Ieri sera, sono stato felicemente
generosamente frustato.
“Felicemente” E “generosamente” perché quando vengo generosamente frustato
questo lo sento utile alla mia educazione; quando le frustate sono più… del
previsto, e quando il Piacere (di Madame naturalmente...) oltrepassa la
punizione, ed alcune di queste (alcuni “torna giù”) mi appaiono come gratuite e
infondate, bene… allora aumenta la mia percezione di Madame più che come “Giusta Giustiziera…” come Padrona, come “ingiusta
e soddisfatta, o appagata” e come tale aumenta il mio timore, e la mia
attenzione.
E la mia necessaria
sottomissione.
Ed infatti poi ho passato la sera
sotto i piedi di Madame, che mi usava per tale bisogna mentre guardava un film
che mi sapeva essere orribile ed eterno.
A Lei non sapevo cosa fosse, nè lo
so.
E questo potrebbe essere un’umiliazione
(inoltre avevo freddo ed ero mezzo nudo, con il naso che mi colava dal
raffreddore, e mi saranno accaduti duecentocinquanta sbadigli sinceri, ma di
quelli che muovono ed inarcano tutto il corpo, con la piena indifferenza di Madame)
ma a me pare si trattasse… fosse più una lezione di sottomissione, ai piaceri o
alle intenzioni di Madame, in cui la mia opinione o condizione non contava
NULLA. A fronte del piacere di avere qualcosa sotto i piedi, proprio per tutta
la durata di un film noioso, e del piacere di avere uno schiavo sottomesso.
Ed infatti poi Madame, non paga,
si è fatta accompagnare a letto, io ovviamente in ginocchio a terra sul
pavimento ancora maggiormente freddo, con Madame che si è fatta baciare la
punta delle dita ed ha voluto verificare la sincerità del mio ringraziamento (l’assenza
penso di ogni traccia di avversione, di elementi di rammarico o rigidità,
modesti e mediocri tentativi di “rappresaglia” o segni di disappunto. Non ce n’erano.
Non ne avevo. Forse ero stato frustato a sufficienza, “con felice generosità”,
o forse c’era un’alterigia.. una Padronanza
che “felicemente” informava Madame, fin dalla mattina, e che aveva
realizzato questa condizione.
Alla fine Madame mi ha regalato
una chiosa, e si è trattato veramente di un regalo, farmi questo commento. (Alla
serata, alle punizioni.). “Questa è tutta la tua vita.
Frustate… e ringraziamenti.”
Ed è stato bellissimo, e vero.
Bellissimo perché era il vero:
rispondeva al vero, e perché detto da Lei.
In chiusura di una serata che era stata esattamente questo: punizioni… e schiavo di Madame.
In chiusura di una serata che era stata esattamente questo: punizioni… e schiavo di Madame.
La definizione corrispondeva e
definiva la realtà.
Onorato e felice che potesse
essere così.
di poter servire a Madame.
di poter servire a Madame.
E consapevole che era esattamente
così, essere schiavo di Madame. Punizioni ed umiliazioni, e dover ringraziare
di queste. Per queste.
Ringraziare per poter essere
schiavo di Madame.
Senza nessuna mollezza, senza
nessuna comprensione o… addolcimento.
LEI che vuole così. MI vuole (mi esige..), così.
LEI che vuole così. MI vuole (mi esige..), così.
Non altro modo che esserLe
schiavo, per poter “godere” DI LEI
Per poter stare accanto a Lei. Al Suo PIACERE. Servirlo, servirLA.-segue su ieri mattina- Altra sessione di frustate.
E sessione di frustate anche alla sera, con particolare attenzione ... all'attenzione!
RispondiEliminaDi non rispondere male, o sgarbatamente..!
Per quanti riguarda il film, sì su tutti fronti.
Sì, al bello di averti ai miei piedi,
sì, al fatto che sapessi che non lo sopportavi, quesl film
si al fatto che mi piacesse tenerti lì proprio anche perchè non stavi bene, avevi freddo, gocciolassi sbadigliassi e facessi dut aint (sic)
Sì, a me il film è piaciuto ma troppo lungo...
M.
Dut aì
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