C'è una variazione nelle regole del cibo. Che La Padrona chiama dieta.
Ora la "Dieta" la seguirà Lei (per chi parla la lingua dove il dolce sì suona).
Lo schiavo deve seguire delle Regole. (Che se hanno a che fare anche con la dieta, pure non sono quella. O non si risolvono in questa. ad esempio: "chiedere per bere un bicchiere di vino" non è prpriamente una dieta, ma bdsm puro. A meno che La Padrona non si sia reincarnata dietologa. E lo schiavo interdetto alla capacità di intendere/volere, per cui potrebbe bersi la varechina. Della piscina.)
La variazione nelle regole precisa gli eventuali fuori-pasto, ora considerati e normati, per lo schiavo.
dieta
Per Signora M.
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Per.. s
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Altro
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Colazione
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Le colazioni vanno bene così come sono.
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idem
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Pranzo
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A pranzo mangeremo il primo (porzione piccola) o il secondo, con
delle verdure.
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idem
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Il vino non verrà messo in tavola.
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Cena
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Alla sera io mangerò spesso solo una terrina di
insalata, magari che sia fantasiosa e varia.
E delle verdure cucinate.
Poi, la Padrona due volte per settimana la
sera mangerà anche il secondo, di carne o pesce. Anche lo sch.
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Anche
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Il vino alla sera sarà regolamentato dalla Padrona.
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Merende
Spuntini, intermezzi |
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Fra prima colazione e pranzo, fra pranzo e cena.
Lo schiavo deve chiedere alla Padrona |
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Altro
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Io non voglio più
mangiare pane, che dovrà essere nascosto e, sul tavolo, non dovrà essere
raggiungibile dalle mie mani.
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Lo schiavo ne mangerà sotto mio controllo.
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Il vino durante il giorno.
Il suo
consumo verrà regolamentato dalla Signora e Padrona.
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Faranno eccezione le serate di ombre inevitabili e
imperdibili e, se necessario, i weekend o le gite, e quando la Padrona dice che
va bene.
Mi spiace (per chi non lo sia) ma io sono assolutamente d'accordo sul fatto che uno schiavo (e inesorabilmente se è in 24/7... -se è a diecimila o 200 km di distanza la cosa è diversa, meno intensa e assoluta, meno precisa-) debba dipendere dalla Padrona/dal Padrone per qualsiasi cosa voglia mangiare o bere. Ad esclusione della classica acqua.
Questo non perchè faccia piacere allo schiavo (immaginarsi se gli fa piacere... è come mettergli una garrota attorno al collo, almeno. E soprattutto se questi è un golosone. O soffre di "crisi da denutrizione..." e non importa se questa sia stata infantile):.
E nemmeno perchè faccia sempre piacere al Padrone, il più delle volte.
Ma perchè dipendere è dipendere. E 24/7 chiama dipendenza, dominazione, schiavitù assoluta. 24/7 appunto.
E dipendere dal cibo, per potter mangiare o meno, rende schiavi.
Toglie la libertà, rende sottomessi e dominati.
Dover chiedere per poter mangiare/bere è una delle dipendenze-schiavitù, dominazioni-controlli più intense e continuative, senza sollievo e senza via d'uscita. totalizzante. Determinante.
Ora praticabile più comodamente in virtù degli sms (una volta scandita da un'indicazione per un intera giornata).
Ora.. è chiaro che DOVER CHIEDERE non significa che il Padrone la PADRONA DEBBA rispondere. Anzi, PUO' NON RISPONDERE affatto, per piacere o per altro.
E, non essendo dietologa (e nessuno essendo sul ciglio del morire di fame), può rispondere non in base ai diritti dei popoli o delle convenzione di ginevra, e neanche secondo un meccanismo egualitario di punizione/premio. O secondo regole civili. "Ha chiesto una mela, mezza mela, UNO SPICCHIO di mela... CHi.. se ne frega?". Il NO può essere gratuito, sadico, quasi perenne, o per puro piacere.
Il piacere di lasciare uno nella fame (o meglio.. che non esageriamo: nell'appetito) mentre si mangia credo equivalga (o sia simile) al piacere di frustare.
E poi vedere lo schiavo/schiava incazzarsi, irrigidirsi (perchè nessuno è più abituato a non mangiare, quando ha fame. Ed anche il corpo -e l'ego- squinterna e va per conti suo: debolezze, affaticamenti, tremori e sbandamenti, legati e guidati a niente di fisico ma tutto all'abitudine e alle immagini, ed è meglio che lo schiavo si abitui e si immagini di essere governato dal Padrone/a, e non dalla propria fame. Cioè.. il riferimento COSTANTE, la speranza e la dipendenza, deve essere diretto e veicolato AL PADRONE, e non ai propri tiramenti di culo. Solo così funziona. E il cibo/bibite/ prodottini e gratificazioni dell gola sono uno dei luoghi segnali più potenti, cotanti e frequenti, a cui siamo legati e determinati. Dipendere per il cibo SEMPRE dal Padrone fa dipendere SEMPRE dal PADRONE, essergli servile e sottomesso, riconmoscerlo come dominante e dominatore. Che non è poco, in una realtà di bdsm e di dominazione. Per ENTRAMBE le forze in gioco.)
Ora, buone Le REGOLE.
Ma ottimo che per regola (che poi non può essere standard altrimenti uno si abitua, e diventa "Dieta")
lo schiavo DEVA DIPENDERE in tutto dal Padrone dalla Padrona, per mangiare e bere.
Ovvio che non può mandare un sms alle tre di notte.. "Posso mangiare un biscottino?". Aspetta, aspetta che venga mattina. Che non gli fa male, per dipendere dalla sottomissione.
Infine, la vecchia school ritiene che in una dimensione di sottomissione, di dominazione e sottomissione, semplicemente debba esserci maggior REPRESSIONE che CONCESSIONE, MOLTO maggiore, altrimenti... che razza di dominazione è? E' assistenza pura., assistenza psichiatrica.
Ma qualsiasi sia il numero o il tenore delle domande, legittime o assolutamente ipotetiche, iperboliche.
Cioè non è chhe se lo schiavo chiede il "giusto" (secondo i protocolli della slavery, che non so quali siano, ma insomma secondo modestia e buon senso) bisogna rispondergli sì. Anzi, la più probabile risposta sarà: "NO.". E neanche se alza il numero delle domande (per aver maggiro numero di sì), questo accadrà.
Invece del 80% di no (70, 60, per dire) avrà il 98, 99% di no, e basta.
E sta senza ciò che chiede, cioè sta in schiavitù.
Indipendentemente che ciò che ciede sia concedibile, di poco conto, meritato.
La schiavitù è essere dominato, non avere un "giusto trattamento", equanime e civile.
Il gelato è NO, il letto la sdraio sotto il patio.. è no. La sera libera con gli amici o l'aperitivo è NO, il comprarsi una camicia nuova è NO, anche se ha dipinto l'appartamento.
Al massimo il mese dopo la Padrona gli comprerà una casacca, se ne ha bisogno. Ma NOn quella camicia che tanto desiderava, che lui avrebbe voluto. Se non in casi eccezionali.
Lo schiavo impara a vestirsi come vuole la Padrona non come vorrebbe lui, a chiedere per mangiare le fragole o bere un gingerino, e la risposta sarà quasi sempre no. E se non chiede la risposta sarà no lo stesso. Perchè è schiavo della Padrona. E quindi se la Padrona mangia le fragole lui non le mangerà. In quanto schiavo e non perchè vi sia allergico. Ma non le mangia proprio, per quanto siano fresche. E non siccome non le mangia stasera le mangia domani.
Una fragola allora non è più una fragola (anche se la Padrona le mangia ogni giorno o le getta nel compost) ma una concessione.. sublime. Potrebbe essere una in un mese. (E magari è una in tutta la stagione).
Un dono (entrambi, concessione e/o dono, della Padrona, e questo non è di poco conto).
La Padrona diventa autorità assoluta, crudele e sadica, come deve essere, totalitaria.
Ed il servirLa diventa da schiavo, il SUBirLA, BDSM.
Atraverso le fragole, ed i merendini di metà mattina. Lo stomaco che brontola (anche se non si dice a nessuno -e lo schiavo non deve neanche avere nessuno a cui dirlo, ma lo sappiamo-) ed un bisogno, desiderio speranza, che la Padrona gli dia qualcosa da mangiare. O gli consenta di riempirsi del tutto la pancia. Che potrebbe essere solo dopo un mese.
Questa... è la dieta. secondo la vecchia scuola.
E pazienza se arrivano tre sms al giorno: "Posso mangiare un pezzo di pane? Posso bere (vino)? Posso mangiare del caviale?"
Se la risposta è (o potrebbe essere): "No. E anzi visto che me l'hai chiesto, mi è venuto in mente di farti saltar la cena..", il numero degli sms calerebbe drasticamente.
Se fosse: "Ma come, hai molta fame? allora non un panino, ma comprati pure un cestinoi di ciliege"... il numero degli sms sarebbe destinato a salire.. drasticamente.
Va bene. Che dopo da qualcuno ci viene detto... di mettere il carro, decine di carri avanti ai buoi.
Ogni possibile carro, davanti a nessun bue.
Per intanto, lo schiavo chiederà se desidera dei merendini, corn flakes, cornetti.
Come stabilito dalla "Dieta".
A metà mattina, o a metà pomeriggio.
(da dopo cena, per tutta la notte, mangerà quello che vuole fino a mattina. Come ha sempre fatto.
Uve sotto grappa e grappette. Cioccolatine e biscotti. Essendo... a dieta. :-)
Un sorriso (le due righe sopra non sono una "sfida", nè l'apertura di un contenzioso sul diritto internazionale. Sono uno scherzo.) alla Padrona. Madama.
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