martedì 26 giugno 2012

Ieri sera























Lo schiavo ringrazia per ieri sera Madame.
Per il Suo PIACERE, per il suo dolore.
Per essere questo in ragione e funzione, in relazione
con
codesto.
Cosa di cui è grato.
E sopra tutto questo… perché tutto sovrasta, Madame per essersi
Seduta   sopra di lui con la Sua Natura, con la Sua vagina, senza mutande.
E di avergli fatto il dono e l’onore… di essere toccato da questa.

Dono ed onore che ragionevolmente non si ripeterà ("più", o non si ripeterà tanto presto), anche in considerazione che da... millenni, non era accaduto (e che lo schiavo sa benissimo che è perfettamente giusto, dovuto, e… normale).
E che lo schiavo sa.. che è completamente immeritato, oltre che inusitato.
Che è giustificato SOLO dal Piacere che la Padrona ne ha tratto, e da Questo
motivato.
Ciònonostante, immeritatamente ringrazia. È stato Sublime.
È sublime... la Padrona.
Il Suo Piacere, il dolore che immeritatamente lo serve. Lo schiavo immeritatamente, umilmente ringrazia di tanta grazia, e ne gioisce.
Gioisce che tanta pochezza, tanta bassezza, possa servire tanta BELLEZZA.
ESSERNE PARTE, ESSERNE STRUMENTO e funzione. Trasmutazione.
Ed esserne percezione. Goderne presenza e goderne testimonianza, esserne
Vicinanza...
Come schiavo, è il massimo degli onori, e il massimo delle possibilità. Il massimo dei REGALI

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