giorni fa, allo schiavo è venuta una fantasia (non ricercata è proprio sorta da sola...) ed ora...
La consegna a Madame.
Come consegna tutto di sè, mette tutto sè stesso nelle Mani di Madame.
Qualche volta lo schiavo, quando ne ha necessità, usa il bagno piccolo per non disturbare Madame.
Quello che ora è adibito a deposito/dispensa.
Ed una di queste volte gli è venuta alla mente un'immagine, che lo ha emozionato, e poi ha trovato ricovero in un angolo della sua mente, da cui si affaccia di tanto in tanto (o con una certa frequenza).
E non sa se chiederne permesso a Madame, o dargliela solo come fantasia, e poi LEI ne faccia quello che vuole. Perchè poi ha preso corpo e spessore, trovando una certa consistenza ed alcune argomentazioni, o corollari attinenti la vita.
Nel quadro di un'attenzione/tensione verso Madame, la Sua Bellezza, generosità e la Sua VITA. Di Padrona... con uno schiavo che abita presso di Lei, nella Sua casa.
Presenza che ha anche un certo peso, a fianco di alcune comodità che senza dubbio fanno comodo, o sono gradite a Madame.
E la fantasia, che poi ha preso la forma di idea (cioè di immagine o proposta ragionevole) è stata di vuotare la dispensa e creare come lo schiavo aveva pensato in origine uno spazio/dispensa sopra il frigo, su mensole oppure riporre la non tantissima roba che c'è in uno scaffale nello stanzino della lavatrice, una volta sistemato questo... e creare uno spazio una cella... in cui può essere chiuso lo schiavo.
Come al solito per punizione, per diletto, o per qualsiasi altra ragione che faccia comodo o che piaccia alla Padrona.
L'immagine (la prima immagine) che è venuta in mente allo schiavo, mentre era chiuso nel bagnetto e gli era parso di sentir chiamare la Padrona... era che lo chiudesse deliberatamente la dentro in occasione di una visita di una Sua amica, o di un invito di questa a cena, o di qualcuno, imponendogli il silenzio e di stare fermo... fina a quando Lei non fosse venuta a riaprirlo.
Ed immaginava il piacere di godersi la compagnia, il vino la serata, la cena o la persona... sapendo di avere lo schiavo chiuso in uno stanzino piccolissimo a mezzo metro, a tratti a portata d'udito. oppure privandolo di questo, chiudendo le porte o lasciando musica accesa in cucina.
L'idea di essere chiuso in "cella" (sul genere della gabbie di tanta iconografia Bdsm, ma senza il "diritto" che dà questa all'attenzione, o alla "presenza" dei Padroni, o anche l'impegno che questa dà alla presenza di ospiti, che devono essere Bdsmer a tutti gli effetti...), e l'idea che la Padrona si compiacesse di questo (o "Godesse.." di questo), ha messo in confusione ed eccitazione lo schiavo.-
Ora... ho pensato (sperato...) che fosse possibile dormirci dentro, in diagonale, sia pure con le gambe un po' piegate. ma che fosse praticabile, usabile in questo modo.
C'è l'acqua, il servizio.... l'aria gira attraverso le sbarre (che già ci sono... adatte. Nonostante qualcuno abbia murato la finestra...) e da fuori (gli abitanti dall'altra parte non vedono niente) se si sentono rumori sanno che è una casa abitata).
Insomma è possibile pensare... di essere rinchiuso anche per due giorni consecutivi... ad esempio (e questa è la fantasia...) che la padrona se ne va dove vuole (O CON CHI VUOLE), e sa di avere lo schiavo chiuso in uno stanzino ad attenderla, senza far altro che... attenderLa.
Con qualcosa da mangiare o niente da mangiare, a SUA discrezione. Con un libro, tre libri, o senza niente da leggere... a SUA DISCREZIONE.
Magari nei mesi di 37 gradi è difficilmente vivibile (non so, bisognerebbe provare), ma lo schiavo ha PERSINO LA DOCCIA... con cuui potersi raffrescare. E d'inverno il riscaldamento.
Ora... al di là o successivamente alla fantasia... l'Idea.
(Ed oltre alla punizione, o alla goduria sensuale... di avere uno schiavo chiuso in uno stanzino, sconosciuto agli ospiti, parzialmente ad ascoltare. Senza vedere... Senza nient'altro da fare... -SENZA ALTRO DA POTER FARE...)
E cioè -e questa è l'attenzione e la tensione alla Padrona....-
essa è compiaciuta e... costretta... a convivere con lo schiavo. Con uno schiavo, per quanto SUO.
E non è "Padrona".. di essere un'attimo, una sera un'ora... da sola in casa Sua.
Certo... può dire allo schiavo: mettiti sotto la tavola accucciato, o a quattro zampe... fermo fino a quando te lo dico Io.." O "Mettiti nell'angolo con la faccia rivolta al muro, seduto". ma è pur sempre una presenza fisica, umana... percepita. Mi è venuto in mente che la Padrona possa godersi casa SUA... il divano, passare da una stanza all'altra, farsi le unghie le marmellate ascoltarsi un film, o telefonate... piccanti/amorose (per dire), senza avere lo schiavo fra i piedi, o che Le occupa mezza casa, con la sua sola esistenza in vita.
In questo modo (più che "vai sul materasso sul soppalco e rimani fino a domani..."), con la "cella" la Padrona potrebbe avere LA CASA LIBERA o PER SE'... e LO SCHIAVO A SUA DISPOSIZIONE.
(Senza dirgli "Vai a farti un giro, e torni dopo le tre di notte" o fra due ore.)
Mi è sembrato un bel modo di essere Padrona.
Ovvero, di vivere L'ESSERE PADRONA... con uno schiavo in casa propria; presso DI SE'.
Anzi forse il giusto modo di essere PADRONA e schiavo.
Se poi lo stanzino dovesse essere... dormibile, lo schiavo potrebbe "liberare" la stanza dove dorme, ed avere quello come "camera da letto", dove tenere il suo giaciglio, sveglia, le cose che gli servono per la notte. Una lampadina se vuole leggersi un libro.
Potrebbe essere il "suo" luogo...
Bello (nell'estetica che infarcisce le immagini dello schiavo..), giusto... perfetto.. sarebbe che lo stanzino dello schiavo darebbe direttamente sulla cucina, come un annesso di un ambiente di servizio.
E questo sarebbe bellissimo....: lo schiavo viene ricoverato, simbolicamente viene collocato... ha come luogo... uno stanzino, minuscolo, sul retro della cucina, nella casa.... DELLA PADRONA.
Da lì si va nell'orto, nella stanza dove lavare... o, dall'altra parte, nella casa della Padrona, dove si serve. In tavola, preparando il bagno o facendo il letto, rigovernando la camera.
Tutti i luoghi dove lo schiavo serve, dove viene punito, educato addestrato.. ad essere lo schiavo della Padrona, dove serve e subisce... i SUOI PIACERI MA... le stanze cominciano ad essere separate, e le funzioni. Come si vive le stanze, e come le vivono le persone.
Come si vivono le persone. Le Padrone, gli schiavi.
Quest'idea allo schiavo piacque, nella confusione della convivenza bellissima, e magnifica, meravigliosa.. del suo abitare presso la Padrona....
Sarebbe sollevato, di poter avere una così modesta collocazione.
E una cella per il piacere della Padrona.
I... Piaceri.
E qui l'ha confidata.
Consegnata. Rimessa nelle mani della Padrona.
(Ovviamente il lavoro da farsi sarebbe prossimo allo zero: forse... Due ore.
sperando che nella pancia della Padrona... lo spunto di questa "fantasia"... LE DIA PIACERE.
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