giovedì 10 maggio 2012

Protocollo, per le Punizioni.







Il rituale per la punizione è relativamente semplice.

Se sei vestito, ti toglierai gli abiti da solo. Se te lo ordinerò,  mi porgerai le corde o quello che chiederò per legarti (cinghie, catene, strisce di fettuccia, Domopak o nastro adesivo). E mi porgerai gli strumenti punitivi che ti indicherò.




Ti metterai nella posizione di punizione che stabilirò, e mi chiederai di castigarti.

Evidenzierai i tuoi errori e le tue mancanze (es. mi sono toccato senza permesso), ammetterai di essere contrito e mostrerai pentimento per avermi delusa.

Riceverai tutta la punizione senza poterla interrompere con safeword, e alla fine mi ringrazierai e mi bacerai le mani e i piedi, riconoscente di essere stato oggetto della mia attenzione e di aver avuto modo di imparare la disciplina e l'obbedienza.

Il tuo comportamento durante la punizione corporale deve essere “irreprensibile”:
non solo non devi ostacolare ma devi agevolare l’esecuzione del castigo.
Devi assumere e mantenere per l’intera durata della punizione la postura da me stabilita.
Devi anche numerare diligentemente tutte le battiture, se te lo dirò, con voce chiara e ferma: posso farti contare con numerazione semplice o disgiunta (quando devi distintamente tenere conto dei colpi che ricevi sulle due natiche).





 

Ci sono anche cose che NON devi fare durante la punizione:

1. devi astenerti da movimenti impropri (girare la testa verso di me, contrarre i muscoli, muovere o spostare le gambe);
2. devi astenerti da intemperanze verbali e da emissioni vocali indebite (anche quando il dolore si intensifica, devi sempre pronunciare le parole con voce controllata).


Queste sono le regole disciplinari per ricevere la punizione.

Se infrangerai queste regole sarai ritenuto disobbediente ed ulteriormente punito.
Ogni battitura che dia luogo ad un’infrazione sarà considerata nulla e verrà ripetuta.
Dopo tre ripetizioni, sarà ripetuta l'ultima dozzina di battiture.


A mia discrezione ti concederò un aiuto per contrastare le infrazioni (tribolo anale, bavagli, cinghie o corde per legarti stretto), ma questo vantaggio sarà compensato dall'inasprimento della punizione.





Vari tipi di "beating" (colpire per punire) e di "percussion play" (picchiare per torturare):
1.  "belting" (colpire con la cintura)
2.  "strapping" (colpire con lo strap - cinghia)
3.  "birching" (colpire con verghe di betulla)
4.  "caning" (colpire con il cane - canna)
5.  "flagellation" (flagellazione)
6.  "flogging" (fustigazione)
7.  "lashing" (colpire con lo staffile)
8.  "paddling" (colpire con il paddle)
9.   "scourging" (colpire con lo scourge - flagello)
10. "whipping" (colpire con la frusta)
11. "spanking" (colpire con le mani nude).


La punizione fisica è soltanto una delle forme di disciplina.
Provoca dolore al fine di arrestare il comportamento sbagliato e inculcare quello corretto, e può includere colpire con una mano o con un oggetto, schiaffeggiare, sculacciare, spintonare, frustare, tirare pugni, percuotere, bastonare, legare, prendere a calci ecc.

La punizione psicologica per lo più rientra nella categoria delle umiliazioni.
L'umiliazione, pur non essendo una tortura fisica, è fra le più intense torture mentali: mortificare (o far provare vergogna) è uno dei sistemi classici per punire un sottomesso, soprattutto per quelli alle prime esperienze.
L'umiliazione si può ottenere nei più svariati modi, anche completamente opposti (per esempio svestire o vestire, far fare o non far fare, parlare o non parlare). Molto dipende dal modo e dalla situazione in cui vengono fatte (e subite).

Una punizione immediata può arrestare il comportamento dello slave in quel momento, ma è comunque probabile che  lo ripeta in futuro: perché una punizione non gli insegna quale è (instilla il) il comportamento corretto,  ma solo che ha commesso un errore, che non va ripetuto. Fra l’errore  (o infrazione) da non commettersi e il giusto modo di porsi voluto dalla Padrona, possono esserci comunque altri comportamenti/risposte sbagliate. (Ed inoltre la remissione dell’errore può ovviamente aver bisogno di punizioni reiterate.)







La punizione è un processo atto ad indebolire o sopprimere un comportamento:
sotto questo profilo, è l'altra faccia della disciplina, che invece insegna il comportamento giusto.
La disciplina si basa massimamente sulle punizioni  (più spiegazioni, seduzioni, attrazioni, avvisi-minacce ecc.
La disciplina basata sui premi è pressoché bandita con lo schiavo.
Ed anche quella sulla complicità o corresponsabilità, rimanendo sempre fermo e ben chiaro lo stacco, la differenza e l’incommensurabile abisso che è fra lo schiavo e la Padrona.









2 commenti:

  1. Posto che capisco l'urgenza, la necessità dello schiavo di avere regole certe... e posto che io ho pochissimo tempo per scrivere e determinare formalità ed inchini perchè ORA sto lavorando, io, in questo momento, tra prenotazioni, cinesi maleducati e fax che arrivano mi sto chiedendo (e non ho finito di leggere nè questo nè il prossimo post).. perchè lo schiavo si sta autodando dei protocolli, compleanni, autopunizioni, auto-nomenclature?
    non potrebbe semplicemente AVERE UN PO' DI PAZIENZA?
    Potrebbe, invece che scrivere come una macchinetta FARE SILENZIO????
    Se non vuoi lavorare stai fermo!!! Non sono lì a guardare quello che fai (come ad esempio questa mistress, qui: ha un progrmma di web cam e controlli via sms a distanza: http://mistress-slavetraining.blogspot.it/2012/03/it-virtual-master-controllare-uno.html?zx=a92a24196bdcbaf) ...ma se scrivi post E' SICURO che non stai lavorando, e se non stai lavorando vuol dire che stai facendo altro!!!
    E la cosa, beninteso, dato che non ti ho dato espressi ordini per oggi... va bene... ma STAI almeno TRANQUILLO!!!

    O mi vuoi togliere tutti i piaceri?

    UFFA!

    poi leggo con calma! Ora rispondo ai fax!

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  2. le mie idee... soluzioni invenzioni... protocolli e genetliaci... valgono nulla.
    ma lo so io per primo, e crdo tutti gli altri.

    sono solo immagini... mentali.
    Traducono in parole l'idicibile, e l'impensabile.

    Ora... che questo sia come mescolare il budino senza accendere il gas... credo sia palese. e scritto a caratteri cubitali all'ingresso del luna park.

    ma che io sia responsabile della maleducazione dei cinesi... mi sembra troppo. O del fatto che OGGI... la Padrona deve lavorare.

    Che io mescoli scritti notturni con pause diurne, che stia per andare al mercato e che san R. mi tenga fra una telefonata e l'altra ad aspettare... il miracolo (che non cambino continuamente idea), che l'uomo della barca e l'uomo della carriola non si trovino nella stessa corte e mi telefonino 200 volte "fra sinque minuti rivo, fra sette minuti parto" e mi tocchi andare a piedi.. nella STESSA corte, a farli incontrare anche se è lunga sei metri, ... gasp, tel anche ora, e che oggi... sia un gomitolo con trentaduemila fili, e senza neanche un capo, è cosa che come si sa accade.
    Ma... non ho inventato io i cinesi! Lo giuro.
    Dopo di che assicuro la Signora di essere calmissimo, di non essere ansioso o agitato, gli ultimi protocolli che ho avuto sono per il compito di matematica in terza media, e quando hanno cominciato a metterli nella mia attività mi sono messo a fare il ladro.
    Cioè il truffatore. per non firmare tante carte.
    E,,, a volte qui si fa letteratura, come le lettere che scrivono i carcerati. O come i poeti.
    oggi, qui va così. milioni di attes ee manciate di minuti.

    Adesso vado al mercato.
    Se tutti i santi del purgatorio, e del paradiso, mi fanno uscire.

    Mi scuso se sono stato inopportuno.
    Adesso scrivo sul blog dell'osteria. progettando tendoni sospesi per il rave.
    Vostra maestosità è invitata.


    Suo.. devoto.

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