giovedì 7 marzo 2013

Stasera



















Ti sono grato, Padrona, per Tutto quello che fai, che SEI, e quello che fai a me, se non per me.
Stasera, Ti sono grato per essere uscita... senza dirmi nulla.
In primo grado perché è bellissimo (mi mette nella condizione in cui io credo di essere perfettamente collocato, per TE.), in secondo luogo non sei tenuta a dirmi nulla, ecce ccc, ed è coerente e perfetto… quando è materialmente così. E’… “vero”, ciò che è. SEI… VERA, e quindi bellissima  e PADRONA.

Questo (non avermi detto nulla) di stasera, mi mette nella rara e felice, e responsabile condizione, di “decidere da me”.
Di “decidere” come DEVO decidere… da schiavo a TE.
E la cosa mi pare felice e semplice.
-Non mi hai detto di andare a dormire.
- Non mi hai detto di stare sveglio.
- Non mi hai detto di aspettarTi, o come, ecc.
Che io sappia, dovresti legarmi, prima che vada a letto. (E non mi sembra opportuno farti salire dove dormo, oltre tutto)
Sono stanco, e non .. “Ti devo aspettare”.
Potrei… buttarmi sul divano, ad aspettarTi. Ma non mi sembra il caso: fin lì ci arrivo.

Ora… penso che Ti aspetterò in cucina, se vorrai trovarmi, se rientri.
Né comodo né scomodo, né a letto né sveglio per forza.

Facendo seguito ai discorsi dell’altra sera… mi sembra bello, e doveroso… che Ti aspetti… nel luogo in cui può aspettare uno schiavo.

Sono lieto e Ti ringrazio, di non avermi dato indicazioni.
Intanto l’hai fatto consapevolmente, perché Ti faceva piacere. (E già di questo TI sono grato).
In secondo luogo, mi dai modo di comportarmi come uno schiavo DEVE fare nei confronti della Padrona.
In terzo luogo, ho un luogo dove stare consono alla mia posizione… né arrogante né invadente, o ostentato. A Casa TUA.

Mi sembra.. che non abbia controindicazioni, questa opzione. Che sia sufficientemente umile, e devota  a TE.
Sufficientemente servile (come.. DEV’essere).
Pronto ed accessibile, se vorrai svegliarmi (con un piede). Non ingombrante, se vorrai ignorarmi.
Libera di essere ciò che sei, e come vuoi.
Grazie. Sono lieto di aspettarTi in cucina, SE ritornerai.
O di aspettarTi comunque, TUO



7 marzo 2013, ore 11.35, Venezia









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