Ringrazio la
Padrona per il percorso educativo a cui mi sta sottoponendo.
Ieri sera in Tutti
suoi elementi e passaggi: dal vino al
misurare il cibo, al consentirmi di baciarLe per un tempo limitato i piedi, e
poi mandarmi a lavorare.
Dal badarmi
poco per tutta la serata, pur facendomi Dono della sua presenza in casa, e lasciandomi
girare senza chiudermi in una stanza o in cucina, ad avermi lasciato/spedito a
lavorare dopo cena, mentre faceva le Sue cose, adagiata in divano.
Al lasciarmi
a mondare le verdure e a pulire la cucina, invece che oziare o vedere un film.
Ordinandomi le cose che voleva.
Controllando ciò
che avevo fatto e facevo, senza nessuna delicatezza ma con il distacco e (se
non la freddezza) la superiorità e fermezza, autorevolezza con cui si tratta uno
schiavo
Ma soprattutto (o
insieme) per l’addestramento che sta iniziando al suo Piacere. (E per darmi
conferma di questo, come dono e dimostrazione finale)
La ringrazio per
insegnarmi quale è il Suo piacere, e
per insegnarmi a soffrire per questo. A
soffrire questo.
Lei non sa quanto
sia felice di supportare un Suo specifico, ed esatto piacere, fra tanti o fra i
possibili diversi: IL Suo.
Quanto sia felice
di essere scelto per darLe piacere, di poter essere scelto in questo e per
questo da LEI, e poterLo servire.
PoterLa servire.
La ringrazio per
questo percorso appena iniziato, in tutti i suoi gradi.
Dall’essere Suo Servo
ed essere controllato, regolato, costretto alle sue regole ed impossibilitato a
scegliere o determinare qualsiasi cosa, libero financo di mangiarmi un biscotto
durante le notte o mettermi quanto cibo voglio nel piatto, ad essere Suo schiavo
in una dimensione Bdsm e quindi prettamente sessuale, di sottomissione di dominazione e di
dolore.
Sopra tutto questo... di SUO Potere e PIACERE.
E di avere l’onore
proprio io, di servire tutto questo. Di servire Lei, in tutto questo, sublime
Signora.
Di servire LEI in
Tutto e per Tutto (e di SOLO servirLa). Di essere SUO, come sono.
Di godere della Sua
presenza, della Sua autorità e Piacere.
Di essere
Suo schiavo. Sempre di più e sempre più profondamente: non io schiavo (che non è niente, ed è -e può essere-
solo conseguente) MA LEI PADRONA.
DOMINA, SIGNORA.
MISTRESS, in termini
Bdsm
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