venerdì 29 marzo 2013

Films






















Ieri sera, sono stato felicemente generosamente frustato. 
“Felicemente” E “generosamente” perché quando vengo generosamente frustato questo lo sento utile alla mia educazione; quando le frustate sono più… del previsto, e quando il Piacere (di Madame naturalmente...) oltrepassa la punizione, ed alcune di queste (alcuni “torna giù”) mi appaiono come gratuite e infondate, bene… allora aumenta la mia percezione di Madame più che come “Giusta Giustiziera…” come Padrona, come “ingiusta e soddisfatta, o appagata” e come tale aumenta il mio timore, e la mia attenzione.
E la mia necessaria sottomissione.

Ed infatti poi ho passato la sera sotto i piedi di Madame, che mi usava per tale bisogna mentre guardava un film che mi sapeva essere orribile ed eterno.
A Lei non sapevo cosa fosse, nè lo so.

E questo potrebbe essere un’umiliazione (inoltre avevo freddo ed ero mezzo nudo, con il naso che mi colava dal raffreddore, e mi saranno accaduti duecentocinquanta sbadigli sinceri, ma di quelli che muovono ed inarcano tutto il corpo, con la piena indifferenza di Madame) ma a me pare si trattasse… fosse più una lezione di sottomissione, ai piaceri o alle intenzioni di Madame, in cui la mia opinione o condizione non contava NULLA. A fronte del piacere di avere qualcosa sotto i piedi, proprio per tutta la durata di un film noioso, e del piacere di avere uno schiavo sottomesso.
Ed infatti poi Madame, non paga, si è fatta accompagnare a letto, io ovviamente in ginocchio a terra sul pavimento ancora maggiormente freddo, con Madame che si è fatta baciare la punta delle dita ed ha voluto verificare la sincerità del mio ringraziamento (l’assenza penso di ogni traccia di avversione, di elementi di rammarico o rigidità, modesti e mediocri tentativi di “rappresaglia” o segni di disappunto. Non ce n’erano. Non ne avevo. Forse ero stato frustato a sufficienza, “con felice generosità”, o forse c’era un’alterigia.. una Padronanza che “felicemente” informava Madame, fin dalla mattina, e che aveva realizzato questa condizione.
Alla fine Madame mi ha regalato una chiosa, e si è trattato veramente di un regalo, farmi questo commento. (Alla serata, alle punizioni.). “Questa è tutta la tua vita.
Frustate… e ringraziamenti.”
Ed è stato bellissimo, e vero.
Bellissimo perché era il vero: rispondeva al vero, e perché detto da Lei.
In chiusura di una serata che era stata esattamente questo: punizioni… e schiavo di Madame.
La definizione corrispondeva e definiva la realtà.
Onorato e felice che potesse essere così.
di poter servire a Madame.
E consapevole che era esattamente così, essere schiavo di Madame. Punizioni ed umiliazioni, e dover ringraziare di queste. Per queste.
Ringraziare per poter essere schiavo di Madame.

Senza nessuna mollezza, senza nessuna comprensione o… addolcimento.
LEI che vuole così. MI vuole (mi esige..), così.
Non altro modo che esserLe schiavo, per poter “godere” DI  LEI
Per poter stare accanto a Lei. Al Suo PIACERE. Servirlo, servirLA.



-segue su ieri mattina- Altra sessione di frustate.

2 commenti:

  1. E sessione di frustate anche alla sera, con particolare attenzione ... all'attenzione!
    Di non rispondere male, o sgarbatamente..!

    Per quanti riguarda il film, sì su tutti fronti.
    Sì, al bello di averti ai miei piedi,
    sì, al fatto che sapessi che non lo sopportavi, quesl film
    si al fatto che mi piacesse tenerti lì proprio anche perchè non stavi bene, avevi freddo, gocciolassi sbadigliassi e facessi dut aint (sic)
    Sì, a me il film è piaciuto ma troppo lungo...


    M.

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