Cioè devo capirla, e spero (attraverso l'addestramento) di impararla.
Cioè essere addestrato.. a fare ciò che vuole Madame.
A fare proprio, ed esattamente, ciò che vuole. Ciò che vuole LEI.
Difficile da capire.
Ho capito, (su questo e per questo) una cosa.
E cioè che devo proprio cambiare metodo.
Non ci son versi, e me ne rendo conto ogni giorno. Cioè ogni giorno ci sbatto contro: sbatto contro questa cosa.
E cioè devo cambiare, ma DEVO proprio, ciò che ho fatto per tutta la vita. Sennò non se ne viene fuori.
Altrimenti -ed è la prima volta che me ne rendo conto, la prima volta che vedo o penso questo in vita mia- così non funziona.
Cazzo l'ho fatta (forse funzionare, ma spesso no, ho fatto finta di non entrare nel merito, o di non vedere, ho spostato letteralmente montagne... creato mondi e universi, soluzioni, per risolvere le questioni, ho formato e forgiato stati, dimensioni)... e qui non funziona. Qui ci sbatto il muso contro un muro. Non posso essere schiavo di Madame e non cambiare sistema. Debbo girare la mia testa di 180 gradi, la mia mente per come funziona, il mio cranio. Devo (e dico DEVO, non "voglio" o è opportuno, e probabilmente devo esservi costretto, addestrato, "forzato a" ) cambiare sistema. Resettare tutto, e mettere dentro altre informazioni, altri dati. Altre priorità e doveri. Sistemi.
Essere schiavo di Madame. Essere schiavo di Madame (...parola per parola...)
Essere
schiavo.
di Madame, essere schiavo di Madame significa non fare di testa mia, mettere via la testa mia e fare ciò che vuole Lei.
Perchè la testa mia in questo caso/cosa non funziona (e probabilmente non ha funzionato neanche nelle altre, o con altre, solo che lì non lo vedevo. O lo accettavo, o lo facevo passare, accettare.
Ma qui non passa, Madame non lo accetta. Esige. Ed ha ragione, me ne rendo conto bene.).
Nel merito. Io ho sempre (e dicesi SEMPRE, ma scritto in grassetto), probabilmente da quando sono nato, e come metodo strutturale mio, fatto le cose all'ultimo momento. Dalla dichiarazione dei redditi alla contabilità a prendere il treno; sempre mezzo minuto prima. Dieci secondi, mezzo secondo.
E qui evidentemente non funziona.
Sicuramente spesso non funzionava anche prima, e perdevo il treno o imbucare la raccomandata, la busta, ma qui non funziona PROPRIO.
E farle all'ultimo non paga. Non posso essere schiavo all'ultimo minuto. Bisogna che mi rassegni, a fare le cose per prime. Prima. Al contrario (di ciò che faccio e ho sempre fatto) dell'ultimo secondo.
ora, è chiaro che se questa è struttura... resta struttura. per quanto io faccia o pensi o voglia, la struttura tende sempre a venire fuori. Quello è (o sarebbe) lo stile. E quindi è questione di... addestramento, come cavalli imbizzarriti o selvaggi al dressage. O solo strambi, selvatici, o viziati.
E' addestrare lo schiavo a non essere come sarebbe: farlo proprio. Avere (fare) uno schiavo che si comporti in modo diverso da come sarebbe la sua struttura (e tenderebbe sempre a rifarlo... anche dopo quarant'anni, perchè è proprio fatto così.) Trasformarlo, addestralo, forgiarlo. Ad essere lo schiavo della Padrona (e perfetto è se così non sarebbe: si vede la differenza, si pretende la differenza e la si ottiene. Per sè... perchè si è Padroni, Padrone. Si ottiene lo schiavo che serve, e che si vuole per sè. Come si vuole e si pretende, e non come è. Credo sia un piacere assoluto. Ma non è quello ad essere importante, per me. Io devo solo cambuiare testa.
Essere schiavo di Madame (non "lo" schiavo, che non è esclusivo. Madame può avere quanti schiavi vuole, s eli vuole. E' darsi troppa importanza.) è essere schiavo di Madame, non fare le cose che si vogliono, come si vogliono.
Spero... di imparare, con l'addestramento. A servirLa. Completamente. Ad essere schiavo di Lei. Al suo servizio.
Per il Suo piacere. Padronale. Per servirLa.
Per ora ho capito questa cosa: devo cambiare la testa. Il modo, l'approccio. Agli ORDINI di Madame. Completamente. Non sarà facile. Ma solo quella è la soluzione. La strada. La intravvedo.
Importante sarà farmela seguire. Presumibilmente con la frusta. Più che a zuccherini. Temo.
A me il ripetermelo 500 volte al giorno. Sempre. Essere schiavo di Madame.
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