giovedì 7 giugno 2012


Uno, chiedo scusa per ieri.
Due, chiedo scusa per ieri.
Tre, chiedo scusa per ieri.

E ancora
, ancora chiedo SCUSA PER IERI.
E non... perchè venga -o possa venire- scusato.
E non ...perchè questo schiavo abbia tanto spazio... d'indipendenza personale (tanta personalità, tanto spazio per l'individualità) per potersi permettere di chiedere scusa, di porgere le proprie scuse... alla Padrona.

Ma solo per dire: mi dispiace; sono molto dispiaciuto.
E, tanto per essere cortesi (cortesi nel modo,  nell'intenzione), e per essere puntuali, togliamo questa "parità", o presenza, affermazione d'individualità personale.
(Non siamo "soggetti paritari...": non abbiamo, siamo, usiamo ugualmente lo stesso soggetto: siamo
"PADRONA, e  schiavo".)

Questo schiavo è fermamente dispiaciuto di quanto è accaduto ieri sera.









E vorrebbe esprimere questo dispiacere.
Seriamente, vorrebbe intervenire su questo: vorrebbe intevenire seriamente su questo.

Darsi, donarsi alla Padrona, anche se quello che lui può dare vale poco. Quello che vale, che ha valore, è quello che si prende, la Signora.
RingraziarLa, per tutto ieri sera... per il SUO "prenderlo" nel letto, per farlo "Suo ".
E per fuori dal letto, sul pavimento, e sul divano.
Per l'indulgenza, di volersi lo schiavo. E per l'indulgenza nell'atteggiamento che ha asssunto dopo.

Questo schiavo è mortificato, di quanto ha fatto e di quanto dopo è accaduto.

L'ha guardato. Si E' guardato, e vorrebbe consegnare questo sguardo, nudo, alla Signora.
Nudo sia lo sguardo che lui: esposto, offerto.. assegnato.

Offrirlo, come offre sè stesso, per essere.. SUO.   DI LEI, appartenerLe.
Come una SIGNORA, UnA PADRONA,  può  avere uno schiavo.
Possedere uno schiavo.

E partire da questo, dal Suo essere SIGNORA e PADRONA ... per fare qualsiasi cosa. Decidere/deciderSi... ogni altra persona. A ( con) ogni altra persona, situazione o cosa.

Finchè vorrà continuare ad essere padrona, e possedere uno schiavo.
Poi farà lo stesso... ma senza essere Padrona, e senza avere uno schiavo. Quello, o un altro.
Ma fintanto... "questo" schiavo Le appartiene, in quanto tale .
E l'adora, precisamente in quanto Lei, e PADRONA. In quanto LEI-PADRONA .
E non desidera altro, che essere trattato da schiavo.
Per il Suo piacere, la sua eccitazione, eccitabilità, la Sua violenta.... attraenza sessuale: seduzione sessuale, sensuale... da Padrona. Percepita anche dai più lontani spazzini. Dai coleotteri, agli uomini.
Che poi questo si trasformi (o raggiunga) il PIACERE... dipende da Lei.
Non dalla devozione dello schiavo.




Ma per quanto riguarda questa... (e l'appartenenza, e l'essere.. schiavo) c'è stato ieri sera, per quanto poco valga, alla Padrona.
Come tutte le cose "molto", per lo schiavo. Per esserLE schiavo.

Non tanto per il momento "del tappeto", del "letto", del SUO Piacere e del trattare lo schiavo da schiavo... quelli sono tutti momenti assoluti, istanti in cui lo schiavo è propriamente schiavo, e la Padrona SESSUALMENTE PADRONA, con tutto il Piacere che ne viene, ed il poco dolore.
Trattandosi di una storia di una storia Bdsm, o meglio S/M, per quanto poco possa voler dire.

Sul film, o sulla Dominazione, che del Bondage (eventuale) qui o adesso non ne parliamo. Come diceva la Padrona: "Un acronimo... non ci costringe a nessuna cosa. Il Fdsm potrebbe essere, forse solo in questo momento, una sigla migliore. (dopo l'arrivo del pacco, e di qualche metro o chilometro di corde o cordini, magari ne riparleremo. O di un bondager incontrato un giorno in fondamenta.)
L' F come Fetish diceva, ma anche come FemDom...Sadomaso. Come F/m  Femmina/e (Femminile) maiuscolo,  Dominazione e sadismo. Il masochismo lo trascuriamo, è sottomesso e non è significativo, importante e diventa  maschio (o maschile) sottomesso e minuscolo. 
FEMMINA DOMINANTE / sottomesso maschio, ulteriormente.
Ma abbandoniamo i giochi di sigle.
Apprezzando il lato Fetish.. della Padrona. Come ogni altra iniziale che Le compete.


Le spiegazioni di ieri sera sono "Scuse.." anche, oltre ad essere tutte cose vere.
Puntualmente, precisamente vere.
Ne ho trascurata una, che serve come esempio, o indicatore.
...Dopo ottocento baci (più o meno... ma il numero potrebbe non essere impreciso) dati su una calza, si ha l'impressione che le labbra vengano via via abrase, dalla fibra. Ovvio che non ci si accorge dopo cinquanta baci, ma dopo 800... dati per lo più nello spazio di mezz'ora, tre quarti d'ora, non in.. due mesi... diventa una consistenza reale.
Che sembra non debba mai finire.
-e questa non è un'invenzione, o un'idea.-
Ma... (ed è un ma grande come una casa)... questo è un problema per lo schiavo, dello schiavo, in cui non centra (non deve centrare ) NULLA LA PADRONA. Sennò diventa una scusa.

Lo schiavo può chiedere attenzione (oppure può andare avanti tutta la sera, e farlo successivamente. Tanto non muore. E neppure gli viene il labbro leporino... per così poco. Si compri del burro cacao, a posteriori. Non rompa i coglioni.). Oppure... (meglio) trovi una soluzioni. Diminuisca la frequenza, o aumenti la delicatezza dei baci. Non strofini le labbra (anche se serve a poco... è proprio la pressione delle labbra, propriamente il dare il bacio, sulla calza. In maniera che venga sentito, da una persona distratta che guarda un film, non distesa ad occhi chiusi e concentrata solo su questo)... si inventi qualcosa. Testi i vari tentativi, non come una macchina da test, ma passando delicatamente da un modo all'altro. ed ascoltando le reazioni della Padrona. (Se.. ci sono).
Al di là di questo (e di infinite ipotesi o soluzioni..) questo NON può diventare motivo di ribellione, anche se inconsapevole o non deliberata.

Lui DEVE tenere in mente, avere nel bruciore delle frustate si potrebbe dire (ma questo attiene alla generosità, e puntualità, radicalità diciamo e "concentrazione" della Padrona. o a una Sua trascuratezza o letargia, ad una fideistica svagatezza o a pigrizia giovanile, primaverile. Chi più ne ha più ne metta, sulle possibili caratteristiche del metodo -e dell'intensità- educativa-propedeutica della Padrona: Lo schiavo non la può impugnare, pretendere. per quanto la Padrona la possa scontare.)
... che la cosa IMPORTANTE, il FULCRO della situazione, è che lui è schiavo e la Padrona è PADRONA. E che TUTTO IL RESTO... discende e serve, è obbligato a questo registro, verità e condizione assoluta e fondamentale. labbra o non labbra, mezz'ora o trequartid'ora, 800 baci e due film, mille baci ed un cortometraggio... tutto questo E' INDIFFERENTE (dev'essere indifferente, INSIGNIFICANTE) per lo schiavo, legato SOLO al fatto CHE STA SERVENDO LA DI LUI PADRONA. MUNITA DI FRUSTA (SE VOGLIAMO, certo che se la sente... nella carne o sulle chiappe se la ricorda di più, come il piacere della Padrona. Se sono costanti, entrambi... per lo stupido schiavo è più facile da ricordare, costantemente, di essere prima schiavo e dopo, molto dopo, tutto il resto.).
La frusta lo aiuta a servire. Non a volere. Che il "voler" servire combina disastri. A differenza del "DOVER" servire, che è l'unica pratica che dà qualche BUON risultato. Oltre che Piacere, alla Padrona.

Ieri sera... al di là delle "scuse"... (tutti motivi veri. La stanchezza, la trama del nylon [forse quella del film..] la posizione presso-prona, dopo cena, e mille altre stupidate..) si è trattato di una ribellione.
"Reattanza", come insegnava la Padrona.
E lo schiavo ne è mortificato.
In sostanza, per mille comprensibili ragioni, e per giustificati motivi "esterni" e che fortunosamente collimavano, si è trattato di una "resistenza" forse, più che di una ribellione. Che lo schiavo riconosce, cioè vede un po' distante, e che confessa "a posteriori".
E questa resistenza-ribellione è... ai voleri della Padrona.
(Ed ai PIACERI della Padrona. Che in quel momento però non vengono ricordati, notati. Lo schiavo pensa "Io." Io sono scontento, io non sono d'accordo, A ME cascano le labbra.. IO mi infastidisco.
E non "ALLA PADRONA PIACE QUESTO -senza arrivare magari al precisamente, e risolutivamente, "alla Padrona piace ANCHE questo... che io mi infastidisco, che non ne ho voglia, che sono stanco. Che rutto e mi rimane la cena sullo stomaco... anzi piace che.. CHE A LEI PIACCIA, anche questo, E' PIU' IMPORTANTE. Di questo stesso"
E ad ogni passaggio-pensiero-percezione l'Io diventa più importante. Non importa se lo sfregamento delle labbra (la posizione inginocchiata ecc) non sia cambiato di un millimetro: è importante che l'Io l'ha rilevata, come poco piacevole per lui, e non è successo niente. Non è stato ascoltato, non è stato attivato un meccanismo di risposta-soddisfacimento delle sue istanze. Che non vengono integrate, ma rimangono invece trascurate. L'Io.. dello schiavo figuriamoci, diventa il TIRANNO, e lo domina invece di dominrlo la Padrona. Rendiamoci conto che da questo non ne esce nessun piacere, per NESSUNO dei due... ma questo non ha nessuna importanza. L'importante è opporsi, ed opporre al piacere, alla Bellezza della PADRONA, al Suo  vivere il Bdsm, alla situazione che ne discende ed alla fortuna di esserLe vicino, di servire... una così bella Donna... la Sua Sensualità, Il Suo Afrore, Il Suo Piacere, il godere della situazione di dominazione che vuole... il fatto che lo schiavo non è chiamato a vedere il FILM, le sue situazioni scabrose. 
Il Film... diventa più importante della Padrona.
Non è vero: è lo schiavo, L'IO dello schiavo.. che diventa più importante della Padrona: cosa pessima e perniciosa.
cioè.. semplicemente la situazione che Lui vuole. E questo è più importante della stessa situazione.

perchè poi, durante la notte, si scoprono gli altarini.
Che consegno alla Padrona.






Cioè... che cosè che chiude, come in un collare di ferro la questione?
E' che ieri sera lo conosciamo, più o meno.
Leggiamo che.. la Padrona faccia lavare i piatti (compito solo doveroso, e civile..) è già vissuto con disappunto... quasi una seccatura.
(Questo non è riprovevole, se l'uomo è stanco è ha dormito tre ore -e questi sono solo cazzi suoi, poteva andare a dormire prima. questa non è colpa del mondo, e TANTO MENO della Padrona, che non ha neanche nessun dovere di "capirla".. di starci attenta. Infatti.. non è mica la Badante... dello schiavo. Ne E' LA PADRONA.
Se lo schiavo lo prova, lo sente lo riconosce, e lo mette a posto. cioè al SUO posto. Dietro ad essere schiavo.. della Padrona. Che Lei ha detto questo.: questo risolve la questione.
Schiavo non è VIP, o divo dello spettacolo. Stella di prima grandezza, se ha un pelo incarnato.
E' schiavo, e basta. E BASTI. Quindi NON che senta fastidio, repulsione delusione, ma CHE NON li collochi... al giusto posto. Che non collochi sè... e LA PADRONA nel giusto ordine, giusta importanza. GIUSTA SCALA GERARCHICA.
In cui un capriccio, fosse pure SOLO UN CAPRICCIO, della Padrona vine PRIMA. INFINITAMENTE PRIMA.. di QUALSIASI desiderio, o necessità dello schiavo.
Tale da non essere nemmenonon dico messa, ma considerata in discussione. A una distanza TALE da NON SFIORARE... nemmeno... quello che la Padrona vuole, o dice. O Le pare.. persino. Di voler credere o ordinare.)

Leggiamo... che poi chiami lo schiavo, per il Suo piacere, ad essere presente (ora, col senno di poi,  la descriviamo così...) alla visione di un film, che Vuole vedere.
Che inizialmente -o a un certo punto, o dopo poco.. lo schiavo non ricorda- gli faccia vedere due o tre scene... e che lo schiavo riconosca un film che "lui" ha suggerito, del quale la Padrona ha detto (o lo ha liquidato) "Non MI INTERESSA..", e che sia un film (uno dei pochi? tanti? film..) "a tema" -BDSM si intende-.
E che poi.. preferisca Le piaccia,  cambi idea, chissà? (o forse era esattamente quella? Sadica al massimo.) di tenere lo schiavo SOLO a farsi baciare i piedi, incessantemente, mentre LEI si guarda il film...

Fa dire allo schiavo (ALL'IO dello schiavo): "Ma perchè IO no?"
E poi rispondersi: (LUI, che nessuno gliel'ha detto, promesso, anticipato): "Sarà fra un po'..."
E poi non è mai... fra un po'.
Che (L'io dello...) scopra... : "Non lo vedrà".. che scopra che ottocento baci, dati a una gamba non del tavolo, di legno, ma uguale (per l'importanza che viene data all'IO dello schiavo che bacia), solo di carne; che abbia la cena fintamente nell'esofago (non è mica vero, me lo crede.. fino a farlo diventare vero).. che non abbia dormito; che questa storia nel suo ego pretenzioso sembra che durerà.. all'infinito ( sicuramente... fino all'ultimo fotogramma del film) che ecc ecc...
lo fanno resistere, ribellarsi, vomitare. Quasi, tutti e tre.
Che la Padrona spenga il film e diventi sollecita, accarezzandolo come accarezza la coperta di Snoopy e temendo gli abbia preso un attacco di malaria.. mortale, di mussato anofele con la febbre del beri-beri (nel frattempo i mussati beccavano lo schiavo, solidali [che non lo beccano "mai"]... col suo Io) ecc, insomma che questo interrompa l'atmosfera (come quando si incendia la pellicola nei cine veri, quelli una volta, e nel cinema paradiso..) questo l'Io dello schiavo lo voleva, ma lo schiavo non lo sapeva. Voleva solo un po', tanto, di importanza personale.
Poche frustate!" giudicheranno i miei scarni lettori. e forse anche la Padrona, e lo schiavo .. lo sostiene.
Ritenendo sempre più di essere pazzo, per "sperare" frustate che poi gli fanno male.



Ma fin qui, o tutto questo, è bene o male conosciuto.
verrebbe da dire: "Certo! lo schiavo voleva (si aspettava) di vedere un film (proposto da lui, sul tema... ecc), questo non è accaduto.. e lo schiavo si è incazzato (si è sentiro male, ecc>).
Ovvio. non "legittimo" ma comprensibile, giusto. Al di là dell'Io o dell'ego.

Il problema è questo (sopraggiunto stanotte, ricordato stanotte. Messo a fuoco come uno schiavo davanti al plotone d'esecuzione stanotte): che quando la Padrona vuole lo schiavo per fargli assistere a un film, questo dice: "Che palle! Va ben che mi toca (che devo) ma che rottura di scatole.
Cosa mi interessa a me dei film. Preferirei essere qui per terra... a baciare i piedi alla Padrona.
Che noia: perchè non mi fa stare per terra, a baciarLe i piedi?"

Cioè: LA PADRONA HA SEMPRE "TORTO"... lo schiavo ha sempre una giustificazione. che fatalità è il contrario di quello voluto dalla Padrona.
cioè... è lo schiavo che, indifferente a come stanno andando le cose... "vuol" fare di testa sua, o come vuole "lui". Senno si inalbera o si incazza. va a cercare la nausea in fondo al mare, capace che muore piuttosto che fare quello che vuole la Padrona.


Visto questo, è detto tutto.
Già ieri sera lo schiavo aveva intuito di essersi messo con i piedi in un posto sbagliato, ma stanotte ha visto pure quanto prende in giro la storia, la Padrona ed infine la situazione, e per ultimo anche sè stesso, con questa schiavitù.. sotto suo controllo e a sua discrezione.


Già ieri sera chiedeva scusa, ed umilmente... di essere sottoposto di nuovo reiteratamente... e "continuamente" a fare quello che non vuole, non si aspetta, non desidera. Imposto.. con il sorriso della Padrona e.. le Sue mutande bagnate in una mano. E con la frusta nell'altra. Usando più questa che quella... se possibile. (Cosa che lo schiavo... NON DESIDERA.. AFFATTO).
Di essere realmente e materialmente umiliato, in questo senso. Messo in conflitto (o meglio, non messo in conflitto, che il conflitto non esiste: fronteggiato) dalla Padrona: costretto a fare quello che non vorrebbe. Per e con il piacere, PADRONALE, di farglielo fare.
Per poter imparare, ESSERE COSTRETTO A IMPARARE, a fare quello che vuole, piace, ama, decide la Padrona, come servo solo del Suo Piacere, e non come parte contrattuale in causa.

Che a non essere schiavo, ne rimane per primo mortificato.
A privarsi del Piacere della Padrona, per primo deluso.
A non servirLa, e a non essere trattato come schiavo, per primo desolato.

perchè riconosce qualità e valore nel SERVIRE LA PADRONA, nell'essere schiavo del Suo Piacere e del Suo Potere, della bellezza, e maestosità del Suo Godere... Riconosce.. di non potere essere che schiavo.. e sperare di poter servire una così SUBLIME PADRONA. Anche se è un coglione, e non capisce un cazzo.

l'imbroglio, del "vedo il film-non vedo il film"... mostra quanto sia TUTTO da educare, come schiavo. quanto sia coglione, e quanto prenda in giro sè stesso, oltre a tutti gli altri e alla Padrona.

Chiede... umilmente a questa di trattarlo come lo schiavo che deve essere, e come lo schiavo (anzi come la schiavitù, che lo schiavo non fa niente..) che LA fa GODERE. Quelle più forte, assoluta, senza zone franche o simpatie, senza zone indeterminate o stantie, senza mollezze.
In cui naviga quel figuro che esce dalle tenebre da dietro gli angoli... e che dice: Io, io io. Io Io Io.
Che sia, nel Suo Piacere di padrona, solo la voce, la volontà il suono... l'autorità e la Dominazione di Padrona. E i gemiti e i "Sì Signora" dello schiavo.
L'umiliazione dello schiavo, che pianga lacrime salate per la Sua Signora. Per il Piacere della sua Signora. E che questo non La muova a nessuna condivisione o partecipazione, nessun diritto per lo schiavo, ma solo doveri. Sul serio. Altro che cine.


Con mortificazione, Suo.
Mi scusi Signora



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