giovedì 28 marzo 2013

Ieri






Feedback. Su ieri mattina


Ieri la Padrona aveva ragione.
E poi me ne ha anche illustrato i motivi, gli argomenti.
Che erano logici e sensati, nonostante io preferissi vederla/vederli in altro modo, ed ignorarne la sensatezza.
Ricadessi in un mio vizio (e mia abilità).
Ma a mio avviso la questione principale (e disarmante) non è questa: cioè non è di ragione… tecnica, ma d’ubbidienza.
Cioè che lo schiavo, io… devo ubbidire, subito e  
 totalmente, al di là di ogni ragione: che la Padrona “abbia ragione o meno”. Devo ubbidire e basta. ADERIRE TOTALMENTE agli ordini o alle indicazioni della Padrona, in quanto ordini o intenzioni della Padrona. In questo, che abbia ragione o meno è Ininfluente.
Che poi abbia anche ragione è un fatto che dimostra la ragionevolezza del suo essere Padrona, la Sua maggior capacità e acume. (Intuitività, intelligenza ecc). Maggior equilibrio e stabilità, ponderazione ed ampiezza di vedute. ecc. Dimostra che è Padrona. Ragionevolmente.

Ma il problema principale è che non deve “dimostrare” niente, per essere Padrona.
A posteriori… questa è la dimostrazione di tutte le ragioni, della “ragione” che lo sia, che ha nell’esserlo.
E dell’errore, dell’inopportunità che lo schiavo faccia di testa sua. Le ragioni… “tecniche” per cui deve esserLe schiavo (o per cui è, ed è anche opportuno che Le sia schiavo. Doveroso).

Come dire conferma –magicamente, nel materiale- che è giusto che Lei sia Padrona e lui schiavo.
Il che ha del miracoloso (o del normale?). Che la realtà collimi con le tendenze, le intenzioni, i ruoli ...ed
i Piaceri… della Padrona. Che le rappresenti, che siano la stessa cosa.
Ma notato questo (di come la realtà Dimostri la ragionevolezza e la giustezza… dell’essere Padrona: la confermi. A dimostrazione ed insegnamento dello schiavo) vale quanto prima: la Padrona potrebbe avere completamente torto. Va ubbidita in quanto Padrona, e non in quanto ha ragione o torto.
Anzi, paradossalmente (e per dire) andrebbe ubbidita “di più” se avesse torto, in quanto sarebbe ubbidienza pura. E comunque invece va ubbidita AL DI LA’ delle ragioni o torto, ma in quanto Padrona e Dominante.

(Che poi abbia ragione meglio: dimostra… ecc, e si torna sul discorso di prima)

Ora, l’aspetto principale (mi sembra) è l’ubbidienza, l’aderenza.
(Che lo schiavo faccia cazzate, stupidate, mi pare il minimo, o nell’ordine delle cose. Altrimenti che schiavo sarebbe...?)
E l’ubbidienza… si diceva, non è voluta: è dovuta (altrimenti che Padrona, o che Bdsm, sarebbe…?).
E quindi ottenuta, realizzata attraverso mezzi coercitivi (pesantemente e non blandamente punitivi), attraverso l’imposizione. La DOMINAZINE. Attraverso il Bdsm, Solo.
Le dimostrazioni sono i fiorellini, con cui si inghirlanda il collare. Passeggiando a primavera sui prati.
E lo schiavo non può aver ragione, al di là delle ragioni. O dei punti di vista, legittimi o meno.
Non ci sono punti di vista che abbiano il minimo peso. Ci sono quelli dello schiavo, e quelli della Padrona.
I primi è meglio che vengano cancellati. De-pennati: Con la frusta. Senza cibo. Con le scosse, con gli aghi.
Per dire. Completamente, con Tutto. E che questo venga fatto Prima che la Padrona abbia ragione, prima “che debba.. avere ragione.”  Dopo, che questa pure ci sia è solo una piacevole dimostrazione.
Ma la questione è che il campo, lo schiavo va preparato, va spianato prima… di ogni motivo e ragione.
Per tutti i motivi e le ragioni, successive. Ma non uno ad uno… PER TUTTO. Per  IL PIACERE
PER IL SUO PIACERE.










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