.
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