domenica 3 marzo 2013

Mi piace





devo anche dire... quello che mi piace.















mi piace avere una Padrona (anzi, essere di UNA PADRONA) altera, arrogante ed insoddisfatta (dello schiavo), con lui cinica. Esigente e senza accomodamenti, senza bonarietà alcuna; ma proprio esclusa di questa.

ma, al di là di questo in generale, sono contento che Lei mi controlli, e mi chieda ragione. "Amo" che la sera mi chieda (voglia essere informata di) tutto quello che ho fatto, non tanto -o non solo- con intento informativo (che le interessa fino ad un certo punto, credo..) ma.. per controllare, e soprattutto punire.
Amo aver paura, quando arriva o quando mi vede, o dopo quando vuole, delle domande che mi farà, e a cui non posso evitare di rispondere.

Amo essere nel timore quando sono davanti a Lei. Scopro di aver timore delle frustate, e però di amare questo timore... nei confronti della Padrona. Di desiderare di essere perennemente in questo timore, pensando a Lei (quando non c'è), e davanti a Lei, quando mi chiede le cose.
Per mettere a nudo le furbizie (o le mancanze, le trascuratezze, le scuse e le poche produzioni) dello schiavo.

Amo dover renderLe conto DI TUTTO, DOVERMI.. "denudare" davanti a Lei, ed esserLe... visibile, trasparente. 

Per ricevere le Sue lezioni; le Sue punizioni... le SUE ESIGENZE.
Amo dover scrivere (o descrivere, insomma rendere conto) di quello che ho fatto durante la giornata, o relazionarglielo, ed amo che Lei non sia affatto disponibile ad essere appagata o accomodante.Amo che mi frughi negli interstizi di tempo e delle applicazioni per mettere in luce dove non sia stato Suo schiavo con l'intensità che Le devo, ma piuttosto alla leggera, e di questo si prenda e mi costringa... a darLe soddisfazione.


Amo doverLe rendere conto di ogni minuto, e non avere sufficienti giustificazioni, spiegazioni; amo mi tenga lo sguardo ed il fiato sul collo, e che le Sue siano esigenze... da lupo affamato. Affamato dello schiavo.
Che non Le siano sufficienti le mie scuse, ma le faccia saltare.

Amo non poterLa evitare.
Amo dover sottoporre tutto al suo vaglio, alla Sua verifica, anche se poi, materialmente verifica il 5%. 

Ma che su quel cinque per cento sia spietata, ed anche incontentabile, e pretenda la stessa totale appartenenza, e devozione, sul rimanente 95%.
E che sottolinei, con mezzi padronali, quel cinque in modo che la sua influenza metta a posto l'altro 95. Perchè la verifica è a random, o a campione.
Amo che dove mette l'occhio... ne esca una Sua affermazione, una punizione o una ferita, e sapere di doverla temere.
Amo non fare di testa mia, ma dovere assumere la Sua lettura ed intenzione, come Padrona.
Amo che non mi dia nè spazio nè campo, ma mi tenga costantemente in un angolo, e che quest'angolo sia illuminato... dalla Sua volontà e dominazione.
Di tutto questo, più che amore, ne ho speranza e... bisogno.
Di essere tenuto... fermo dalla Sua mano. 

Di Sua proprietà e a Sua disposizione, come lo schiavo che sono.

 
Per adorare Lei e il Suo piacere, e servire entrambi. Solo.
Solo... come Suo schiavo.
Grazie, per tutto quello che ne deriva.
Non ultima, ogni umiliazione. Per la Signora e il Suo piacere.
Per servirLa e servirLi, come Padroni.
Ed amo, infine, che PER QUESTO, mi voglia a sè.
LO... spero. 

Come può sperare chi può sperare di essere schiavo, di una tal Signora.

Suo.

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