Lo schiavo ringrazia
per ieri sera Madame.
Per il Suo PIACERE, per
il suo dolore.
Per essere questo in
ragione e funzione, in relazione
con
codesto.
Cosa di cui è grato.
E sopra tutto questo… perché tutto sovrasta, Madame per essersi
Seduta
sopra di lui con la Sua Natura, con la Sua vagina,
senza mutande.
E di avergli fatto
il dono e l’onore… di essere toccato da questa.
Dono ed onore che ragionevolmente
non si ripeterà ("più", o
non si ripeterà tanto presto), anche in considerazione che da... millenni, non
era accaduto (e che lo schiavo sa benissimo
che è perfettamente giusto, dovuto, e…
normale).
E che lo schiavo sa.. che è completamente immeritato,
oltre che inusitato.
Che è giustificato SOLO
dal Piacere che la Padrona ne ha tratto, e da Questo
motivato.
Ciònonostante,
immeritatamente ringrazia. È stato Sublime.
È sublime... la Padrona.
Il Suo Piacere, il
dolore che immeritatamente lo serve. Lo schiavo immeritatamente, umilmente
ringrazia di tanta grazia, e ne gioisce.
Gioisce che tanta
pochezza, tanta bassezza, possa servire tanta BELLEZZA.
ESSERNE PARTE,
ESSERNE STRUMENTO e funzione. Trasmutazione.
Ed esserne
percezione. Goderne presenza e goderne testimonianza, esserne
Vicinanza...
Come schiavo, è il
massimo degli onori, e il massimo delle possibilità. Il massimo dei REGALI
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