Non nel senso di libri, ma di letto per dormire.
Non dormire su letti alti e lussuosi. E uno degli otto precessi della tradizione buddhista. Sono strampalati questi buddhisti.
Questo è il letto dello schiavo.
Un vecchio sacco a pelo buttato per terra. In omaggio alla Padrona, è verde. Come il tavolino (che non è dello schiavo.)
Senza cuscino . E' ridicolo dormire per terra, con federa e cuscino. sa di malati di sciatalgia, non di schiavitù e di servizio, di piacere della Padrona di dormire in un comodo letto (comodissimo, il materasso.) e di potersi girare senza trovare la formula giusta per sbattere gli ossi sul pavimento.
Di vantaggioso, questo giaciglio ha -come si conveniva- di non far indulgere all'ozio, aoltre al dormire necessario. A volte un po' meno. Il che è perfettamente in sintonia, allineato e in perfetta armonia.. cosmica.. sincronia, coll'essere uno schiavo.
perfetto quindi.
la Padrona l'aveva previsto, intuito. Senza volerlo/saperlo, quando disse: "Se l'estate sul soppalco si preannuncia calda... vorrà dire che dormirai per terra". Mai previsione fu più accurata. Prefigurazione.
Da lì, lo schiavo pensa alla Padrona. Ogni notte.
Più di una volta a notte, ogni ora. quasi. Sempre.
La pensa.. come Padrona. Come sUA PADRONA .
Continuamente. La sente. E la sente. Come tale.
E si sente. Come a Lei.. schiavo.
SUO.
Si percepisce, si sente. Lì. Non si dimentica, non divaga. E' presente. Anche quando dorme.
Quando si sveglia, all'istante. E' chiaro chi è.
Per servirLa. Sempre. Solo.
Per servire il Suo piacere. Qualsiasi.
Per servire il Suo Potere; la Sua Dominazione.
Per essere lo schiavo, a una Padrona.
Che ne ha piacere.
E non perchè non ci sia posto sul divano.
RispondiEliminaCome si vede. O non ci sia un letto o un materasso..