sabato 30 marzo 2013

oppure...






sugli "oppure"... in relazione ai modi consueti di fare o pensare (pensar..Si) alla colazione...

(i modi diversi.. di pensare ai gesti (e ai momenti) quotidiani, al loro "valore" possibile in una realtà di Bdsm, o di vita dissoluta e di piacere, dispiegata







 


Allo schiavo viene alla luce (o davanti, lavando i piatti), che le considerazioni (gli studi, le esperienze, i… piaceri ) di stamattina potrebbero essere visti per esempio come estesi al pranzo.
Guardati.
Ad esempio. Lo schiavo non mangia con la Padrona. La serve, lo prepara, cucina, prepara la tavola, porta in tavola le pietanze e versa sempre da bere, quando serve.
SERVE il pranzo alla Padrona, non -solo- come cameriere, ma come schiavo.
E’ a disposizione, a servizio, ma non con divide il cibo. Fa lo schiavo, ed onora il pranzo della Padrona.
In modi diversi, come decide Lei.
per conversare, seduto su uno sgabello più basso. Che ora non c’è. SE… l’essere in piedi mette fastidio o imbarazzo. Il davanti non c’è (c’è il muro), dietro non lo si vede.
Al posto dov’è ora, o nell’angolo a fianco della Padrona (è un esempio. Non sto a cercarne altri. Uno qualsiasi.). O in ginocchio, o a quattro zampe. O sotto il tavolo a baciarle i piedi. O quale che sia.
La Padrona ascolta il cibo e lui ascolta La Padrona.

la Padrona si serve (o si fa servire) quanto vuole, delle pietanze preparate.
Alla fine… decide quanto mangerà lo schiavo, e cosa.
Che mangerà DOPO.. che Lei se ne è andata.
Potrebeb dire allo schiavo di portare la terrina, il piatto (la ciotola, quello che vuole o ha stabilito che sia) degli avanzi.
vede cosa c’è della volta precedente (se c’è), e decide cosa metterci sopra, o dentro.
Il resto sarà usato in un pasto successivo da Lei, o dallo schiavo. (se c’è resto).
Se la pietanza può essere ripresentata in un altro momento.
Lo  schiavo riporta la ciotola (o quel che è) in cucina con i piatti sporchi, libera la tavola se glielo dice la Padrona, La serve o è a Sua disposizione fino al momento in cui esce, e poi (al tavolo o in cucina… o a terra –o in piedi-) mangia quello che La PADRONA gli ha destinato.
Mangiando da solo e in questo modo, non credo ci metta più di cinque minuti.
Cioè… (perché anche questo ha una certa importanza) “perde” tre, cinque minuti in più, inoltre, che se avesse pranzato per suo conto (cioè per conto suo), pur seduto al tavolo con la PADRONA.
COSì TUTTA la sua attenzione E’ PER LEI, PER IL Suo mangiare gustare il cibo.
Servendola, in modi diversi che riempirsi la bocca DAVANTi a LEI.
Ma come mangia uno schiavo, in maniera molto più umile e modesta.


Ecco… lavando i piatti. Immagini di possibili alternative. Al modo ordinario di mangiare. Ce ne saranno migliaia.
E’ che quello comune viene dato per scontato. Per… “normale”. Sembra che non ci siano altri mondi, luoghi, dove andare. Dove permanere. Da visitare.
Altre finestre da cui guardare fuori. L’immenso buco nero, misterioso, dell’Esistere; del vivere LE COSE.
Che sono tutte misteri, perché producono vita, pensieri… energie.
E questo è(può essere) sperimentare [praticare], … alchimia.








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