venerdì 29 marzo 2013

Forse 22 marzo








Ieri sera, ho riconosciuto a Mia due diverse caratteristiche che ha e che indiscutibilmente Le appartengono. (La terza è talmente scontata da non essere -stata- nominata.)
Tanto che ho dovuto farlo ( il dirlo) spontaneamente, proprio per l'evidenza che da sola si manifestava, veniva alla luce.
Necessariamente; perchè non potevo evitarlo. Anche se in maniera spontanea, cioè non rispondendo a Sue domande ma perchè nel luogo, e nel discorso, queste cose necessitavano di essere dette.
E non sottointese. o date per scontate.
Ma dette. Esplicitamente dichiarate.

















Cioè di essere riconosciute.
A me, e da parte mia.
A Lei, e "pubblicamente" (per quanto ieri non ci fosse nessuno. Ma non potrei che riconoscerle, ammetterle... anche in pubblico, se lì mi venisse chiesto).

E sono due caratteristiche diverse, e distinte, che in Lei si uniscono, e sono entrambe (ognuna per suo conto) presenti.

Il fatto è degno di stupore, perchè non sono la stessa cosa, e perchè queste non sono necessarimente legate fra loro: anzi, si prentano di frequente in maniera autonoma e separate.


La prima caratteristica (di Mia, che io riconosco, LE riconosco palesemente)..
è la capacità, il diritto (la Sua legittimità) di farmi schiavo. Cioè di mettermi... e tenermi in schiavitù.

Per indiscutibili meriti e caratteristiche che Le appartengono, naturali (connaturate) e... coltivate, di stampo sadomaso.
Cioè la capacità e la caratteristica di essere Padrona. Di godere... sessualmente... di piaceri e di condizioni sadiche di potere; di possesso, di dolore e di sopraffazione che semplicemente La eccitano, la nutrono, e che Lei esprime e ricerca con piacere.
Che sa applicare in maniera continuativa e costante, stabile, ripetuta, in un continuum ininterrotto appunto di piacere, senza ripensamenti o interruzioni, incertezze, ma riconoscendolo (e praticandolo) come luogo in cui Lei gode, che desidera e di cui si compiace.

E quindi di conseguenza la Sua legittimità nel farmi schiavo.. in quanto Padrona naturale, sadica ed indiscutibile, per il piacere e il potere che ne ricava. Perchè è il Suo, è nella Sua natura.
Non è infatti un arbitrio (per quanto lo sia), ma è la pienezza e l'espressione del Suo Essere, come si dice.
Luogo del Suo PIACERE.
E può far piacere o meno... ma non può che essere (ed esserLe) riconosciuto. Mia è Padrona... come il sole sorge al mattino.
E' Padrona SADICA, come solo la purezza del Suo piacere può testimoniare, può.. "certificare".
E' padrona Sadica perchè lo può e lo vuole, perchè LE PIACE, e perchè NE E' CAPACE.
Cioè crea le condizioni, e le esprime e le mantiene, e le fa germogliare e fruttificare, per possedere una persona in schiavitù e godere della sua schiavitù.
Per educarla... alla schiavitù (alla schiavitù sessuale...) e per averla, cioè per avermi, come schiavo.

Cosa che non posso che riconoscere.. costantemente... e ogni giorno.
Ogni giorno di più oserei dire, in maniera più strutturata ed articolata, intrecciata. Fino a che per Suo merito e bravura... non diventa la forma... naturale, cosa che magari o anche indubbiamente era forse presente, ma solo in potenza...
Con Lei invece diventa in atto, cioè tangibile e reale (diciamo esclusiva) di una relazione e dimensione reale: schiavo.. e PADRONA,.
Senza tante circonvoluzioni, o ragionamenti.
Schiavo e Padrona in termini sadici e sessuali, e attraverso questi, e secondo (a partire) da questi, esteso a tutta la vita reale e materiale, su cui stende il proprio velo (o il proprio manto), in maniera caratterizzante. Cioè la vita plasmata, e informata, da una dimensione sado-maso... SESSUALE:
cioè la vita... sessualizzata..., o organizzata (vissuta) a partire da una connotazione Bdsm sessuale, che la erotizza e la spinge, la e si manifesta.
Il Piacere (sessuale) della Padrona, come Padrone (della vita) dello schiavo, a questo assoggettato.
Aggiogato, in schiavitù.
Per servirlo, e servire la Sua Padrona, con umiltà, con sofferenza, e con dolore, in quanto li riconosce
(il Suo Piacere e la Padrona), come titani (e tiranni...) come Padroni della propria vita.
A cui è (io sono) schiavo.
Li riconosco e... li desidero. E questo è merito esclusivo della Padrona.
Cioè, se è nella mia natura essere schiavo... Lei lo sa valorizzare ed esprimere, far tirar fuori, per realizzarlo e ottimizzarlo, per metterlo a fuoco e metterlo in azione, renderlo produttivo. PER Lei, PER IL SUO PIACERE.






E questo è il primo merito (o caratteristica) che Le riconosco.
Con i diritti che ne derivano.
E a cui non posso obiettare, nè farci niente.


La seconda caratteristica (che solo apparentemente è ovvia o altro aspetto della prima) è di essere DOMINANTE, cioè di imporsi per propria forza personale sui sottomessi. Per intenzione e determinazione; di modificarne i modi e le intenzioni (o le risposte, ecc).

Le due cose solo ad uno sguardo superficiale sono simili, o apparentate.
Farò degli esempi al contrario, senza perdermi in lunghe e sofistiche spiegazioni.
Gli switch, possono di sicuro essere Padroni, ma ho dei dubbi che possano essere reciprocamente dominanti (se non per accordo reciproco stabilito prima. Ma se la cosa è concordata, la dominazione è solo un ruolo reciprocamente stabilito, un "accordo"... e non una dominazione vera e propria, o reale. Cioè un po' un gioco).
Oppure, in certe sessioni/situazioni puramente sadomaso, dove non vi è (nè è necessaria) dominazione vera e propria, per accordo reciproco e consenso.

Algofilia attiva ( detta anche "sadismo") e algofilia passiva (o algolagnia, chiamata genericamente "masochismo). Pieni comportamenti e pratiche sadici/che (e il termine corrente per il top è master, mistress... Padrone), senza che vi sia nessuna sostanziale dominazione.
Ma zero, con sadismo completo.

Ecco, Mia è anche completamente Dominante... nel suo senso pieno del termine: Dominatrice... Domina.  Ama (ed è capace) sottomettere, possedere, prendere al proprio servizio, modificare gli schiavi per renderli aderenti a come li vuole, addestrarli (al suo Piacere, ed alle Sue Esigenze), usarli completamente, farli ed averli schiavi.
Cosa che a un "Padrone" puramente S/M interessa fino ad un certo punto, o poco.
Modalità che si rappresenta (o realizza) perfettamente o al meglio in un 24/7, dimensione che a molti Padroni o praticanti BDSM non interessa PER NULLA, perchè... per mille perchè (che ne so, forse troppo impegnativa... e coinvolgente. Forse perchè crea spazio e dimensione per una Dominazione VERA, spietata, reale. In cui non si gioca ma si vive la propria vita).

Ecco, Mia è anche Dominante.
cioè è Padrona... Sadica, Donna libera e sessualmente incisiva ed intensa, e Dominante nelle relazioni di potere (di ambito bdsm): ESTREMAMENTE... Dominante. Radicalmente dominante. Sugli schiavi che ha, e che vuole avere. Di cui gode.

Da cui si fa servire, e su cui applica caratteristiche sadiche... con vero e profondo PIACERE.
Con eccitazione e desideri (e ragioni) di orgasmi.

In questo è Donna pienamente sessuata, dai desideri pieni e dissoluti, lussuriosi.
E moralismi e divieti nessuno.

Scusate se vi sembra poco (come diceva Totò), e se.. ho sentito il bisogno di dirlo.
Di riconoscerlo, di dichiararlo, come caratteristica della realtà e della situazione in cui sono immerso

Se è LA REALTA', della Padrona a cui appartengo.






 






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