Stamattina lo schiavo si è svegliato alle quattro e venti per preparare la colazione di Madame, perchè la stessa aveva deciso di muoversi ad ore antelucane, accompagnata dallo schiavo medesimo.
Il quale (nella veste di schiavo cuoco, schiavo governant,e e schiavo-schiavo) era andato a dormire all'una e mezza per: sbacellare e mettere in congelatore i piselli, per l'inverno. Idem con i zucchini dell'orto -portati dallo schiavo Agrario-, fare a porzioni e surgelare ventricina e testina, per non annoiare Madame ripetendo lo stesso menù; preparare gli scarti per il compost, scongelare il pane per la colazione della mattina ed infine... postare il/i post quotidiani, per il diletto di Madame.
Alle quattro e mezza non vedeva nè lucciole nè lanterne, ma solo pianeti vaganti.
Ma Madame lo portava in "gita", appena dopo l'alba.
Incamminatisi di buon passo (lo schiavo ovviamente dietro, Madame che faceva, e stabiliva la strada), appena arrivata in Campo ai Frari sopra ai tetti svettava, come primo incontro, la luna ancor quasi piena.
Spettacolo magnifico.
La prima presenza a dominare il cielo, nell'indistinto colore del mattino.
Un saluto, una presenza un'affermazione: la Luna/Selene, Artemide, Diana... cacciatrice.
Un cielo dominato da Dee Femmine questa mattina.
E qui ci fermiamo un poco, nella nostra crassa ignoranza: perchè ci sono cose che ci legano, che risuonano e si intrecciano, curiosamente... si agganciano o si specchiano, negli ultimi mesi. Nonostante siamo e rimaniamo ignoranti. Curiosi lampi di luce, lame di luce che attraversano la notte, e sembrano giocare a rimpiattino, per allusioni e ripetizioni, in una strada cihe non conosciamo. Ma che a volte avvertiamo. Quando una voce possente (o anche sussurrante) bussa alla porta del nostro cranio e dice: "Toc toc. Ma...
esel qualchidun chi denti?"
E noi ce ne avvertiamo dopo, al terzo o trentaquattresimo bussare. Quando tutti se ne sono già andati. Ma almeno... sappiamo che ci son stati.
Efeso, fino alle piogge di gennaio, non sapevo neanche che esisteva.
Cioè, lo avevo sinceramente dimenticato.
E prima, non ci avevo badato.
Però andai a Efeso con Madame, chi lo sa perchè.
Magari pensavo per comprarvi zafferano, avendo sbagliato la strada per le malghe che credevo. Ma chi disse che ci sono malghe nella magna grecia? Ma, a volte arrivano suggerimenti o indicazioni, fatti ed agganci, simboli e segnali, assolutamente incompresi, o mal interpretati. Non colti, sfiorati. E poi si scopre un sentore o un'allusione... non si sa di cosa, o perchè. Non si decodifica nulla per fortuna. Si va a fiuto. con il naso tappato.
Torniamo a stamattina, ad Artemide: Donna forte, e grande Dea, alla luna.
Che, non chiamata o invocata, evocata, disse alla Signora e a me Buongiorno, sopra le tegole dei Frari.
C'è da divertirsi, qui.
...Artemide (in greco Ἄρτεμις, Ἀρτέμιδος), nelle religioni dell'antica Grecia è figlia di Zeus e Leto (per i Romani Latona) e sorella gemella di Apollo. Fu una tra le più venerate divinità dell'Olimpo.
Nella Ionia la "Signora di Efeso", una dea che viene identificata con Artemide, era oggetto di uno dei culti più importanti: Il Tempio di Artemide a Efeso, una delle sette meraviglie del mondo, fu probabilmente il più conosciuto centro dedicato al suo culto all'infuori di Delo.
Negli Atti degli apostoli i fabbri efesini , quando sentono la loro fede minacciata dalla predicazione di San Paolo si levano a difenderla con fervore gridando: "Grande è Artemide degli efesini!!".
Le fanciulle ateniesi di età compresa tra i cinque e dieci anni venivano mandate al santuario di Artemide a Braurone per servire la dea per un anno.
La Signora di Efeso
Il Tempio di Artemide a Efeso era considerato una delle Sette meraviglie del mondo. In questa regione era adorata soprattutto come dea della fertilità, una figura simile alla dea Frigia Cibele. Mentre le statue greche la ritraggono come una giovane con arco e frecce, le statue provenienti da questa zona la mostrano con il busto coperto di protuberanze rotondeggianti che sono state interpretate sia come seni che come testicoli di toro.
La Signora di Efeso, che I greci identificano con
Artemide - Museo archeologico di Efeso.
Un disegno del tempio di Artemide a Efeso secondo la ricostruzione di Martin Heemskerck |
Spigolature ora su Artemide, incontro del mattino.
Atteone
Un giorno Artemide stava facendo il bagno nuda in una valle sul monte Citerone quando arrivò il principe tebano Atteone, che stava andando a caccia. Si fermò a guardarla e ne fu talmente incantato che, senza accorgersene, calpestò un ramo e per il rumore Artemide si accorse di lui. Secondo una versione della storia, Atteone si era vantato che la dea si fosse a lui mostrata nuda e per questo la dea lo trasformò in cervo, facendolo divorare dai suoi cani per vendetta.
Adone
Secondo alcune leggende Adone era uno degli amanti di Afrodite, così Artemide lo uccise per rendere la pariglia ad Afrodite per la morte di Ippolito, uno dei suoi favoriti.
Orione
Omero racconta che la ninfa Calipso, lamentando che gli dei sono invidioosi quando una dea è innamorata di un mortale, narra dell'uccisione di Orione, compagno della dea dell'aurora Eos, da parte della dea Artemide.
Apollodoro racconta invece che Orione fu ucciso dalla dea Artemide mandandogli contro uno scorpione perché il cacciatore aveva tentato di insidiare le Pleiadi
Chione
Artemide uccise Chione per punirla del suo orgoglio e della sua vanità.
Ifigenia in Tauride
Artemide volle punire Agamennone per aver ucciso un cervo sacro oppure, secondo un'altra versione, per essersi vantato di essere un cacciatore migliore di lei. Quando la flotta greca si stava preparando per salpare verso Troia per portare la guerra, Artemide fece sparire il vento. L'indovino Tiresia disse ad Agamennone che l'unico modo per placare la dea era sacrificare sua figlia Ifigenia. Quando il re era sul punto di farlo, Artemide la portò via dall'altare e la sostituì con un cervo. La fanciulla fu trasportata in Crimea e nominata sacerdotessa del tempio della dea a Tauride, nel quale gli stranieri le venivano offerti come sacrifici umani. In seguito suo fratello Oreste la riportò in Grecia dove, in Laconia, istituì il culto di Artemide Tauridea. Secondo le cronache spartane il legislatore Licurgo sostituì l'usanza del sacrificio umano con la flagellazione...
Agrio e Orico
La leggenda di Agrio e Orico narra che la dea Afrodite ordinò ad una giovane fanciulla di innamorarsi, ma ella, per salvarsi, chiese aiuto alla dea Artemide. La dea la protesse, facendola diventare una Cacciatrice. Ma Afrodite si vendicò di Artemide: fece innamorare la fanciulla di un orso, con il quale ella ebbe dei rapporti sessuali. La dea Artemide rimase disgustata del fatto che la ragazza avesse perso la verginità. La abbandonò, ed ella partorì i due gemelli, che hanno sembianze per metà umana e per metà di orso.
Insomma, c'è da sguazzare fra sogno e mito, con e su questa Dea... forte e dura, assassina .
Un po' FemDom nella sostanza.
Pare che Artemide sia stata rappresentata come sostenitrice della causa troiana sia perché il fratello Apollo era il protettore della città sia perché essa stessa nell'antichità era molto venerata nelle zone ... dell'Anatolia occidentale.Mitopsicologia
L'esegesi psicologica del mito di Artemide descrive un archetipo femminile caratterizzato da un forte spirito d'indipendenza dall'uomo e da una forte solidarietà col mondo delle donne.
È un femminile caratteristico dell'età moderna, dalle letterate e artiste del primo Novecento all'esperienza femminista e oltre.
(Spulciando Wiki).
Ma... La Padrona dove stava portando lo schiavo?
Come tutti sapranno o avranno immaginato.. ad assistere allo spettacolo di Venere che "sorpassava" (superava, passava davanti ) al Sole... evento unico in questo secolo, oggi.
Poi per centocinque o centovent'anni non accade più. E non comunque in questo secolo.
Ora, trascurando di entrare in trasparenti e facili letture e deduzioni, che accadono da sole, in cui Venere ecc, femminile, scavalca l'astro ... maschile, e le forti connotazioni simboliche... o le associazioni dirette, notiamo e sottolineiamo che La padrona ha portato loo schiavo, stamani, a VEDERE VENERE che scavalca, sorpassa, si pone davanti "al Sole".
L'evento poi, come molte delle cose divine, è stato "velato", agli occhi materiali, ma non vi è dubbio che sia accaduto ( vi sono... le fotografie:).
Ed è significativo che Padrona e schiavo (o meglio, la Padrona con lo schiavo) vi si siano recati.
Vi abbiano assistito. Precisamente, volontariamente, intenzionalmente.
Gli abbiano forse reso omaggio, lo abbiano... testimoniato. Cioè siano stati testimoni presenti; appositamente andati.
Anche... se magari non erano consapevoli di questo taglio, di questa lettura, di questa luce.
Le nubi hanno protetto l'evento. Hanno lasciato una fessura per identificare l'evento, l'ora.. il minuto.. il secondo, del passaggio dell'astro. Il luogo.. il punto: le coordinate. Il sole c'era, lo si è visto (intravisto), mentre VENERE LO Scavalcava. Pudicizia? Ritrosia.. vergogna..? Non ci interessa questo. E non facciamo i conti in tasca agli dei: ci limitiamo ai fatti.
La fessura consentita dalle nubi, era come una vagina. Poi, l'hanno chiusa.
Come chiudere la porta della "camera da letto", mentre si consumava l'atto.
Il fatto.
Dove... la Padrona ha condotto lo schiavo? (perchè era il punto migliore, e pERchè Lei aveva deciso d'andarci.) Alla... Punta della DOGANA. Ora, tanto per giocare con le parole, e con i nomi, con i simboli e con i fatti... cos'era la punta della Dogana?
Una volta, era dove... si "pagava Dazio ".
Mi sembra che la lezione ci sia stata tutta, e ci siano stati i fatti.
Compresa la sveglia alle quattro della mattina, Efeso Artemide e la Luna, la Punta della Dogana.
Padrona e schiavo hanno fatto questo, oggi. Ovvero questo è stato. E loro, senza saperlo senza volerlo... ci sono stati. Erano lì. Per questo.
Mentre il Sole transitava nella fessura... la Padrona.. guardandolo... si faceva BACIARE LA MANO.
Cioè il Sole vedeva la Padrona, attraverso la fessura, che si faceva baciare la mano dallo schiavo, mentre a lui toccava di venir sorpassato da Venere.
E scusate se vi sembra poco.
A meno che rifiutiate di credere (di vedere..) che il Sole guardasse la Padrona (o vedesse la Padrona), tanto quanto Lei guardasse al Sole.
Alle cinque di mattina.
Facendosi baciare la mano. Da Padrona, dal Suo schiavo.
Ed è andata lì per farsi vedere, per farlo vedere. Lo sapesse o no.
Forse il sole ha baciato la Dea Venere stamane, quando Lei gli è passata innanzi (come una diva), più veloce, e ha steso la mano.
L'ultima cosa (e non mi par poco ed abbastanza per oggi. E forse per il prossimo secolo):
io oggi ero lì. davanti al "sole" "superato" e davanti al mondo (rappresentato lì da quattro poveri mentecatti). Ed ero lì in quanto (e come) schiavo. Della Padrona.
Altrimenti -non fosse stato così-, quasi sicuramente non ci sarei stato. Anzi sicuramente non ci sarei stato.
Adesso... una (come si dice..) "chicca.., in chiusura.
Su stamane, l'alba, e l'alba dell'anno.
La Luna/Selene. Non prevista, e non calcolata. Non necessaria allo spettacolo, sopra la chiesa dei Frari. (La Luna... è femminile, se non ci aveste fatto caso. IL... Femminile si potrebbe dire, senza tanto sbagliare. Con VENERE... (e scusate se vi sembra poco) dall'altra parte. Di cui qui non parliamo. Mi sembra inutile e sprecato mettere quattro parole su Venere-femminile.
Selene.
sempre wiki eh, che non andiamo in cerca di cose strane, di collegamenti o letture funamboliche. Siamo praticamente sull'ovvio..
Nelle religioni dell'Antica Grecia Selene (in greco Σελήνη, "luna"; etimo: "la risplendente"[1]) è la dea della Luna, figlia di Iperione e Teia, sorella di Elio (il Sole) ed Eos (l'Aurora).
Il principale mito che la riguarda è quello dell'amore per Endimione, re dell'Elide. Selene si innamorò del bellissimo giovane. Secondo i greci poi, codesto fu condannato da Zeus ad un sonno di 30 anni che doveva scontare in una grotta del monte Latmo, in Asia Minore la sua innamorata dispiaciuta per il castigo inflittogli, ogni notte lo andava a trovare mentre dormiva.
Selene, Pergamonmuseum, Berlino
Invece secondo il mito romano Selene pur di poterlo andare a trovare ogni notte, gli diede un sonno eterno e dalla relazione nacquero cinquanta figlie.
Nella mitologia romana fu associata a Luna; il tempio della Luna si trovava a Roma sull'Aventino.
Ora... vi dice qualcosa il Monte Latmo?
E'... un monte conosciuto come da tutti come ovvio, come l'Everest o il Monte Bianco?
O ci sono eventi misteriosi sotto questo cielo? Improbabili e strani, rari?
Chi cazzo se l'è inculato il monte Latmo fino a gennaio?
E Endimione, non avevano un altro monte del cazzo su cui mandarlo?
E' ancora lì?
Su quei sassi, in quelle grotte?
Cosa ci parlano questi giochi di risonanze, di richiami? Quanto allodole siamo... (Latona, madre di Artemide, ad un certo punto si era trasformata in quaglia) quanto quaglie?
Come finiamo... a far da testimoni, ad eventi cosmici, planetari, che ci giocano assonanze... Che cosa succede, cosa ci indirizzano? Potenti... richiami.
Contento di essere stato oggi, schiavo, condotto dalla Padrona al sorpasso di Venere sul Sole.
Ah, naturalmente il simbolo di Venere.. è questo.
E naturalmente... i coglioni di Toro di cui Afrodite si adorna, Padrona, o vincitrice, richiamano la costellazione del Toro... nello zodiaco.
Simpatiche eh, queste "scoperte".
Efeso, i sa morti cani. Il muezzin là, finto mite.
Sapevano tutto quelli lì, duemila o cinquemila anni fa.
Sapevano tutto prima di impostare il sistema solare. Che Venere avrebbe sorpassato il sole oggi, alla punta della dogana.
vai a discutere tu, con gli dei, e i pianeti. "ma io... sì.. però...
PENSAVO... "
e questi ti sparano un aurora boreale, dentro la tenda, nel deserto di Gobi. Così, tanto per dire. Uno schiocco di dita, così, come saluto.
"Esel qualchidun chi denti?"
nel mio cervello.. non c'è più neanche un neurone.
Non capisco un cazzo.
Ho la chiara sensazione.. di non capire l'evidenza. Tanto che qualcuno deve prendersi la briga di fare uno schiocco di dita, organizzare un'eclissi alle quattro di mattina.. (con i costi di un'eclissi alle quattro di mattina, per l'organizzazione..).. per attrar... l'attenzione.
E si pensa che siano cose banali. Latmo, il monte Endione, le Pleiadi e Palinuro.
neanche fossero benetton, o la sisley-magliette.
Corro a lavare i piatti, che non mi venga fuori Nettuno. Qua sembra che il cosmo-universo si sia messo in moto. Non chiedevo tanto... per così poco.
Ascolto, intimidito.
Prego, Venere... passi avanti.
Artemide/Diana... ...è già andata avanti da sola.
Prima.
E' andata a caccia, all'alba di stamani.
Di cinghiali. O di tori a cui strappare i coglioni.
Se non lavano bene i piatti forse.
hanno sostituito i sacrifici umani con la flagellazione . A Sparta. Tremilanni fa.
E noi pensiamo di inventare qualcosa di nuovo. Di navigare nel vuoto.
Chiedete a Venere se naviga nel vuoto, o se segue una direzione. la Sua direzione.
Non si scherza qui, diceva qualcuno
Un'inchino alla Signora.
Dimentichi, o schiocco, che a Efeso ho voluto andarci io, per cavarmi via dalle palle degli occhi la ciclica verticale Didim-Soke... E c'era chi non voleva starci, neanche mezzo secondo. Diceva "bof!" e guidava.
RispondiEliminaE chi alla fine c'è stato per voler mio traendone parecchio beneficio?
Tra cui tonnellate di spezie, spilloni da kebap, coltelli a serramanico pei cugini e quintali di salsiccette?
E la casa della Madonna?
Tutte cose da tenersi in considerazione...
e "l'inchino", boiatamarti, è maschile, e non ci va l'accento!!
RispondiElimina:)
Un po' di serietà!!
M.